I falchi e la rupe

12 5 5
                                    


Volavano gli adorni,in cerchio attorno alla rupe,ma le saette che squarciarono il cielo li misero in allarme,planarono sul picco minore.

Poi si aprirono le cateratte del cielo

L 'acqua cadeva e si trasformava subito i verminosi torrentelli

E cadeva nel pozzo -anfratto che custodiva Atal

Il ragazzo fu presto zuppo fino al midollo,il gilet di montone che l aveva protetto dal freddo ora pesava come un macigno,il cielo gravava su di lui ,scatenando tutto il suo livore,tutta la sua rabbia,l acqua cadeva in piccole cascate  dentro l anfratto,presto Atal si ritrovo' a nuotare  

"Moriro'" si disse"affogato dentro a questa conca,".

Poi a mano a mano che l 'acqua saliva ,si rese conto che quella poteva essere una possibilita':se avesse piovuto abbastanza ,l 'anfratto si sarebbe colmato d acqua,lui avrebbe potuto raggiungere il  bordo del pozzo

Avrebbe potuto fuggire!

E mentre nuotava penosamente per evitare gli urti contro le pareti rocciose ,lo vide

Il nano siciliano

Girava attorno al pozzo

E rideva 

"E allora  Brandon o Atal come ti chiamano? sai pure io ho un altro nome per te:ti chiamero' Giuseppe e ti vendero' ,non proprio in Egitto ,ma ti vendero'!

Atal capi'

"non e' giusto " gli urlo' "non erano questi i patti"!

Il nano siciliano continuava a ridere

"Credevi davvero " disse " che mi sarei accontentato di due miseri milioni di dollari,di cui uno a don Tonino,mentre tuo  nonno vale centinaia che dico migliaia di milioni"? 

Il fragore dei tuoni riempi' i monti e alla luce dei lampi comparve Giacobbe Pontillo,si avvicino' a Esau ',supplicava:

"Esau' " disse "ti prego non farlo,ne ha passate troppe questo ragazzo,non uscira' vivo dalle mani dell altra cosca".

Esau 'ruoto' il suo piccolo torace,la luce dei lampi illumino' altro livore: quello del suo viso,ringhio':

" cosa vuoi ancora da me? non mi hai gia' preso abbastanza? due gemelli,Giacobbe,io e te,tu bello come il sole,intelligente come un Solone ed io ,io?

Intanto il livello dell 'acqua era salito di molto, Atal roteava nelle acque vorticose,Esau' prese una pertica uncinata e cerco' di arpionare Atal

"vieni, vieni bel pesciolino"!gli diceva mentre cercava di portarlo a riva

Giacobbe non smetteva di supplicarlo:

"ti prego,Esau',fallo per l amore di Dio,tu sei un uomo pio...

Esau' interruppe l arpionaggio per riderere 

"io un uomo pio? e come potrei? ricordi ?nostra madre diceva di aver portato come ex voto due bambinelli di cera, al santuario ,perche' il tuo ha funzionato e il mio no?io ero il primogenito! tu mi hai rubato la primogenitura"!

Arpiono 'di  nuovo Atal,questa volta l aveva afferrato dal gilet di pecora ,Giacobbe cerco' di portargli via la pertica,ma Esau' agile piu' di lui ,si sottrasse alla presa .e  lo colpi' alla testa con l arpione

Giacobbe cadde a terra tramortito

Esau ' rivolse di nuovo la picca contro Atal ,ma i falchi pecchiaioli,gli adorni ,si precipitarono su di lui:becchi aguzzi contro i globi oculari, strappati e lacerati ,Esau' barcollo' urlando,i falchi reiterarono l 'attacco ,lo spinsero sull orlo del picco:cadde Esau' gridando ' per tutta la valle,l' ingiustizia della sua sconfitta

Atal si aggrappo' al bordo del pozzo,il falchi ,solleciti si avvicinarono a lui:i rostri e i becchi grondavano di sangue.

i dioscuriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora