Capitolo 9

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I suoi occhi verdi fissavano i miei, le sue labbra rosee erano serrate, le sue mani tenevano strette le mie.

Fissavo i suoi occhi senza credere a cosa mi aveva fatto vedere.

-Elisabhet- pronciava il mio nome con estrema delicatezza, la sua voce era candida, soave.

-C-chi sei?- dissi incredula.

Non staccai i miei occhi da quelli del ragazzo difronte me.

-Non ricordi- disse premuroso.

-Cosa dovrei ricordare- dissi impaurita.

-I tuoi ricordi si sono sfumati come nuvole che scompalgono all'arrivo del sole- disse dolcemente.

Perchè parla a me con quel tono così dolce?

Io non sono nessuno!

Il chiarore della luna illuminava le nostre mani strette l'una all'altra, ci guardavamo senza sapere chi fossimo.

-Daniel...Il mio nome è Daniel- rispose.

Ricordo di aver conosciuto un Daniel.

Sento i suoi occhi entrare nella mia anima, dentro il mio corpo.

Quel nome... Quella sensazione... Ricordo...

-Ho conosciuto un Daniel- cercai in tutti i modi di ricordare con più precisione.

- Descrivilo- rispose.

-Aveva gli occhi verdi... Un sorriso incantevole. Il suo tono di voce era delicato, dolce, indescrivibile... A-aveva il potere di entrare della mia anima... Mi hai fatto provare la stessa cosa... - dissi dubbiosa.

Per un momento fissai gli occhi del ragazzo... Erano gli stessi del Daniel che ricordavo.

-Tu... Tu sei Daniel... N-non capisco, io non ricordo- dissi scuotando la testa.

-Guarda i miei occhi... Guardali!-

Mi fece vedere il passato, quello che era successo era impensabile.

-Avrei dato la mia vita per te, Elisabhet- il tono dolce e delicato stava diventando familiare.

-Il bar è lì dove ti ho conosciuto... M-mi hai portata alla laguna. L-la laguna era segno del nostro amore. Le giornate trascorse con te, tutti quei baci, i nostri dolci e sinceri baci... I tuoi occhi impressi nella mia anima. Poi... Poi quei 5 lunghi anni... Le lacrime versate ogni notte e i miei pensieri rivolti a te ogni giorno... Ricordo quella maledetta spada che ti trafiggeva il petto... E-e io... Oddio... Daniel...- le lacrime stavano avvolgendo il mio volto.

Cercai di nascondermi il viso ma invano.

-Ti sei uccisa... Ti sei tolta la vita- concluse.

-Adesso è tutto diverso, amore mio... Siamo cambiati...- disse sospirando.

-Dove siamo... Cosa sta succedendo- dissi.

-Ricordi chi sono?- chiese.

Cercai tra i miei ricordi più lontani, ho cercato maledettamente chi fosse Daniel... Ricordai una parola.

-Ombra... Tu sei un ombra...- dissi incredula.

-Si... Sono un ombra... E non sai quanto ti abbia amato. Nei miei 250 anni non hi mai amato nessuno come ho amato te- disse.

-Tu avevi 17 anni... È... Impossibile-

-17 anni... A quell'età sono nato... Perchè ho incontrato te e mi sono innamorato come un bambino di una ragazza che era un angelo- disse teneramente.

-Che ci sta succedendo- chiesi.

-Dobbiamo salutarci...- disse.

Si era alzato, adesso stava lacrimando.

Gli presi le mani e cercai di capire cosa stava dicendo.

-Sei la cosa più bella e preziosa che abbia mai avuto... Mi hai fatto innamorare- ammise.

-Ti ho amato come una bambina. Sei entrato nel mio cuore per non uscirne più- dissi.

-Addio mio dolce angelo- disse.

-Addio mia dolce ombra- dissi infine.

La sua sagona stava scomparendo diventando invisibile.

Adesso non c'era più... Era scomparso ma viveva dentro il mio umile corpo.

Mi sento debole come se qualcosa o qualcuno stesse uscendo dal mio corpo.

Ecco... Finalmente il mio spirito è libero di rivivere quella vita che gli restava di vivere.

Adesso ero libera da ogni dolore e sofferenza, libera per poter toccare cielo e Terra, mare e oceani

Adesso sono, semplicemente, libera!

THE AND!

Insieme per sempre fino alla fine dei giorni.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora