Reset -Seungbin- [✔️]

Why didn't you help me

Mentre i ragazzi percorrevano il tragitto verso scuola, Changbin si arrestò di colpo.
"Meglio se da qui in poi vai da solo... manca solo una svolta a destra e sei arrivato."
Seungmin lo guardò di traverso, non capendo il motivo delle parole del maggiore; tuttavia scrollò le spalle e riprese a camminare da solo.

"Non posso permettermi che tu viva un inferno qui solo per colpa mia..." sussurrò Changbin guardando il minore allontanarsi.
Non voleva che le persone vedessero Seungmin insieme a lui: Changbin era sempre stato il bersaglio preferito di tutti e se si fosse presentato insieme al ragazzo più giovane era sicuro avrebbero preso di mira anche lui.

Lo guardò da lontano, entrare nel cancello e in una nuova parentesi della sua vita.
Strinse lo zaino sulle sue spalle, incamminandosi verso il suo secondo anno d'inferno.

×

Seungmin sembrava essersi integrato bene con la sua classe e non solo: era solito passare l'intervallo insieme ad alcuni coetanei di Changbin.
Al maggiore questo non faceva piacere, essendo questi ultimi gli stessi elementi che lo deridevano, ferendolo nel profondo.
Ma ogni volta che vedeva Seungmin anche solo sorridere non poteva far altro che essere felice per lui, chiunque fossero le persone in sua compagnia.

Il ragazzo era ora seduto in cortile, da solo, mentre leggeva uno dei tanti libri che erano appartenuti alla propria madre prima di lui e con i quali Changbin stava trascorrendo a sua volta la sua adolescenza.

Sentiva le urla degli altri ragazzini che si rincorrevano per il cortile della scuola.
A lui non era mai piaciuto correre o giocare, preferiva starsene lì, sotto il porticato, con un buon libro e dei biscotti per merenda.

Ad un tratto il suo libro gli venne strappato dalle mani e gettato lontano: lo vide cadere con le pagine aperte, che si piegarono a contatto con il suolo.

"Leggi ancora secchione?" Chiese il ragazzo che aveva appena gettato il suo libro per terra.
"Non infastidirmi HyunSeong."

Il ragazzo in questione rise, seguito da altri due amici che si erano a lui avvicinati.

"Tu non mi dici cosa fare hai capito?"
Changbin si alzò, fronteggiando il ragazzo per poi andare a riprendere il suo libro, sistemandolo alla meglio.
"Ti chiedo solo di lasciarmi in pace, tu e i tuoi amici."

HyunSeong rise nuovamente, per poi avvicinarsi a Changbin, prendendolo per il colletto.
"Forse non ti è ancora chiaro chi fa le regole qui." Disse, per poi sferrargli un colpo in pieno stomaco, gettando il ragazzo a terra e sghignazzando insieme ai ragazzi al suo fianco.

"Ehi ragazzi che succede?" Una voce li chiamò da dietro.
HyunSeong si girò, sorridendo alla persona appena arrivata.
"Oh, niente di speciale Seungmin. Stavamo solo spiegando a questo ragazzo chi comanda."

Seungmin si gelò un attimo nel vedere Changbin piegato a terra, con uno dei suoi tanti libri in mano, sebbene questa volta fosse leggermente logorato, e un'evidente difficoltà a respirare.
Changbin alzò lo sguardo, incatenandolo in quello di Seungmin come a supplicarlo che lo aiutasse.
Seungmin fece per aprir bocca, ma poi la richiuse subito.

"Allora ragazzi che si fa? Non ho intenzione di passare tutto l'intervallo davanti ad uno sfigato." Disse HyunSeong.
"Hai ragione, andiamo a prendere qualcosa da mangiare." Suggerì uno dei ragazzi, la cui proposta venne accolta dal gruppo.
Così si allontanarono tutti, lasciando Changbin come lo avevano conciato.

Tuttavia Seungmin guardò per un'ultima volta indietro.
Changbin era ancora lì che lo guardava, con gli occhi lucidi e spenti, spossato dal dolore, ormai non solo fisico.
Il più piccolo distolse lo sguardo, tornando a camminare dritto.

Fu allora che a Changbin, ancora inginocchiato per terra, scivolò una lacrima sulla guancia.
"Perché non mi hai aiutato?" sussurrò.