-Elisabhet... Come stai?- disse qualcuno.
Aprii lentamente gli occhi e vidi Daniel.
-Che... Che ci fai qui? Dove siamo?- dissi lentamente.
-Sei in ospedale, Elisabhet. Hai avuto un infarto- disse dolcemente Daniel.
Le sue mani erano calde e morbide, mi accarezzavano dolcemente la fronte ed io ero al settimo cielo.
-Perdonami... Perdonami per aver detto quelle frasi... Ero offuscata dal dolore... Scusami- dissi.
-Non devi scusarti. Sono io a scusarmi per averti causato tutto questo dolore. Riproviamoci- disse dolcemente Daniel.
I suoi splendidi occhi brillavano alla luce del sole... Oggi erano più belli, più verdi e brillanti dei soliti giorni.
Sorrisi e annuii.
Mi sentivo troppo felice.
Daniel si avvicinò al mio viso e mi baciò.
Ricordai il nostro primo bacio nella laguna, eravamo infinitamente felici.
Quel giorno... Alla laguna... Era stato un giorno speciale: il nostro primo bacio, il divertimento nella laguna, la notte passata ad abbracciarci e la veduta della laguna all'alba abbracciata con Daniel.
Ma ora... Ora sto baciando Daniel in ospedale.
Perchè sono in ospedale?
Ah sì.
Ora sto ricordando: la voce, l'ombra apparsa davanti a me che piangeva.
Ci separammo l'uno all'altra.
-Elisabhet... Ricordi qualcosa? Della serata di ieri?- disse Daniel acarezzandomi il viso.
-Come posso scordarlo?! Ti ho strattato malissimo- dissi.
Daniel accenno un sorriso poi disse:- No quello. Dell'infarto-
-Ricordo anche quello- il mio viso si incupì improvvisamente.
-Racconta- disse.
-Quando ti ho chiuso la porta in faccia ho pianto... Sono andata a letto e sentii una voce che diceva "Non amarlo... Soffrirai" si riferiva a noi, Daniel. Ero terrorizzata... Poi... Poi un'ombra apparve davanti a me... Era una donna che piangeva. E poi... Poi l'infarto- dissi.
-Ora capisco tutto. Elisabhet sei in pericolo... Siamo in pericolo- disse Daniel.
-C-come? Che... Che stai dicendo?- dissi allarmata.
-Calma-calma. Non devi agitarti o subirai un altro infarto. Ora andremo in stanza e ti spiegherò tutto- disse Daniel.
Anuii ancora spaventata.
Dopo pochi minuti i medici entrarono.
-Signorina Elisabhet... Lei è dimessa, può lasciare l'ospedale in questo istante- disse il medico.
-Preparerò io stesso le valigie della signorina Elisabhet- disse Daniel.
Il medico sorrise e se ne andò.
-Daniel. Quanti giorni sono passati dall'infarto?- dissi.
-Questo non è importante, lo scoprirai appena ritorniamo nell'istituto- disse.
Daniel fece la valigia in pochi minuti.
-Daniel vado in bagno a vestirmi- dissi.
-Se hai bisogno chiama. Non devi fare nessun sforzo- disse.
Annuii e accennai un sorriso.
-Elisabhet... Dimentichi i vestiti- disse.
Afferrai i jeans neri e un maglione indeforme nero.
Abbinai il tutto con gli stivaletti neri.
Andai in bagno e mi vestii.
-Daniel sono pronta- dissi.
-Sei bellissima. Adesso andiamo- disse Daniel.
-Sì... Andiamo- dissi sorridendo.
Scesi le scale dell'ospedale in braccio a Daniel perchè non voleva che facevo sforzi.
Mi caricò nella sua auto come fossi un sacco a pelo.
-Mi tratti come se fossi una bambina- dissi a Daniel.
-Ahahahah... Non devi fare sforzi bambina mia- disse sorridendo Daniel.
Sorrisi perchè, semplicemente, sorrise Daniel.
-Adesso si guida- disse lui.
Era meraviglioso stare accanto a lui perchè potevo vedere ogni sua espressione nel suo volto e potevo ammirare i suoi occhi brillanti.
Era affascinante quando guidava perchè era estremamente concentrato alla guida ed io ero lì a sbavare guardandolo.
-Perchè mi guardi? Ho qualcosa che non và?- chiese lui.
-Al contrario. Non c'è niente che non và in te- dissi.
Era imbarazzato a morte ma quelle parole mi uscirono senza pensarci troppo.
-Tra poco arriveremo nell'istituto. Il Sign. Bernard è stato in pensiero per te- disse- E non solo lui- continuò.
-E chi altro è stato in pensiero per me?- dichiarai.
-Io... Io sono stato in pensiero per te- disse.
Una lacrima percose il perimetro della mia guancia.
-Perchè piangi- disse.
-Perchè sono felice di stare con te, Daniel- dissi asciugandomi le guance.
Eravamo arrivati nell'istituto e vidi da lontano Annie e Gebb che mi salutavano agitando le mani nell'aria. -Annie... Gebb- dissi e li abbracciai forte attirandole a me.
-Mi sei mancata- sussurrò Annie.
Risposi con un abbraccio caloroso perchè loro erano le prime due persone che mi facevano sentire bene, dopo Daniel ovviamente.
-Ti vogliamo bene- dissero in coro.
-Anch'io vi voglio bene- dissi.
-Adesso ti lasciamo con Daniel. Sta sera verremo nella tua stanza- disse Gebb facendo un occhiolino.
Annuii e sorrisi raggiante.
#SPAZIO-AUTRICE
Finalmente il grande ritorno.
Eh sì.
Il loro incondizionato amore non è destinato a finire (perora)
Daniel capisce che Elisabhet è tutto per lui.
Elisabhet è raggiante, esprime felicità da tutte le parti.
Ma ha ancora una domanda che ci frulla in testa. Chi è la voce che ha sentito la sera dell'infarto? E l'ombra che è apparsa?
C'entra con Daniel?
Daniel sa chi è l'ombra e la voce?
E il loro amore? Cesserà nel futuro?
Ci sono tante domande... Ma non verranno svelate tanto presto.
ricordatevi di votare★ e commentare.
Ciao.
-Andry.
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Insieme per sempre fino alla fine dei giorni.
Fantasi"Siamo quell'amore che tutti sognano..." Destinati ad amarsi per l'eternità