You Have To Stop

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POV's ALTHEA

Fui svegliata da delle leggere carezze sulle guance, bagnate.

"Hey piccola dea"

Louis mi salutò dolcemente sussurrando, come se non volesse farsi sentire da nessuno qualcuno.

Mi girai abbracciandolo, inalando il suo profumo a menta.

Prontamente mi strinse forte, continuando a chiedermi se stessi bene.

"Si Lou"

Gli sorrisi, anche se forzatamente, e lui lo accettò lo stesso, capendo quanto sia stata difficile la nottata per me.

"C'è qualcuno di là che è venuto a chiederti come sta la tua caviglia"

La caviglia!!

Mi alzai velocemente, mettendomi seduta, alzando velocemente il lenzuolo.

Ed eccola lì, ricoperta da un involucro di gesso, bianco e puzzolente.

La mia faccia assunse un espressione di disgusto.

"Fa male Lou" dissi guardandolo.

Presi le stampelle aiutandomi ad alzarmi.

E sapevo la persona di cui Lou stava parlando in quel momento.

"Mandalo via"

"Cosa? Mi sembrava così preoccupato appena ho gli ho aperto la porta" esclamò alzandosi dal letto seguendomi.

Niall preoccupato??

Mi stava prendendo per il culo?

Lui è l'artefice di tutto questo, lui è l'artefice di tutto.

Il castano mi fermò, prendendomi a mo di sposa, scendendo pian piano le scale.

"Beh devo dire che stai ingrassando, perché non ti ricordavo così pesante"

Mi posò, facendomi poggiare il piede funzionante sul parquet del soggiorno.

Arrivammo in cucina dove trovammo Niall e Jennifer parlare allegramente.

Il sorriso del biondo scomparve appena mi vide entrare in quella stanza.

La sua espressione di trasformò in un misto di preoccupazione e nervosismo.

Liquidò la ragazza del mio migliore amico, raggiungendomi.

"Come stai?" Domandò velocemente.

Louis, senza dire una parola, ci lasciò sull'uscio della porta, dirigendosi verso la sua ragazza.

"Secondo te come dovrei stare?"

Mi guardò negli occhi, mettendomi in soggezione.

Il suo sguardo era talmente intenso, che potevo rispecchiarmici dentro.

E infatti, attraverso quegli occhi, vedevo una ragazza distrutta.

"Mi dispiace, non-non era mia intenzione" disse balbettando.

Cosa che mi sorprese moltissimo.

Senza dire una parola lo sorpassai dirigendomi verso il divano.

"Vieni con me" disse all'improvviso seguendomi.

"Non uscirò mai di casa con questo coso intorno la caviglia" dissi accigliandomi.

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"Ti odio"

"È la millesima volta che lo dici, tappati un po' quella cazzo di bocca"

Sbuffai scendo lentamente sul sedile per trovare una posizione più comoda, ma niente.

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