L ultimo giorno della domus

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Come sono insonni,i turisti,a Malibu:vanno in giro frenetici nella speranza di incontrare de visu attori e attrici di fama mondiale,oppure perdono la nozione del tempo,guardando con timido sbalordimento le ville stramiliardarie che si arrampicano sulle colline

Ma non tutti appartengono a questa tipologia

Certamente non i giovani portoricani arrivati nottetempo a Malibu,decine di giovani vestiti anonimamente in jeans e maglietta bianca

Tutti uguali

Hanno parcheggiato con il loro pulman in un piazzale minore,sono in trentanove,hanno un aria inevitabilmente patibolare con tutti quei tatuaggi e le treccine rasta  universalmente condivise

Tra di loro un unico bianco

Spampinato

L'uomo tolse un granello di polvere dalla manica del vestito,un glorioso doppiopetto

di Valentino Garavani

Vintage

"voglio essere elegante al massimo grado quando saro' al cospetto   degli arcangeli Gabriele e Raffaele" si disse Spampinato

Si trovavano nel punto d incontro convenuto,infatti dopo pochi minuti al loro pulman si affianco' quello di Elia

Elia ,in tuta mimetica e zaino d assalto,scese seguito dai suoi nove camerati

Spampinato lo  saluto' tutto allegro

-Benvenuto Elia!padre Tonino mi ha tanto parlato di te

"un mentecatto italiano-italiano,bronchitico ed enfisematoso,che ha l urgenza di salvare un fan

tomatico onore della patria"

Elia rispose con pari allegria

-Ciao Spampinato,ben arrivato,pure io ho tanto sentito parlare di te da padre Tonino

"Uno psicopatico italo-americano che ha lordato il buon nome dell Italia all estero con i suoi commerci mafiosi ed ora per di piu' soffre di delirio religioso"

Comunque i due si avviarono di concerto:il piano d attacco era stato preparato nei minimi particolari e fu subito messo in atto

Il sole era appena spuntato,timido alone ad est, mentre la notte era ancora stampata nel cielo

con tutte le stelle fisse e luminose

Cinquanta uomini addestrati si disposero a tenaglia alla base della collina e avanzarono lungo i declivi come un orda di scarafaggi operosi

I camerati di Elia disattivarono gli allarmi entrarono d impeto dai cancelli della villa e immobilizzarono in un baleno le guardie giurate

Gli uomini di Spampinato dilagarono nelle sale del museo,ammanettarono i sorveglianti e si diedero al saccheggio:gioielli etruschi,sarcofagi egiziani, dipinti del Canaletto,tutti vennero asportati con cura,

Elia e Spampinato invece, si diressero verso il portico,,la, ardeva un enorme fornace,i messicani di guardia cercavano di avvicinare le statue all immane falo'o meglio avrebbero voluto farlo ma il professore La Farina armato di un tridente etrusco ,li incalzava senza pieta,affondando i denti del tridente,ferendo e lacerando

Elia con la sua mazza ferrate li colpi senza pieta',i due stramazzarono a terra in un lago di sangue

Il professore ansimante si rivolse ad Elia

-Grazie a Dio siete arrivati in tempo! quei miserabili stavano,stavano...

Era senza fiato,il fuoco della fornace illuminava il suo viso rigato di lacrime

Intanto Elia e Spampinato era rimasti immobili,pietrificati davanti alle due bellissime statue

Elia esclamo':

-Bonta' divina! sono loro:Romolo e Remo!

Spampinato da canto suo scosse la testa

-Ti sbagli!Mio Dio! allora e' vero,sono i due arcangeli!

si volse verso il professore  con disapprovazione

-Lei,si, lei che li custodisce,non vede che sono ignudi?li copra accidenti ,sono i messaggeri di Dio! 



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