Capitolo XIV

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Mi feci forza sciacquando il viso e andai a vedere la televisione.

Dopo pochi minuti mi cucinai qualcosa.

Cucinai le uova fritte con peperoncino che amo follemente perchè mi piace molto la cucina piccante.

Era strano... Ma Daniel era uscito dai miei pensieri, dalla mia mente.

Avevo finito di cucinare le uova e avevo apparecchiato il tavolo.

Mentre mi stavo lavando le mani per cenare qualcuno bussò alla porta.

-Arrivo... Arrivo!!!!!!!!- urlai.

Aprii la porta stranamente sorridendo, alzai lo sguardo e vidi davanti a me Daniel.

-Forse non sono stata chiara- dissi severa.

-Sei stata chiarissima... Ma non potevo vederti piangere come una disperata per me. Elisabhet io non lo merito- disse Daniel.

-Hai perfettamente ragione perchè non vale la pena piangere per te- dissi dura sia con Daniel sia con me stessa.

Era stata dura dire queste parole a Daniel, ma non potevo che dire queste parole.

Se non mi dimostravo dura avrei sofferto per tutta la vita.

-Merito queste tue parole. Se queste parole non ti fanno soffrire dimmele ogni giorno- disse Daniel.

-Non te lo ripeterò perchè non ci parleremo mai più... È chiaro? Abbiamo chiuso, Daniel, perchè l'hai voluto tu- dissi acida.

-Hai ragione... Hai ragione, Elisabhet- disse annuendo e con un'espressione triste e malinconica.

-Addio, Elisabhet. Ti amo... Ti amo e ti amerò per l'eternità. Addio- disse tristemente.

-Addio, Daniel. Ti ho amato tanto. Ma adesso basta alle sofferenze. Addio- dissi severa.

Gli chiusi la porta in faccia e me ne pentii nello stesso secondo che lo feci.

Poggiai il dorso nella porta e piansi perchè capii che ero stata troppo dura con Daniel.

Non dovevo essere troppo acida con lui perchè gli avevo detto un mare di cavolate.

Lo amavo... Lo amo... E lo amerò per l'eternità... Finchè entrambi vivremo.

-Ti amo.......... Ti amo.........- urlai piangendo come una disperata.

Andai in cucina e gettai il piatto e la bottiglia di acqua per terra.

Mi coricai per terra e continuai a piangere.

Ero stata molto cattiva ma ormai era troppo tardi "Addio" fu la mia ultima parola.

Forse era destino....  Il nostro incondizionato amore era destinato a finire.

Ed è finito...

Andai a letto con gli occhi gonfi.

Mentre cercavo di addormentarmi sentii una voce.

-Non amarlo... Sofffrirai...- disse la voce.

Ero terrorizzata... Ero coricata nel letto senza muovermi per la paura.

Un brivido di terrore percose il dorso.

I miei occhi erano sbarrati, tremavo.

-Non aver paura Piccola Elisabhet... Sono io- disse la voce oscura.

Quella voce mi stava tormentando...

All'improvviso un vaso cadde dal comò.

-VATTENEEEEEEEEE- urlai terrorizzata. Le voci, i fantasmi, i clown mi facevano paura.

Un'ombra apparve davanti a me.

Era una donna... Che piangeva.

Ero senza fiato, la mia ansia si fece più forte e i battiti del cuore accellerarono.

#SPAZIO-AUTRICE

Elisabhet si è costruita una corazza per non soffrire.

L'amore tra Elisabhet e Daniel è destinato a finire?  Chi è la voce che sente? E l'ombra che appare davanti a lei chi è? 

Lo saprete nel prossimo capitolo.

Ciao e alla prossima.

Baciii.

-Andry

Insieme per sempre fino alla fine dei giorni.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora