Agesilao(Epilogo)

19 5 6
                                        

Anche se la teca era passabilmente pulita, Agesilao le diede un ulteriore lucidata. 

Era solo un gesto compulsivo, cercava di distrarsi con altri reperti del museo, ma il suo sguardo correva irresistibilmente la: su due pedane antisismiche, le magnifiche statue splendevano in tutta la loro fulgente bellezza.

Agesilao tornò a lucidare la teca, ma, i suoi colleghi, sorveglianti del museo, sorridevano sotto i baffi: avevano subito intuito l'adorazione che Agesilao nutriva per quelle due statue.

Intanto il generale Della Casa, si aggirava per il museo, era accompagnato da Elia, ogni tanto sbirciava le statue, sussurrò: 

-" Elia, ma sei sicuro che si tratti di Romolo e Remo"? 

Elia inalberò la sua migliore faccia tosta  rispondendo: 

-"affermativo generale, non ci sono dubbi".

Il generale tornò a guardare le statue, mormorando: 

-" perchè , perchè mi sento così stupido"?

Ad osservare i due possenti guerrieri, c'era pure Spampinato, l'italo americano era roso dai dubbi, si avvicinò ad Agesilao:

" professore" disse " ma lei è sicuro che non si tratti degli arcangeli Gabriele e Raffaele"?.

Il professor Agesilao La Farina si costrinse a stare zitto, per l'intero tempo occupato da una Ave Maria, poi rispose il piu' gentilmente possibile:

-"caro Spampinato" esordì, " è la cronologia che va contro la tua ipotesi, ma ti giuro che se avrò notizie delle statue a cui ti riferisci, tu sarai il primo ad esserne informato".

Spampinato parve rassegnarsi, poi osservò:

-" professore", argomentò: " ma un uomo come lei , con otto lauree, dieci dottorati, una cattedra alla Sorbona, insomma non è troppo poco lavorare come addetto al museo"?

Agesilao scosse la testa: 

" al contrario" disse- "è troppo! caro Spampinato, io ho il privilegio di dividere il tempo e lo spazio con una delle sette meraviglie del mondo, mi basta e avanza come gloria, e poi devo vegliare, hai visto che cosa è successo? Appena mi sono allontanato un pò, quel maledetto socialista al Quirinale, si quel fumatore di pipe pestifere, si era portato via i miei bronzi, li aveva messi di guardia al suo studio! Ma dico c'è giustizia a questo mondo? Di nuovo l'arte degradata dalla superbia del singolo, sottratta alle folle adoranti? Ecco perchè io sto qui: veglio, faccio la guardia, e quando sento che c'è il pericolo che qualche delinquente voglia prestare i bronzi a qualche museo, ecco io insorgo, monto una cagnara mediatica, fomento la rivolta popolare"!

I due rimasero immobili davanti alle statue, c'era come un tepore, un alone di palpabile umanità, che trasudava da tutti quei muscoli di bronzo. 

i dioscuriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora