-Tra 10 minuti erriveremo... Hai sete? Vuoi sederti per un po?- disse Daniel.
-Ho sete e vorrei sedermi per un po- risposi.
Daniel mi trovò un posticino nascosto da una grande roccia.
Era perfetto per riposarci.
Mi fece cenno per sedermi e ubbidii.
-Comoda?- disse lui.
-Comodissima- risposi con un sorriso.
Appoggiai la testa nella sua spalla: era davvero comoda per riposare.
-Posso?- dissi felice.
-Certo che puoi. Potrai sempre contare su di me, Elisabhet- rispose lui.
Lo guardai sprofondando nei suoi occhi scintillanti.
-Sei... Sei... Bellissima- disse Daniel.
Arrossii, come sempre, in modo esagerato.
-Tu mi imbarazzi troppo, Daniel- dissi ed erano le sole cose che riuscii a dire.
-Non devi dire così... Dico solo la verità- rispose lui.
Feci segno di no con la testa e delle lacrime percorsero il mio volto.
Cercai di nascondermi girandomi il viso... Ma troppo tardin perchè Daniel mi aveva già vista.
Mi girò il volto dalla sua parte e lo strinse davanti al suo.
-Perchè piangi?- disse Daniel aggrottando le sopracciglia.
Abbassai lo sguardo.
-Niente- dissi piangendo.
Appoggiai le mie mani alle sue che, ancora, teneva il mio volto.
Lo guardai dritto ai occhi.
-Abbracciami- gli sussurrai.
Con infinita dolcezza e delicatezza mi strinse forte a sè ed io feci lo stesso.
Avevo il viso appoggiato alla sua spalla e piangevo.
-Non hai risposto alla mia domanda- sussurrò lui.
-Abbacciami- gli sussurrai.
Chiusi gli occhi e lo strinsi più forte.
-Elisabhet? Che succede? Parlami... Dì quello che vuoi... Ma ti prego parla... Fammi sentire la tua voce melodiosa e dimmi cosa ti sta succedendo- disse Daniel con il volto sulla mia spalla.
Ci staccammo.
E con lo sgurdo verso il basso comiciai a parlare.
-Non ci riesco...- dissi piangendo.
-Provaci...- disse con un tono rassicurante.
-Il ragazzo che avevo amato... È morto. Ed io non riesco a fare niente... Perchè...- non riuscivo più a continuare.
-Perchè...?- disse lui
-Perchè ho paura!!- risposi gridando- Scusa... Tu non centri niente- continuai.
-Paura di cosa- disse.
-Paura di amare... Paura ti provare qualcosa per te... Paura di... Di rimanerci male... Paura di perderti- dissi piangendo.
Piangevo a dirotto tanto che Daniel mi strise forte a sè, avevo il viso nel suo petto ed era una sensazione meravigliosa.
Mentre mi sfogavo piangendo Daniel mi cullava e mi diceva parole dolci per tranquillizzarmi.
-Non viglio farti pena Daniel- dissi piangendo.
-No... Non mi fai pena, Elisabhet. Tranquilla piccola... Tranquilla- disse dolcemente Daniel.
Piangevo ancora e Daniel continuava a cullarmi e a darmi piccoli baci sulla fronte... Proprio come si fa coi bambini piccoli che piangono.
-Devi essere forte piccola. Non avere paura... Non devi avere paura di amare...- disse dolcemente.
Finalmente mi ero calmata.
-Scusa... Per tutto- dissi asciugandomi le lacrime.
-Non devi dirmi scusa e ne io devo perdonarti... Perchè non hai fatto niente- disse con un tenero sorriso.
-Se vuoi possiamo continuare- dissi accennando un sorrisino.
Daniel prese il suo enorme zaino e continuammo.
Dopo alcuni minuti eravamo arrivati.
-Ma... È strabiliante- dissi sbalordita.
#SPAZIO-AUTRICE
Cosa ha visto Elisabhet?
Dove l'ha portata il dolce Daniel?
Perchè Daniel si mostra gentile e dolce ad Elisabhet? Cosa nasconde?
Vi è piaciuto?
Grazie per la lettura.
A presto.
-Andry.
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Insieme per sempre fino alla fine dei giorni.
Fantastik"Siamo quell'amore che tutti sognano..." Destinati ad amarsi per l'eternità