Scontro

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Il mese successivo al loro arrivo ad Atlantide, Kyriakos e Alannis l'avevano passato nascosti in casa di Kleitos, cercando di evitare quanti più incontri possibili. La presenza di Kylos era ciò che li preoccupava di più: se la notizia fosse corsa, Alannis era sicura che Hesperos non avrebbe esitato a mandare le proprie guardie per uccidere lei, Kyriakos e il bambino.

Mentre fuori infuriava la tempesta, Alannis non riusciva a prendere sonno: ogni sera ripensava a quell'incontro mancato con Alexandros, vivendo nel terrore che il fratello avesse rivelato qualcosa a Hesperos.

Si mise a sedere, tirandosi le ginocchia al petto. Kyriakos, infastidito da quell'improvviso movimento, si agitò nel sonno, girandosi poi su un fianco; Alannis cercò la mano di Kyriakos sotto la coperta e subito la strinse, facendo svegliare l'altro.

«Vieni a dormire, Nis, per favore. Finirai per impazzire» mormorò lui mettendosi a sedere e sbadigliando. «Sai che tuo fratello odia scegliere, ma non credo proprio ci abbia voluto tradire così. Se sono vivo, in fondo, è anche grazie a lui».

«Perché non vuole aiutarci?»

Kyriakos sospirò, facendole appoggiare la testa sulla propria spalla. «Forse le voci sono vere. Stai tranquilla, vedrai che adesso la rivolta non fallirà».

«Come fai a esserne sicuro? Non mi sembra che tu abbia un piano».

Kyriakos le mise un dito sulle labbra, dandole un bacio sulla fronte. «Ce l'ho».

«Cosa?» gli chiese stupita Alannis scostandosi da Kyriakos che si grattò la nuca.

«Negli ultimi tempi Niketas ha radunato un gruppo di volontari. Hanno giurato sul proprio sangue di non dire niente a nessuno e credo di aver appena rotto il giuramento».

«Kyriakos...»

«Non lo dire, lo so. Sono un idiota».

«Almeno l'hai capito» sbuffò lei. «Ma non pensi a tuo figlio? Vuoi che cresca orfano?»

Kyriakos abbassò lo sguardo. «No, per gli Dèi! Voglio solo che Atlantide torni in pace! Avrei dovuto tenere la bocca chiusa».

«Scoppierà una nuova guerra».

«Come lo fai a sapere? Sei un oracolo anche te?»

«No, sono realista. Esi vuole Atlantide, essere re di Mu non lo soddisfa, rimane solo nell'ombra del fratello. Tramava già quando c'ero io a Mu, immagino sia stato felice di aver saputo che fossi morta... non vorrei trovarmi nei paraggi se venisse a sapere che sono viva...»

«O del fatto che tu abbia avuto un figlio».

Alannis sospirò, lisciando con fare nervoso alcune pieghe della veste. «Voglio solo tenere Kylos lontano da tutto questo».

Kyriakos le prese le mani fra le sue. «Non abbiamo di che temere. Nessuno sa che sei tornata, nessuno sa di Kylos».

Alannis abbassò lo sguardo. «Kyri... mio fratello non si è presentato al nostro appuntamento. Ho paura o che Hesperos gli abbia estorto con la forza le parole o che lui stesso abbia rivelato la nostra presenza».

«E se anche l'avesse fatto? Non falliremo stavolta, ci riprenderemo ciò che ci spetta di diritto» rispose Kiryakos prendendo le mani di Alannis fra le sue. Le sorrise, ma lei scosse la testa, abbassando lo sguardo.

«Non riesco a credere che Alexandros sia un traditore».

«Non ha tradito nessuno. Anche la scorsa volta non ha voluto aiutarci di persona, ma quando la situazione è diventata critica, l'ha fatto. Ha accettato di prendere parte alla rivolta, scegliendo una strada che a Ktesias sarebbe piaciuta».

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