I Hate You

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POV'S ALTHEA

La pioggia scendeva su di me incessantemente.

Correvo per le strade ormai deserte a causa della pioggia, ed io mi maledii per essere uscita.

Avevo bisogno di cambiare aria, perché stando a casa non avrei risolto niente di niente.

All'improvviso mi fermai, capendo che fosse inutile continuare a correre.

Ormai ero bagnata dalla testa ai piedi.

Camminai e appena trovai una panchina, mi ci fiondai all'istante.

I miei piedi gridavano aiuto, e la mia testa stava scoppiando.

Presi il cellulare dalla borsa, con l'intenzione di chiamare Louis, ma era completamente morto.

Ovviamente la sfortuna era dalla mia parte, come sempre.

Arresa e completamente sconfitta, mi alzai e ricominciai a camminare verso casa.

I miei piedi cominciarono a muoversi più velocemente quando una macchina nera iniziò ad accostarsi al marciapiede.

Il finestrino lentamente, cominciò ad abbassarsi, rivelando un ragazzo più o meno della mia stessa età, forse di più.

Era biondo, tinto visto la ricrescita.

Indossava gli occhiali da sole, ed io non capii il perché visto il temporale.

"Allora?" Mi domandò con uno spruzzo di fastidio.

"Cosa?" risposi alla sua domanda con un altra domanda alquanto acida.

"Sali ti do un passaggio"

Si allungò verso la portiera del passeggero aprendola, per farmi entrare.

"Non accetto passaggi dagli sconosciuti"

E detto questo ripresi a camminare per la mia direzione.

La macchina del ragazzo acido rimase ferma, dove si era fermata e lo ringraziai per questo, perché in quel momento non accettavo rompimenti di coglioni.

Cacciai un urlo frustrata, quando una macchina, correndo,mi sorpassò buttandomi l'acqua di una pozzanghera addosso.

"Coglione!!" Urlai arrabbiata più che mai.

Non capivo perché in questo mondo esistessero persone così idiote, stronze, ed egoiste del cazzo.

Sentivo la borsa più pesante del solito.

La capovolsi, espellendo litri di acqua e fango, facendo nascere sul mio viso una smorfia disgustata.

"Sali"

Il ragazzo accostò di nuovo, ordinandomi di salire.

Quel suo tono non mi piaceva, per niente.

Senza rispondere ripresi a camminare, e più andavo avanti e più mi ritrovavo la macchina accanto, che camminava al mio stesso passo.

"La smetti di seguirmi?!"

Mi bloccai, all'improvviso, girandomi verso il ragazzo che intanto se la rideva, mentre la pioggia continuava a scendere, forse molto più forte.

"Di fare cosa? Ti sto solo offrendo un passaggio, quindi sali, se non vuoi che me ne vada all'istante"

Il suo sorriso scomparve, e riuscii a sentire il suo nervosismo trapassarmi, facendo scorrere dei brividi lungo la schiena.

E fu lì che mi arresi.

Camminai verso la sua auto, salendo.

"Stai tremando"

Notò divertito.

"Oh ma dai non me ne ero accorta" controbbattei ironica.

"Acida"

"Ti odio" risposi freddamente.

"Allora?"

Continuava a guardare la strada d'avanti a sé.

Le sue labbra avevano una linea dura, era nervoso ed infastidito dalla situazione.

Non risposi e sentii un sospiro profondo.

"Come ti chiami?"

"Che t'interessa?"

Guardavo fuori dal finestrino, osservando io paesaggio correre sotto i miei occhi.

Non c'era alcun suono.

L'unica cosa riuscivo a sentire erano i respiri profondi del ragazzo, seduto di fianco.

"Dimmelo" mi ordinò.

L'auto cominciò ad aumentare velocità.

Mi girai, guardando il ragazzo impaurita dal suo gesto.

Le mani sul volante erano strette talmente tanto ad esso che le nocche divennero bianche.

"T-ti prego fermati"

Cominciai a pregarlo in tutti i modi possibili ed inimmaginabili, ma più chiedevo di smetterla e più la velocità aumentava.

La mia paura lo divertiva.

Si stava alimentando con la mia paura e questo non lo sopportavo.

"Althea!!" Urlai e subito la macchina si fermò, di botto.

"Sei impazzito?"

Gli urlai contro impaurita dal suo gesto.

"Sta zitta!"

"Perché?" Gli domandai.

Non mi rispose e questo mi innervosì ancora di più.

"Perché lo fai se ti da così tanto fastidio?"

Ci fermammo ad un semaforo rosso, il ragazzo spostò le mani dal volante alle sue gambe, strofinandole sui jeans.

"Mi andava così"

"Come ti chiami?"

Continuò a non rispondere, facendomi salire la rabbia a mille.

Prima che la macchina potesse ripartire aprii la portiera precipitandomi fuori come un fulmine.

Il tremolio di certo non aveva cessato del tutto, al contrario della pioggia che finalmente era finita.

Camminavo senza sosta, ad una velocità più veloce del solito e mi stupì di me stessa.

Ma in quel momento volevo solo stare lontano da quel ragazzo.

"Dove stai andando?" Domandò, il ragazzo che intanto scese dalla macchina, rincorrendomi.

All'improvviso sentii una mano circondarmi il polso, facendomi voltare ferocemente verso colui che mi dava sui nervi.

"Mi chiamo Niall" disse posandomi la sua giacca sulle spalle.

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Buon pomeriggio. 😊😊
Come sta andando la vostra lettura? Mi piacerebbe avere la vostra opinione, cosa ne pensate?

Finalmente Niall è entrato nella storia, mettendo però a dura prova la pazienza di Althea.

Cosa succederà nel prossimo capitolo??

Continuate a leggere😊😊💙

Baci xx PandHoran

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