Marvel || Immagina

16》Stephen Strange x reader (continuo "8")

Seconda parte
《Direi di saltare i convenevoli e arrivare subito alla parte in cui tu mi dici perché ti trovi qui.》Annuncia l'uomo di fronte a te.
《 Woh, woh, woh! Rallenta un'attimo! Come sai il mio nome? Cosa sono questa specie di manette olografiche? E com'è che sei vestito così? Non mi risulta che ci fosse qualche fiera del fumetto in programma...》
《Non sono tenuto a darti risposte. Ora... cosa ci fai nel Sanctum Sanctorum?》I suoi occhi celesti, quasi cristallini, ti fissano.
《San... che? Senti, io non so chi tu sia o di cosa tu stia parlando, ma sicuramente ho fatto un'errore a venire qui. Lasciami libera e scomparirò.》Provi a liberarti dalla presa invisibile degli ologrammi che girano intorno al tuo polso, ma quest'ultimi aumentano di luminosità e si stringono ancor di più.
《Non provare a scappare. Non ci riuscirai. Ti sto proponendo una chiacchierata tra persone civili. Rispondi, e poi potrai "scomparire".》Il suo tono di voce è calmo e pagato, ma allo stesso tempo si insinua nella tua testa come se potesse scrutare tutti i tuoi pensieri.
《Bene. Allora prendo nota. La prossima volta che invito una mia amica a casa per un tè, la lego alla poltrona e le offro dei biscotti al cioccolato.》Ridi.
Vedi miliardi di parole non poco carine passargli per la testa, ma prende un respiro profondo e cerca di mantenere la calma.
Tu non stai più nella pelle. Non vedi l'ora di scoprire il limite nervoso dello "Sherlock Holmes americano".
《Ragazzina, non sto qui per scherzare. Ho bisogno di risposte! Non mi fare attendere oltre!》
Sbuffi e alzi gli occhi al cielo.《Risposte? E ora che scusa mi darai? Che ne vale il destino del mondo? Su, non sono più così bambina! E poi alla terra ci pensano gli Avengers.》
《Dimmi. Ciò. Che. Sai.》Ad un cenno della sua mano, gli strani ologrammi che danzano intorno al tuo polso aumentano di forza. Senti le dita formicolare e iniziare ad arrossire. Holmes ha raggiunto il suo limite.
《Ok. Ti dirò tutto. Solo, liberami.》Mormori, con gli occhi fissi sul pavimento.
Non ti piace perdere, ma prima esci da questa situazione, meglio è. Gli ologrammi svaniscono e tu inizi a massaggiare le tue braccia nervosamente.

《Sono una ladra. Niente di più. Certo, una abbastanza famosa... ma rubo per altri, non l'ho mai fatto per scopi personali. Mi pagano bene, ma ciò che mi chiedono è sempre difficile e rischioso da recuperare. Fortunatamente non mi avevano mai presa fino... fino ad oggi.》Accenni ad un sorriso ed alzi lo sguardo, ma il suo è troppo difficile da sostenere, quindi sposti gli occhi sul libro. 《Eppure mai mi avevano offerto tanti soldi, come stavolta. Con la ricompensa del furto di questo libro avrei potuto condurre un modesto stile di vita per i prossimi dieci anni...》
《Chi vuole questo libro?》
《Non lo so. Il mio lavoro è rubare, non sono autorizzata a fare domande. Ma sono certa che non siano le persone che mi hanno assoldato. Parlavano di uno scambio...》

Un'ometto asiatico piu basso, ma sempre vestito nello stesso modo strambo, entra nella stanza interrompendoti. 《Stephen! Stanno attaccando le diverse basi in tutto il mondo. Hanno mandato l'allarme in tempo. Teniamoci pronti!》

《Cosa sta succedendo?》Chiedi, alzandoti di scatto.
Stephen si gira, dandoti le spalle e inizia a frugare tra i libri della biblioteca.
《Ti prego, rispondimi.》Continui. Ma lui continua ad ignorarti. Afferra un libro e cerca freneticamente una pagina. Poi lo rimette al proprio posto.
《Strange?》Ribadisci.
L'uomo si gira, fissandoti stremato. Poi, con uno schiocco delle dita, lo zaino con cui eri arrivata si materializza a mezz'aria, cadendo tra le tue braccia.
《Vai via. E non farti più vedere.》Sibila.

Quasi rimani delusa da come ti congeda. Ma in fondo cosa te ne importa?
Cominci ad incamminarti verso la porta, poi, per colpa di uno strano desiderio, ti volti e lo vedi un'ultima volta. Ha lo sguardo rivolto alla finestra e gli occhi cristallini persi aldilà del vetro. Nel suo palmo stringe il medaglione appeso al collo.
《Ti ho detto di andare, T/n. È troppo presto, non sei ancora pronta...》La sua voce tagliente ti sorprende. Decidi di girarti e correre via lungo il corridoio.