18. Ride bene chi ride ultimo.

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"Alec!" cerco di urlare ma vengo sopraffatta dal panico. Ma perchè non so neanche stare a galla? Lui inizialmente non sembra capire e continua a ridere, poi mi faccio forza e riesco a stare abbastanza tempo sopra l'acqua per urlare.
"Alec non so.. non so nuotare!"

Non riesco a vedere il suo volto, ma lo sento buttarsi in acqua e mantenermi a galla. Mentre tossisco, mi sposta i capelli dalla faccia e, vedendomi tremare, mi tiene stretta a se.

"Sei un idiota. Dovevi dirmelo prima!" dice alzando la voce. Appena mi riprendo lo guardo malissimo "Prego? Sei tu quello che mi ha buttato in piscina! Scusa se non vado in giro dicendo alle persone che non so nuotare!" gli urlo in faccia.
Come si permette? Non sa dire 'scusa'?

Ho il fiatone e anche lui, che soprattutto sta tenendo su entrambi. Vorrei dire qualcosa, vorrei digli di andare dove l'acqua è più bassa e di uscire, ma non lo faccio. Mi limito a guardarlo, mezza arrabbiata e troppo orgogliosa per dirgli che mi dispiace aver usato quel tono.

"Scusa, hai ragione. Non lo sapevo, non volevo ti facessi male." dice d'un tratto. "È che mi sono spaventato. Cerca.. cerca di non affogare più."
Non riesco a non ridere a questa affermazione e rimaniamo per altri istanti in silenzio a guardarci mentre mi mordo l'interno guancia per distrarmi e calmarmi.

"Cosa state facendo voi due in piscina.. vestiti?"  Peter ci guarda confuso e leggermente triste accompagnato da Trevor, che si sta facendo due risate.

"Trev? Siete arrivati presto." dice Alec prima che possa dire qualcosa.
"Ah sì, c'era la polizia a scuola per.. sai per i controlli e ci hanno mandati a casa." risponde lui e lo ringrazio mentalmente per non aver detto nulla.

"Beh quindi? Che fate li?" richiede Peter.
"Non so nuotare e questo idiota mi ha spinto dentro la piscina." dico, fiera di non essere dalla parte del torto. Lui mi guarda male come per dire 'ti ho anche salvato la vita'.
"Riportala su tutta intera Alec." dice Trevor che si avvicina a bordo piscina.

Alec fa come gli dice, ma non smette di tenermi in braccio e mi porta direttamente su un lettino. "Mi sembra di aver detto di non saper nuotare, non camminare." dico contrariata.
"Era per sicurezza, Jones." risponde lui sogghignando e andando a prendere un telo.

"Io torno dentro." Peter fa retro front e sparisce dentro la casa mentre Trevor continua a ridere. Ad un tratto mi viene in mente una cosa che forse lo farà arrabbiare, ma che merita.
Ride bene chi ride ultimo.

"Hey Trev, mi presteresti un momento il cellulare?" gli chiedo avvicinandomi.
"Certo, tieni." si gira per allungarmi il telefono, lo appoggio al lettino lanciandolo.

"Scusa." dico per buttarlo subito dopo in piscina. Sto per cantare vittoria, ma sento la sua mano aggrapparsi al mio braccio e vado dentro con lui che prontamente mi fa risalire a galla facendomi aggrappare alla sua schiena.

"Colpo basso Cheryl." dice lui ridendo.
"Almeno ho salvato il tuo cellulare." rispondo abbracciandolo.
"Ho preso il telo- A quanto pare non serve ancora." Alec torna verso di noi, ma quando vedo che si leva la maglietta e le scarpe, capisco che si sta per buttare.

"No, no, no, fermo!" dico io prima di ripararmi dietro la schiena di Trevor.
"La prossima volta che vogliamo fare una nuotata, magari ci organizziamo e usiamo i costumi, che dite?" dice Cole guardandoci da fuori.

"Tu quando sei arrivat-" non riesco a finire la frase che lui, Jason, Bryan e Jake seguono a ruota Alec, rimanendo in pantaloncini e tuffandosi di fianco a noi.
"Non posso crederci, siete completamente pazzi!" urlo divertita.

"Dai ragazzi, insegnamo a Cheryl come si nuota." propone Trevor che probabilmente si è stancato di tenermi sulla schiena come un koala.

"Uhm non credo che.. Non è una buona idea e poi devo.. andare a fare i compiti." dico prima che la situazione degeneri.
I ragazzi fanno alcune smorfie di disapprovazione, ma poi mi salutano uno ad uno e Trevor mi accompagna dentro casa.

I MIEI NUOVI COINQUILINIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora