Abbandonato nella conca -anfratto,in cima alla montagna,Brandon tremava di freddo,ma anche di terrore e covava un profondo dispiacere:analizzando quest'ultimo sentimento alla fine capi':gli mancava la compagnia di Caraceni, quell' uomo era stato sempre affettuoso con lui, gli parlava come un padre, come non aveva mai fatto il suo vero padre, e la sera, nella cripta, gli rimboccava le lenzuola e il piumino roseo, rideva raccontandoglielo:
-" è della mia ragazza, Maria Antonia, per lei tutte coperte rosee".
E poi aggiungeva:
-"dormi Atal, dormi piccolo principe perduto, spero che prima o poi uscirai dal tuo labirinto".
Un pensiero colpì all'improvviso Brandon, era senza acqua! Come sarebbe sopravvissuto senza acqua e senza cibo? Aveva una profonda certezza, il nano siciliano non gli avrebbe portato nè l'una nè l'altro.
Venne la notte e il freddo era intenso, Brandon era accovacciato vicino una basse asperità rocciosa, Atal tremava ed era a disagio, non aveva un guanciale per poggiare la testa, nè una coperta a riscaldarlo, si girò e si rigirò, cercando una posizione meno disagevole sul duro terreno, a un certo punto guardò in alto e quasi gli si bloccò il respiro.
Le stelle.
Grandi, luminose, morbide, incombevano su di lui, come erano brillanti! Una volta gli avevano raccontato che la luce di alcune stelle impiega tantissimo tempo ad arrivare fino a noi, e che spesso quelle stelle nel frattempo sono morte:
-" vedo delle stelle morte" si disse Atal, "cadaveri di stelle, ma come sono belle"! sono comr me,belle e morte
Guardando meglio intravide un senso tra la disposizione di quegli astri, così idealmente avrebbe potuto passare dall'uno all'altro, per brevi tragitti, avrebbe potuto uscire, da dove? Ma certo, dal labirinto! Avrebbe voluto dirlo a Caraceni, sono uscito dal labirinto!
Ma Caraceni non c'era.
Si risvegliò tutto indolenzito con una guancia cotta da un sole che già da tre ore picchiava forte su di lui: aveva fame, ma soprattutto aveva sete.
Come procurarsi dell'acqua? Guardò le pareti a picco: mai avrebbe potuto uscire da solo da quel pozzo di rocce: sarebbe morto laggiu.
Il sole avvampò le roccie, bruciò il film liquido negli occhi di Atal, gli ustionò la schiena.
Il ragazzo cercò scampo in alcuni piccoli coni d'ombra.
Dopo un pò arrivarono i tre morbidi rapaci, si avvicinarono ad Atal e gracchiarono:
- " Adorni" dissero " ci chiamiamo adorni siamo i principi di questi picchi e tu chi sei?"?
Il giovane trovò naturale rispondere:
" io sono Atalarico, Atal, il principe perduto.
I rapaci sbatterono forte le ali.
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i dioscuri
Horreurun ragazzo viene improvvisamente sequestrato ma da chi? e perchè? La regia grafica cioè le copertine sono di @MassimoDuepuntozero