Seconda parte.
Passeggi al fianco di un ragazzo che hai appena incontrato, nel freddo e nella neve con solo il tuo vestitino addosso.
Il ragazzo si chiama Bucky e sei inciampata sul suo piede. Ma infondo così vi siete conosciuti, e per una volta nella vita la tua sbadataggine si è rivelata una benedizione.Il freddo cominciava ad aumentare, mentre il sole era completamente scomparso, lasciando nel cielo un mantello buio.
Improvvisamente le maniche del tuo vestito non bastano più e inizi a tremare. Vorresti aver avuto il tempo di afferrare il tuo mantello prima di scappare fuori di casa come una pazza. Senti una giacca posarsi sopra le tue spalle, insieme al suo immediato tepore.
《Così va meglio.》Afferma il sergente . Stringi a te l'indumento militare e il suo odore di menta fresca ti circonda. Alla fine annuisci, incapace di fare altro.Continuate a camminare fianco a fianco, circondati da altre persone. Un bambino ti passa affianco, mentre mette in mostra felice il grande lecca-lecca di tanti colori che stringe tra le dita.
Chiudi gli occhi e cerchi di catturare tutti gli odori che ti circondano: le noccioline tostate, l'odore dello zucchero filato e il suo profumo. Quest'ultimo prevaleva su tutti gli altri. In cuor tuo decidi di voler ricordare così la serata, con l'odore di menta e il suo sorriso.《Ti piacciono i peluche?》Chiede lui, all'improvviso.
《Cosa hai detto?》Ribadisci perplessa, risvegliandoti dai tuoi pensieri. Lui scoppia a ridere, ora non indossa più la giacca e lo copre una camicia bianca. Ti scopri a domandarti se abbia freddo.
《I peluche. Quegli animaletti di pezza pelosi.》Esclama lui. Mimando con le mani come potesse essere uno di quelli.
《So cosa sono! E vorresti provare a vincerlo?》Chiedi guardando la bancarella dove vi siete fermati. Bisogna tirare delle palline contro delle pile di lattine. Si hanno tre possibilità per buttarle tutte giù.
《Dubiti della mia mira? Facciamo così, se colpisco tutti i bersagli, tu riceverai il premio e io vinco il tuo indirizzo.》
《Cosa!?》Esclami, ma lui ti ignora completamente rivolgendosi al signore aldilà del bancone.
《Un giro, grazie.》Bucky posa un dollaro sul tavolo e l'altro gli porge le tre palline.
Afferra la prima e la lancia a tutt'altra parte e la seconda fa la stessa fine.
《Facevo bene a dubitare.》Gli dici in un ghigno divertito.
《No, ti sbagli Signorina T/c. Il fatto è che la posta in palio è troppo alta per avere tre possibilità. Se riuscirò a vincere solo con quest'ultimo tiro, allora ne sarò degno.》Ribatte lui facendo passare velocemente l'ultima pallina da un palmo all'altro.
Sai che non sta parlando del peluche, ma del tuo indirizzo. Al pensiero che il poterti scrivere per lui è così prezioso senti le guance arrossire.
Guardi il ragazzo prendere la mira e poi tirare.
L'ultima pallina colpisce violentemente le lattine che cadono tutte a terra facendo un grande frastuono.
Il signore si congratula e gli indica tra quali peluche scegliere.
Lui scuote il capo e sorride.
《È per la signorina.》
Finalmente distogli lo sguardo e ti concentri su qualcosa che non sia il suo viso.
《Il leone, grazie.》Affermi, afferrando il peluche dalla criniera color oro.《Come lo chiamerai?》Chiede Bucky.
Siete seduti su una panchina a dir poco congelata. Ma nulla ha molta importanza al suo fianco.
《Il leone?》Chiedi stringendoti nella giacca militare. Scruti negli occhi del pupazzetto e sorridi. 《Bucky, in onore del ragazzo che me lo ha regalato!》
《Bucky?!》Esclama sorpreso. 《Ok, in fondo mi sembra anche giusto. Ora veniamo al mio premio.》Dice tirando fuori dalla giacca una penna e un foglio stropicciato.
Lo afferri e scrivi velocemente il tuo indirizzo.
《Non sei di queste parti...》Mormora lui osservando il pezzo di carta.
《No, qui c'è la casa dei miei nonni. Sono di New York.》Sussurri perdendo lo sguardo nella moltitudine di persone che passeggia davanti ai vostri occhi.
《Io sono di Brooklyn.》Risponde lui.
Senti la sua mano che stringe la tua e un brivido ti percorre tutta la schiena.
Le sue dita ti sfiorano il mento e ti invitano a guardare i suoi occhi. Potresti annegare nelle sue iridi azzurre e non uscirne mai più.
Poi si avvicina a te. Senti il suo respiro caldo accarezzare il tuo viso e ti bacia.Torni a fissare la punta delle tue scarpe evitando il suo sguardo. Sei incredula, non puoi credere che qualcuno possa amare te, non dopo tutto quello che tua sorella ti aveva sempre fatto credere.
《Mi scriverai?》Le tue parole escono come un debole suono. Mentre le tue mani continuano a tremare.
《Sempre. E tu mi aspetterai?》
《Per sempre.》Il vociare delle persone aumenta. I bambini corrono felici dai propri genitori battendo le mani e lanciando gridolini. Piccoli fiocchi di neve iniziano a cadere posandosi sugli alberi e sulle case. Ti avvicini al ragazzo e posi il capo sul suo petto. Vorresti che il tempo si fermasse in questo bellissimo attimo, ma sai che non è così facile.
Chiudi gli occhi e per un momento cerchi di ignorare il fatto che a breve una nemica silenziosa e nociva avrebbe rovinato tutto. Che dietro i sorrisi e la gioia delle persone ci sono anime impaurite da ciò che sta per venire. Tutta questa felicità sarebbe stata devastata da tutti quei sentimenti che la nemica avrebbe portato con sé.
Stringi la mano del sergente Burnes e neghi l'evidenza un'ultima volta: la guerra sta arrivando.Angolo autrice
Mi sono divertita moltissimo a scrivere questo capitolo. Spero possa essere piaciuto anche a voi.
Ringrazio tutte le persone che hanno collaborato e fatemi sapere cosa ne pensate. Ciao!
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Marvel || Immagina
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