28. Innocente

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Noah passò i giorni seguenti dedicandosi principalmente alla ricerca della collana, senza ricavarne però alcun risultato

-allora hai trovato il ciondolo? - le chiese Niccolò affiancandola continuando a camminare. Avevano deciso di sfruttare ogni attimo per stare assieme, erano usciti molto in quei giorni, tra gite con gli amici o solo tra loro due.

-No.. - sospirò rammaricata -mio padre pensa sia stato tu - lo informò con un sorriso, accompagnato da una lieve risata da parte del ragazzo

-E tu gli credi? - domandò quasi titubante

-Ma certo che no! - esclamò lei alzando lo sguardo dalle scarpe per guardarlo

-non sei il classico povero del villaggio che si approfitta dell'avere degli altri, mi fido di te, altrimenti non te lo avrei manco fatto vedere il gioiello! - alzò le spalle e sorrise mentre lui intrecciò la sua mano alla sua e le lasciò un bacio sulle labbra

***

-non funziona, Gaston. Si ostina a non credermi, ma come è possibile? Sono il padre cazzo! - imprecò Gualtiero battendo un pugno sul grande tavolo della sala

-Non ne ho idea maestà, che ha intenzione di fare? -

-dovremmo passare a livelli più alti- strofinò le mani tra loro e curvò le labbra in un macabro ghigno

-Voglio tutto il villaggio qui riunito domani mattina, alle 8 in punto. Annuncerò della scomparsa della collana e incolperò qualcuno della folla, in presenza di Noah - fece una pausa, mentre Gaston annuiva attento

-Manderò qualche soldato in mezzo alla folla e farò prelevare qualche disgraziato insieme a lui e li farò ispezionare; dopo di ché, quando tutti scopriranno che il medaglione ce lo ha sempre avuto lui, passerà per ladro, sporco traditore, e la punizione sarà l'esilio.. -

-solo l'esilio? Siamo sicuri che poi non possa ritornare? - domandò il ragazzo

-nel caso saprò come intervenire - rispose puntando lo sguardo sulla sciabola affilata appesa al muro

***

L'indomani Steve svegliò Noah sotto l'ordine di sua maestà il re, che non aveva parlato a nessuno, oltre Gaston, della "riunione" da lui organizzata

-Principessa Noah - la svegliò cautamente il ragazzo, scuotendola delicatamente

-mhh, che è successo adesso? - mugolò socchiudendo gli occhi, stropicciandoli con le mani

-non ne ho idea, principessa. Ma suo padre desidera parlarle, non so di cosa - la informò Steve passandole il vestito che la ragazza si era preparata la sera prima

-tranquillo Steve, grazie mille - gli sorrise riconoscente per poi vederlo lasciare la stanza. Fece colazione di fretta, si cambiò e, titubante, raggiunse la sala da pranzo, dove la stava aspettando il re a braccia conserte

-hai bisogno? - domandò Noah avvicinandosi a lui, nascondendo un tono scocciato, mettendosi nella sua stessa posa

-preparati e affacciati al balcone sulla piazza quando te lo dico. Tra meno di un quarto d'ora dovrai assistere ad un annuncio che farò al villaggio, ti troverò il gioiello smarrito a cui tanto tieni- disse convinto con tono rauca

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