Mi prese le mani e abbassò il capo.
-So solo che ti amo... E che adesso è meglio che ci separiamo... Per un breve periodo- disse.
-Perchè... Perchè non possiamo semplicemente amarci e non scappare in un posto a l'altro- dissi cupa.
-Perchè c'è una cosa che devo risolvere... Da solo, senza di te- disse.
-Non posso sapere di cosa si tratta?- dissi.
Daniel scosse la testa.
Okay ora potevo potevo morire... Tutto stava crollando.
-Qualunque cosa si tratta devi sapere che io ci sono e ci sarò sempre. Spero che ci rivedremo presto magari in una nostra vita futura... - dissi mentre le lacrime prendevano sopravvento.
-Ritornerò presto piccola Elisabhet... Ci sarò sempre nei tuoi sogni, la notte- disse.
Mi alzai e lui fece lo stesso, mi avvicinai a lui e lo abbracciai più forte che mai.
-Ritornerò... E ci potremmo amare più forte di adesso- disse metre io piangevo.
Ci staccammo l'uno dall'altra, entrambi avevamo un'espressione triste e malinconica.
-Arrivederci mia dolce ombra- sussurrai.
-Arrivederti piccola umana- sussurrò lui.
Si girò di spalle e scomparve nel nulla.
*Arrivo nell'istituto*
-Elisabhet che ti è successo? Elisabhet- disse preoccupata Annie.
Neanche mi voltai per guardarla nel viso perchè continuai a camminare per dirigermi in camera mia.
L'unica cosa che desideravo era avvolgermi nel miei pensieri più assurdi e immaginabili.
Attraversai il giardino e udii la voce di Gebb:-Ehi Elisabhet. Stai bene? Che hai? Elisabhet... Elisabhet-
Anche questa volta continuai a camminare.
-Depressione fatta persona- disse quell'antipatica di Molly.
-Oh cielo... Che brutta cera che hai, Elisabhet- disse la sua amichetta anch'essa antipatica.
Non avevo ne testa ne orecchie per ascoltare i suoi stupidi pettegolezzi.
Stavo salendo le scale quando incrociai Fred che stava scendendo.
-Elisabhet che ti è successo? Elisabhet... Ti prego dimmi cos'hai? Elisabhet....- disse anche lui preoccupato.
Io lo trattai come feci con gli altri: ne più ne meno.
Finalmente ero arrivata in camera mia.
Aprii la porta e feci un respiro di sollievo.
Subito dopo il campanello tintinnò.
Aprii la porta senza assumere un'espressione.
-Elisabhet...- disse Annie.
Non mi lasciava mai in pace quando ero triste o adirata ma in fondo era la mia migliore amica e io mi sarei comportata come lei.
Le feci cenno di accomodarsi e lei mi obbedì senza fiatare ma ammetto che era abbastanza preoccupata.
Ero muta e inespressiva come un cadavere che aspetta di essere messo in bara.
-Elisabhet... Sediamoci- disse preoccupata.
Obbedii e non parlai senz'altro parevo una muta.
-Elisabhet... Parlami. Ho paura che ti sia successo qualcosa di orrendo... Elisabhet... Vedi... Io... Io so tutto... Perchè... Perchè...- balbettò.
-Perchè cosa?- dissi acide sempre inespressiva.
-Perchè io e Gebb... Siamo come Daniel- disse.
Non assunsi nessuna espressione.
-Bene... Adesso vattene...- dissi risoluta.
-No, Elisabhet! Mi devi parlare... Parlami! Dai... Dì qualcosa- esclamò Annie.
Non dissi nulla, mi alzai e gli aprii la porta.
-Riposa... Ti voglio bene- disse infine.
Avevo appena scoperto che Annie e Gebb erano anche loro ombre e che in passato erano alla desta di Dio.
Avevo perso Daniel, Annie e Gebb... Ora potevo morire tanto non mi sarei persa niente in questo mondo.
Un'altra volta il campanello tintinnò ed dall'occhiolino della porta vidi che era Fred.
-Dobbiamo parlare- disse risoluto Fred.
-No... Non parlerò più con nessuno d'ora in poi. Adesso vattene!- dissi depressa.
-Elisabhet no!- disse e mi rispinse per entrare.
-Esci!!!!!!!!!!! Non voglio nessuno se non Daniel... Voglio lui in questo momento hai capito. Vattene ti prego....- urlai piangendo come una disperata.
Fred si avvicinò a me... Mi abbracciò con affetto e mi fece sfogare tutto quello che avevo dentro.
-Daniel sa quanto lo ami e questo basta per sapere che tornerà. Ora dammi una spiegazione del perchè se ne andato. Parlami- disse infine Fred.
Non gli ho detto niente del fatto che Daniel fosse un'ombra... Gli ho semplicemente detto che se n'era andato.
-Non posso rivelarti questo, Fred. Ho promesso a Daniel che non l'avrei detto a nessuno... Scusami ma questo no!- dissi.
-Va bene, va bene. Non mi dirai niente- disse lui. Era evidente che lo stava facendo solo per consolarmi.
-Grazie, Fred- dissi compiaciuta.
-Già... Adesso... Ehmm... Vado... Ehmm... Domani... Ho il compito di... Ehmm... Tecnologia... Devo finire di ripassare... Ehmm... Ciao... Stammi bene- disse farfugliando.
-Ciao, Fred- dissi.
Gli aprii la porta ed uscì senza fiatare.
Spensi la televisione, il cellulare e la luce per andere a dormire in pace, senza che nessuna sappia che esisto sulla faccia della Terra.
Mi ricordavo quando mia nonna era entrata in depressione: era orrendo.
Purtroppo mia nonna si era suicidata un anno dopo la malattia... Insomma... Non volevo fare la stessa fine.
Andai a dormire e sognai Daniel... Eravamo felici... Passeggiavamo alla riva della laguna... Ci tenevamo per mano e camminavamo guardandoci e sorridendo allo stesso tempo... Non avevamo pensieri per la mente se non altro che noi due e al nostro amore... Non ho mai vissuto con Daniel quel sogno... Perchè, appunto, era un sogno e spesso i sogni non sono destinati ad avvelarsi.
#SPAZIO-AUTRICE
Se ne andato... Come quando se ne vanno i sciami di uccelli che passano svelti nei periodi più freddi.
Ma Daniel non è fuggito, se ne andato per risolvere un problema... Un problema che riguarda sia Daniel che Elisabhet.
Quando si ama una persona si fa di tutto per proteggerla... Ed è questo quello che sta cercando di fare Daniel.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Ciao e alla prossima.-Andry
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Insieme per sempre fino alla fine dei giorni.
Fantasy"Siamo quell'amore che tutti sognano..." Destinati ad amarsi per l'eternità