Capitolo V

296 15 2
                                    

-Tra 10 minuti erriveremo... Hai sete? Vuoi sederti per un po?- disse Daniel.

-Ho sete e vorrei sedermi per un po- risposi.

Daniel mi trovò un posticino nascosto da una grande roccia.

Era perfetto per riposarci.

Mi fece cenno per sedermi e ubbidii.

-Comoda?- disse lui.

-Comodissima- risposi con un sorriso.

Appoggiai la testa nella sua spalla: era davvero comoda per riposare.

-Posso?- dissi felice.

-Certo che puoi. Potrai sempre contare su di me, Elisabhet- rispose lui.

Lo guardai sprofondando nei suoi occhi scintillanti.

-Sei... Sei... Bellissima- disse Daniel.

Arrossii, come sempre, in modo esagerato.

-Tu mi imbarazzi troppo, Daniel- dissi ed erano le sole cose che riuscii a dire.

-Non devi dire così... Dico solo la verità- rispose lui.

Feci segno di no con la testa e delle lacrime percorsero il mio volto.

Cercai di nascondermi girandomi il viso... Ma troppo tardin perchè Daniel mi aveva già vista.

Mi girò il volto dalla sua parte e lo strinse davanti al suo.

-Perchè piangi?- disse Daniel aggrottando le sopracciglia.

Abbassai lo sguardo.

-Niente- dissi piangendo.

Appoggiai le mie mani alle sue che, ancora, teneva il mio volto.

Lo guardai dritto ai occhi.

-Abbracciami- gli sussurrai.

Con infinita dolcezza e delicatezza mi strinse forte a sè ed io feci lo stesso.

Avevo il viso appoggiato alla sua spalla e piangevo.

-Non hai risposto alla mia domanda- sussurrò lui.

-Abbacciami- gli sussurrai.

Chiusi gli occhi e lo strinsi più forte.

-Elisabhet? Che succede? Parlami... Dì quello che vuoi... Ma ti prego parla... Fammi sentire la tua voce melodiosa e dimmi cosa ti sta succedendo- disse Daniel con il volto sulla mia spalla.

Ci staccammo.

E con lo sgurdo verso il basso comiciai a parlare.

-Non ci riesco...- dissi piangendo.

-Provaci...- disse con un tono rassicurante.

-Il ragazzo che avevo amato... È morto. Ed io non riesco a fare niente... Perchè...- non riuscivo più a continuare.

-Perchè...?- disse lui

-Perchè ho paura!!- risposi gridando- Scusa... Tu non centri niente- continuai.

-Paura di cosa- disse.

-Paura di amare... Paura ti provare qualcosa per te... Paura di... Di rimanerci male... Paura di perderti- dissi piangendo.

Piangevo a dirotto tanto che Daniel mi strise forte a sè, avevo il viso nel suo petto ed era una sensazione meravigliosa.

Mentre mi sfogavo piangendo Daniel mi cullava e mi diceva parole dolci per tranquillizzarmi.

-Non viglio farti pena Daniel- dissi piangendo.

-No... Non mi fai pena, Elisabhet. Tranquilla piccola... Tranquilla- disse dolcemente Daniel.

Piangevo ancora e Daniel continuava a cullarmi e a darmi piccoli baci sulla fronte... Proprio come si fa coi bambini piccoli che piangono.

-Devi essere forte piccola. Non avere paura... Non devi avere paura di amare...- disse dolcemente.

Finalmente mi ero calmata.

-Scusa... Per tutto- dissi asciugandomi le lacrime.

-Non devi dirmi scusa e ne io devo perdonarti... Perchè non hai fatto niente- disse con un tenero sorriso.

-Se vuoi possiamo continuare- dissi accennando un sorrisino.

Daniel prese il suo enorme zaino e continuammo.

Dopo alcuni minuti eravamo arrivati.

-Ma... È strabiliante- dissi sbalordita.

#SPAZIO-AUTRICE

Cosa ha visto Elisabhet?

Dove l'ha portata il dolce Daniel?

Perchè Daniel si mostra gentile e dolce ad Elisabhet? Cosa nasconde?

Vi è piaciuto?

Grazie per la lettura.

A presto.

-Andry.

Insieme per sempre fino alla fine dei giorni.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora