Raccolta di One-Shot per Challenge Wattpad Halloween Vault 2 ideata da @AmbassadorsITA con @HistoricalFictionIT, @TenebrisIT, @Fantasy_IT, @FanfictionIT e tanti altri
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L'Inquisitore della Contea di Barcelona, Nicolau Aymerich fissava il fuoco, per l'ennesima volta.
Questa era la... quante erano le streghe che aveva contribuito a mandare all'Inferno? Erano così numerose che aveva quasi perso il conto. Dopo avere riflettuto brevemente se ne rammentò.
Questa era la duecentesima, negli ultimi cinque anni.
Il che significava quasi una alla settimana, di media, nel lustro che stava terminando.
Nell'ultimo anno, poi, la scoperta di nuove amanti del diavolo era via via aumentata, e lui ora poteva dirsi soddisfatto, ne mandava al rogo una ogni quattro giorni circa. Tutte loro erano streghe, lui lo sapeva. Dio gli parlava e si complimentava con lui. Lui era sempre nel giusto. Anche questa volta.
Da quando era entrato nei Domenicani, a quattordici anni, Nicolau si era trasformato in una macchina da guerra. La sua carriera era la cosa più importante.
Sì, certo, c'era anche Dio, ma Dio era solo colui che gli aveva dato il dono di scovare il diavolo. Dio era il mezzo con cui lui avrebbe avuto in mano tutta l'Inquisizione.
Gli importanti risultati l'avrebbero fatto, finalmente, nominare Inquisitore Generale della Corona D'Aragona.
Nicolau amava il fuoco e, ad ogni processo per stregoneria che presiedeva, fremeva dal desiderio di vedere quei corpi di donna, perlopiù giovani e freschi, sciogliersi urlando nelle fiamme.
A ogni «ultimo grido» della strega di turno lui si sentiva più vicino a Dio.
In quel momento l'ultima, giovanissima, condannata veniva condotta sulla catasta di legna secca, ideale per un rogo rapido e violento, e legata al palo a forma di croce, e lui sentì la necessità di guardarla in viso.
Strano, lui amava guardarle mentre bruciavano, si beava di vederle bruciare, non gli interessavano se non sofferenti e urlanti.
Quel giorno, tuttavia, il suo sguardo fu catturato dagli occhi della piccola. Era quasi una bambina, forse dodici, tredici anni, ma aveva il corpo di una donna, un corpo che gli uomini avevano certamente già assaggiato, peccando di lussuria.
Quegli occhi... quegli occhi. Gli ricordavano Llúcia. Il suo peccato più grande.
Lei era una sguattera a casa dei suoi genitori.
La sera in cui prese i voti cenò a casa e, forse, si ubriacò, in convento non si beveva vino.
Si svegliò la mattina dopo con la giovane Llúcia nel letto e fuggì disgustato, non facendo mai più ritorno in quella casa. Si sentiva sporco e si flagellò per un intero mese, prima che il suo confessore lo assolvesse.
Non aveva più pensato a lei ma, santo cielo quegli occhi!
Erano quelli di Llúcia.
Istintivamente si allontanò dalla catasta di legna e si voltò, non poteva più guardare quella ragazza.
Quando il fuoco iniziò a cantare, e solo allora, le rivolse nuovamente lo sguardo.
Lei lo fissava, silenziosa, non urlava, non si lamentava, fino a che, prima di esalare l'ultimo respiro parlò.
«Ti maledico. Ti maledico Nicolau Aymerich. Ti maledico, padre.»