Capitolo XV

181 16 0
                                    

-Elisabhet... Come stai?- disse qualcuno.

Aprii lentamente gli occhi e vidi Daniel.

-Che... Che ci fai qui? Dove siamo?- dissi lentamente.

-Sei in ospedale, Elisabhet. Hai avuto un infarto- disse dolcemente Daniel.

Le sue mani erano calde e morbide, mi accarezzavano dolcemente la fronte ed io ero al settimo cielo.

-Perdonami... Perdonami per aver detto quelle frasi... Ero offuscata dal dolore... Scusami- dissi.

-Non devi scusarti. Sono io a scusarmi per averti causato tutto questo dolore. Riproviamoci- disse dolcemente Daniel.

I suoi splendidi occhi brillavano alla luce del sole... Oggi erano più belli, più verdi e brillanti dei soliti giorni.

Sorrisi e annuii.

Mi sentivo troppo felice.

Daniel si avvicinò al mio viso e mi baciò.

Ricordai il nostro primo bacio nella laguna, eravamo infinitamente felici.

Quel giorno... Alla laguna... Era stato un giorno speciale: il nostro primo bacio, il divertimento nella laguna, la notte passata ad abbracciarci e la veduta della laguna all'alba abbracciata con Daniel.

Ma ora... Ora sto baciando Daniel in ospedale.

Perchè sono in ospedale?

Ah sì.

Ora sto ricordando: la voce, l'ombra apparsa davanti a me che piangeva.

Ci separammo l'uno all'altra.

-Elisabhet... Ricordi qualcosa? Della serata di ieri?- disse Daniel acarezzandomi il viso.

-Come  posso scordarlo?! Ti ho strattato malissimo- dissi.

Daniel accenno un sorriso poi disse:- No quello. Dell'infarto-

-Ricordo anche quello- il mio viso si incupì improvvisamente.

-Racconta- disse.

-Quando ti ho chiuso la porta in faccia ho pianto... Sono andata a letto e sentii una voce che diceva "Non amarlo... Soffrirai" si riferiva a noi, Daniel. Ero terrorizzata... Poi... Poi un'ombra apparve davanti a me... Era una donna che piangeva. E poi... Poi l'infarto- dissi.

-Ora capisco tutto. Elisabhet sei in pericolo... Siamo in pericolo- disse Daniel.

-C-come? Che... Che stai dicendo?- dissi allarmata.

-Calma-calma. Non devi agitarti o subirai un altro infarto. Ora andremo in stanza e ti spiegherò tutto- disse Daniel.

Anuii ancora spaventata.

Dopo pochi minuti i medici entrarono.

-Signorina Elisabhet... Lei è dimessa,  può lasciare l'ospedale in questo istante- disse il medico.

-Preparerò io stesso le valigie della signorina Elisabhet- disse Daniel.

Il medico sorrise e se ne andò.

-Daniel. Quanti giorni sono passati dall'infarto?- dissi.

-Questo non è importante, lo scoprirai appena ritorniamo nell'istituto- disse.

Daniel fece la valigia in pochi minuti.

-Daniel vado in bagno a vestirmi- dissi.

-Se hai bisogno chiama. Non devi fare nessun sforzo- disse.

Annuii e accennai un sorriso.

-Elisabhet... Dimentichi i vestiti- disse.

Afferrai i jeans neri e un maglione indeforme nero.

Abbinai il tutto con gli stivaletti neri.

Andai in bagno e mi vestii.

-Daniel sono pronta-  dissi.

-Sei bellissima. Adesso andiamo- disse Daniel.

-Sì... Andiamo- dissi sorridendo.

Scesi le scale dell'ospedale in braccio a Daniel perchè non voleva che facevo sforzi.

Mi caricò nella sua auto come fossi un sacco a pelo.

-Mi tratti come se fossi una bambina- dissi a Daniel.

-Ahahahah... Non devi fare sforzi bambina mia- disse sorridendo Daniel.

Sorrisi perchè, semplicemente, sorrise Daniel.

-Adesso si guida- disse lui.

Era meraviglioso stare accanto a lui perchè  potevo vedere ogni sua espressione nel suo volto e potevo ammirare i suoi occhi brillanti.

Era affascinante quando guidava perchè era estremamente concentrato alla guida ed io ero lì a sbavare guardandolo.

-Perchè mi guardi? Ho qualcosa che non và?- chiese lui.

-Al contrario. Non c'è niente che non và in te- dissi.

Era imbarazzato a morte ma quelle parole mi uscirono  senza pensarci troppo.

-Tra poco arriveremo nell'istituto. Il Sign. Bernard è stato in pensiero per te- disse- E non solo lui- continuò.

-E chi altro è stato in pensiero per me?- dichiarai.

-Io... Io sono stato in pensiero per te- disse.

Una lacrima percose il perimetro della mia guancia.

-Perchè piangi- disse.

-Perchè sono felice di stare con te, Daniel- dissi asciugandomi le guance.

Eravamo arrivati nell'istituto e vidi da lontano Annie e Gebb che mi salutavano agitando le mani nell'aria. -Annie... Gebb- dissi e li abbracciai forte attirandole a me.

-Mi sei mancata- sussurrò Annie.

Risposi con un abbraccio caloroso perchè loro erano le prime due persone che mi facevano sentire bene, dopo Daniel ovviamente.

-Ti vogliamo bene- dissero in coro.

-Anch'io vi voglio bene- dissi.

-Adesso ti lasciamo con Daniel. Sta sera verremo nella tua stanza- disse Gebb facendo un occhiolino.

Annuii e sorrisi raggiante.

#SPAZIO-AUTRICE

Finalmente il grande ritorno.

Eh sì.

Il loro incondizionato amore non è destinato a finire (perora)

Daniel capisce che Elisabhet è tutto per lui.

Elisabhet è raggiante, esprime felicità da tutte le parti.

Ma ha ancora una domanda che ci frulla in testa. Chi è la voce che ha sentito la sera dell'infarto? E l'ombra che è apparsa?

C'entra con Daniel?

Daniel sa chi è l'ombra e la voce?

E il loro amore? Cesserà nel futuro?

Ci sono tante domande... Ma non verranno svelate tanto presto.

ricordatevi di votare★ e commentare.

Ciao.

-Andry.

Insieme per sempre fino alla fine dei giorni.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora