Sleepover

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Quella non fu l'ultima uscita di Changbin e Seungmin, ne seguirono infatti molte altre, che passarono da essere più giocose e movimentate a tranquille e pacate con l'arrivare della stagione fredda

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Quella non fu l'ultima uscita di Changbin e Seungmin, ne seguirono infatti molte altre, che passarono da essere più giocose e movimentate a tranquille e pacate con l'arrivare della stagione fredda.
Dall'inzio del mese di Dicembre avevano iniziato a passare i pomeriggi dopo la lezione di ripetizioni in qualche bar a chiacchierare e a scoprire sempre di più dell'altro davanti ad un bicchiere di cioccolata e, dopo aver passato l'intero dodicesimo mese e le prime settimane di Gennaio in questo modo, i ragazzi avevano legato sempre di più.

Non erano mancate nemmeno le serate passate insieme: ogni tanto capitava che il più grande rimanesse per cena a casa del minore, cosa che, nonostante trovasse i genitori di Seungmin inquietanti e austeri, Changbin non aveva potuto far altro che apprezzare.
Qualche cena era avvenuta anche a casa del maggiore e in tali circostanze l'atmosfera era assolutamente più rilassata: la madre di Changbin sarebbe stata in grado di mettere a proprio agio chiunque.
Ad esito di tutto ciò anche le loro lezioni settimanali si erano sempre più rilassate e il clima tra i due ragazzi non era più quello distaccato tra un tutor e il suo allievo, ma sembrava più che altro quello scherzoso che si instaura tra due buoni amici.

"Seungmin puzzi, ma ti sei lavato?"
Il minore ridacchio, avvicinandosi ancora di più al corvino: quello che era partito come un indicare un esercizio particolarmente difficile al maggiore si era ora trasformato nella missione-far-morire-Changbin-a-causa-delle-proprie-ascelle.

"Che dici? Faccio la doccia tutti i giorni io!" Rispose Seungmin, alzando il proprio braccio e mettendolo appositamente intorno alle spalle del maggiore, con l'intento di irritarlo.
In una situazione del genere Changbin avrebbe normalmente iniziato a gioire interiormente, ma in quelle circostanze il sudore di Seungmin sovrastava il tutto.

"Ew! Leva il braccio!" Esclamò Changbin, cercando di respingere il minore, che prontamente evitò lo scansamento di Changbin per sedersi direttamente sulle gambe di quest'ultimo.

Changbin era andato in tilt: si sarebbe aspettato tutto ma non che il minore si sarebbe seduto sulle sue cosce, le sue mani ancora attorno alle spalle.
Il corvino deglutì, arrossendo pesantemente.

Seungmin ridacchiò.
"Che c'è? Non puzzo più?" Chiese, per poi risedersi al suo posto lasciando che Changbin riprendesse una colorazione diversa dal rosso pomodoro, azione che portò a termine, riuscendo anche a far completare a Seumgmin gli esercizi mancanti con una certa concentrazione, anche se il suo cervello spesso e volentieri aveva viaggiato altrove.

"Quindi per oggi è tutto. Ci facciamo una cioccolata?" Propose il maggiore.
Seungmin sorrise.
"In realtà volevo proporti un'altra cosa... ne ho parlato con i miei e dopo mille richieste mi hanno dato l'ok. Ti va di rimanere a dormire da me oggi? Puoi andare a casa a prendere il pigiama e tutto quello che ti serve e poi tornare qui: ceniamo insieme e poi puoi dormire con me, ho un letto a una piazza e mezza, quindi non dovrebbe essere un problema."
"Solo se nel frattempo ti fai una doccia." Rispose il maggiore.
"Affare fatto."

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