Era buio tutto intorno a me. Non vedevo niente. Certo, non ci vedevo perché avevo un cappuccio in testa, ma anche perché era sera. E ad ogni modo avrei scoperto di lì a poco di essere in una stanza chiusa a luci spente perciò – con o senza cappuccio – avrei potuto vedere poco. Solo un'enorme quantità di candele sparpagliate in ogni dove illuminava l'ambiente. E in effetti le fiammelle si intravedevano anche attraverso il cappuccio.
Oh, non ero stata rapita, almeno credo. Non da qualcuno di pericoloso. Mi trovavo alla cerimonia di iniziazione delle Bellas.
Esattamente come ci sei arrivata Beca?
Non in senso pratico, quello lo sapevo. Ero arrivata lì senza vederci niente e lasciandomi guidare necessariamente da una del gruppo. Dal modo amichevole in cui mi teneva una mano appoggiata sulla schiena immagino fosse Chloe, che a proposito era la psicopatica della doccia. Beh sì, trattandosi di lei col senno di poi direi che amichevole non è il termine più adatto; ad ogni modo preferivo la pazza arrapata piuttosto che Aubrey, che con ogni probabilità avrebbe sostituito la mano con un pugnale puntato fra le scapole.
Tornando a noi, quello che mi stavo chiedendo era come mi ero fatta convincere ad arrivare fin lì?
Un rito di iniziazione per una banda di deviate canterine?
Come sei caduta in basso, pur di elemosinare un assaggio di relazioni umane.
- I nostri soprani: Jessica, Mary Elise, Lily.
Era la voce di Aubrey (ovviamente c'era anche lei, il che mi fece pensare di essere stata fortunata a non ritrovarmi quel pugnale puntato alla schiena).
- Mezzo soprani: Cynthia-Rose, Stacie, Kori. E i contralti: Ciccia Amy, Denise, Ashley e Beca.
Finalmente qualcuno dietro di me (senza pugnale) mi ha tolto il cappuccio dalla testa mentre sentivo pronunciare il mio nome.
Per un attimo ho avuto il tempo di guardarmi intorno, cominciando a chiedermi se fosse quello il modo giusto di farsi degli amici. Subito dopo la bionda ha ricominciato a parlare. Stava dietro un tavolo su cui erano posati vari pezzi di stoffa (fazzoletti o roba del genere) e al centro un calice pieno di liquido rosso. Ha iniziato a parlare molto lentamente (sapete, in tono cerimonioso e teatrale) e intanto sollevava il calice e lo passava a Chloe, anche questo lentamente.
- Cominceremo bevendo il sangue delle sorelle che vi hanno precedute.
Aspetta, cosa?
- No, col cavolo
- Tranquilla è vino rosso – mi ha assicurato Chloe che nel frattempo mi stava passando il calice. E mi ha fatto ancora l'occhiolino. Ci risiamo, ma allora è un vizio rossa!
Quando tutte le matricole ebbero bevuto il vino, Aubrey ha consegnato a ognuna di noi uno dei fazzoletti gialli e blu, e Chloe ha preso la parola
- Ora dovrete posare il vostro foulard sulla mano destra
Certo, foulard. Era così ovvio
Aubrey ha ripreso il comando e ci ha fatto recitare in modo davvero troppo solenne il giuramento delle Bellas
- Io, cantate il vostro nome
E noi abbiamo ubbidito cantando nello stesso momento dieci nomi diversi con dieci diverse intonazioni. Dio, è stato come sentire una lite tra ubriachi (ubriachi stonati per giunta). Dall'espressione di Aubrey si sarebbe detto che desiderasse bucarsi i timpani (ed è stata la sola cosa a farmi sorridere nonostante il disastro che stavamo facendo)
Ha deciso di conservare i timpani per tempi migliori e proseguire con il rito
- Prometto di adempiere ai doveri e alle responsabilità peculiari delle Bellas
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Pitch perfect_Another point of you
FanfictionQuesta storia segue la trama del primo film della trilogia, vista però in chiave Bechloe. Niente di spinto, è per chi cerca una storia romantica che descrive le situazioni di Pitch Perfect da dentro la testa di una Beca Mitchell sessualmente confusa...