La ragazzina parlava da sola, ormai quasi da un anno.
No, non proprio da sola, lei parlava con qualcuno che vedeva e sentiva solo lei. Discorreva amabilmente tutto il giorno rivolgendosi alla sua immagine riflessa.
«I grandi non mi capiscono sorella. Non mi credono quando dico che la mia metà esatta esiste davvero, una gemella identica a me, in tutto e per tutto. Una sorella gemella che non sapevo nemmeno di avere. Ora che ti ho trovata loro pretendono che mi dimentichi di te. Senza di te mi sento incompleta. Ho bisogno di te per essere viva e tu di me, lo sappiamo entrambe. Raccontami sorellina, raccontami ancora come si sta lì dove vivi. Non sopporto più questa parte del mondo.»
«La vedete Padre Dodgson? Vedete come si comporta? È così da quando si è svegliata sotto quell'albero in giardino, ormai molti mesi fa. Parla da sola, si è convinta di avere una sorella nascosta chissà dove, persa in un mondo incantato. Deve esserle successo qualcosa di strano quel giorno. Forse è stata morsa da un animale infetto e la sua mente ne ha risentito. Non sappiamo più come fare Padre. Voi conoscete nessuno che pratichi esorcismi?»
La mamma della bambina stava parlando con un amico di famiglia, il Reverendo Charles Dodgson, luminare nel campo della logica e della matematica, e anche piuttosto in gamba nel sciogliere enigmi.
Ma non era un medico, e l'unica idea che ebbe, per provare a capirci qualcosa, fu di chiedere alla donna il permesso di intervistare la bambina nei giorni a venire.
Mentre rientrava verso casa, il Reverendo Dodgson rifletté sugli eventi occorsi poco meno di un anno prima. Era successo davvero qualcosa di strano in quel posto. La ragazzina era scomparsa per un'intera giornata e, inspiegabilmente, era stata ritrovata beatamente addormentata sotto un albero le cui vicinanze erano state perlustrate, in lungo e in largo, da gran parte degli uomini addetti alla ricerca.
Quando la piccola si risvegliò i familiari notarono immediatamente che il suo comportamento era cambiato, radicalmente e di punto in bianco.
Straparlava di cose strane, di funghi, di conigli, di cappelli e di teiere parlanti, di regine e di decapitazioni.
E, da quel giorno, iniziò a parlare con la sua immagine riflessa, dichiarando che si trattava della sua gemella perduta.
Charles entrò in casa, e aprì uno dei libri di psicologia che aveva recentemente acquistato. Amava studiare ed eccelleva sempre in tutto ciò a cui si applicava. Studiò tutta la notte e il giorno seguente seppe quello che doveva fare.
Andò a casa dei vicini e chiese di parlare in privato con la ragazzina. Quando si trovò a tu per tu con lei la prese in braccio, le accarezzò il capo e le disse «Allora Alice mi vorresti raccontare quello che vedi dietro lo specchio?»
La ragazzina non rinsavì e fu internata in manicomio, ma lui scrisse davvero un bel libro.
Ah sì, dimenticavo. Lo firmò con lo pseudonimo Lewis Carrol.
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Welcome to HalloweenVault Two
ParanormalRaccolta di One-Shot per Challenge Wattpad Halloween Vault 2 ideata da @AmbassadorsITA con @HistoricalFictionIT, @TenebrisIT, @Fantasy_IT, @FanfictionIT e tanti altri