6.L'arma più potente di tutte: le parole

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Capitolo 6

Hermione non riusciva più a reggere la situazione che si era creata con Ronald, e dopo la loro ultima chiacchierata decise di chiudersi in camera sua e di non uscire per un paio di giorni.

Passarono circa da tre giorni, e di Hermione nessuna traccia: alle lezioni non si presentava, idem in sala grande e nemmeno in biblioteca. I primi ad accorgersene furono Harry e Ginny, ma non ci diederono neanche troppo peso perché pensavano che stesse studiando.

Dall'altra parte invece, ad accorgersi delle sue assenze fu in primis Blaise che poi lo fece notare anche Draco.

«Strano, la Granger sembra volatilizzata»

«Che intendi dire?»

«E' la terza volta che non si presenta alle lezioni, se continua così rischierà di perdere l'anno, e non credo che riuscirebbe a sopportare una cosa del genere»

Certo, Blaise e Draco avevano litigato, ma questo non impediva Blaise di preoccuparsi per l'amico e della sua "ragazza", ma il fatto che fu proprio Blaise a farglielo notare, questo irritò non poco Draco.

«Sentiamo da quando ti importa della Granger?»

«Da quando lei e il mio -si presume- ancora migliore amico si frequentano,
nonostante io sia stato tagliato fuori, mi preoccupo per quello che ti succede»

Draco non rispose neanche che uscì dalla classe andando a cercare la Granger, lasciando tutti a bocca aperta, soprattutto il professore di Trasfigurazione. E così cominciò a cercare nei posti più probabili doveva poteva essere:

sala grande? Nessuna traccia.
Bagno delle ragazze? Nessuna traccia.
Torre di astronomia? Nessuna traccia.
Biblioteca! Nessuna traccia...
Dove poteva essersi cacciata?

Poi si fermò a pensare, e gli venne in mente l'unico posto dove non aveva ancora cercato: la sala comune dei grifondoro.

Quando il serpeverde arrivò davanti alla sala comune dei grifondoro, c'era la Signora Grassa che gli bloccava la strada.

«Parola d'ordine»

«Non conosco la parola d'ordine, devo entrare.»

«Giovanotto, non puoi entrare senza la parola d'ordine.»

In quel momento avrebbe voluto schiantare la Signora Grassa ma si ricordò tristemente che era solo una fantasma dentro un quadro, così lasciò perdere, ma doveva assolutamente entrare per parlare con Hermione.

«Senta, o mi lascia entrare -tirò fuori la bacchetta e la puntò alla Signora Grassa- o giurò che schianto questa porta.»

E così senza obbiettare, la signora del quadro, fu costretta a lasciar passare il serpeverde.

«Bisogna sempre usare le maniere forti, altrimenti nemmeno i fantasmi capiscono.»

Appena entrò nella sala comune, vide Hermione che piangeva, e quella scena gli spezzò il cuore.

«Granger...sono ore che ti cerco, perché non...»

E mentre Draco cercava di essere il più discreto possibile, ecco che la grifondoro si alzò e lo strinse in un abbraccio che nemmeno lui si aspettava. Forse una parte di lui avrebbe voluta respingerla, ma sentiva che non era il modo giusto di affrontare la situazione.

«Perdonami, non avrei dovuto...»

«Cos'è successo?»

Poi al serpeverde venne in mente l'unica spiegazione possibile sul perché Hermione fosse in quelle condizioni.

«Weasley!»

«No! Cioè, non è successo niente, sto bene...tu cosa ci fai qua?»

«Sono tre giorni che non ti presenti a lezione e andando avanti così rischi di perderle tutte! Mi spieghi cosa ti sta succedendo?!»

Ma la ragazza non c'è la faceva più, nella sua testa sentiva solo la parola "mezzosangue" pronunciata da Ronald, le immagini che vedeva davanti a lei cominciavano a muoversi così velocemente da farle perdere i sensi.

Per fortuna però, Draco era vicino a lei, e prima che potesse cadere, la prese e la portò in infermeria.

In infermeria...

Appena videro Hermione Granger in braccio a Malfoy, tutti accorsero a vedere cosa stava succedendo.

«Non si preoccupi signor Malfoy, ci pensiamo noi a lei»

Ma Draco non ne voleva sapere di andarsene, voleva rimanere lì e nemmeno lui riusciva a comprenderne il perché. Poi in quel momento arrivò la preside.

«Santo cielo! Malfoy cos'è successo?»

«Non lo so, non si presentava alle lezioni da tre giorni e quando sono andata a cercarla è svenuta»

Forse avrebbe dovuto alla preside che era entrato nella sala comune dei grifondoro e che aveva minacciato la Signor Grassa, ma in quel momento pensava solo alle condizioni di Hermione, e preferì non dire nulla.

«Per fortuna non era sola ma ora torni in classe, ci pensiamo noi»

«No.»

«Signor Malfoy non era una domanda, bensì un ordine»

«E il mio "no" era la negazione al suo ordine. Quindi io resto qui.»

La preside non riusciva a capire tutto questo interesse del serpeverde verso Hermione, ma comprese che era meglio non insistere.

«Il signor Malfoy resta in infermeria ma tenetelo d'occhio, e noi due abbiamo avremo un bel discorso da fare ragazzo.»

Così Draco finalmente rimase solo con Hermione. Passarono diverse ore e nella sua testa c'era una domanda fissa che non lo lasciava in pace: «Se lei non si sveglia, chi mi aiuterà con il mio compito?» e senza neanche accorgersene le prese la mano e quasi come un sussurro disse: «Ti prego svegliati, ho bisogno di te...» sperando nessuno lo avesse sentito.

«Giovanotto le ore delle visite è finito, torni domani, la teniamo noi sotto controllo» Quando Draco arrivò nella sua stanza, trovò una lettera e sapeva già chi fosse stato a mandargliela.

"Ciao Draco, io e tuo padre stiamo facendo Tutto il possibile per rimandare le cose, ma il
Signore Oscuro vuole attaccare il prima possibile. Spero che proceda bene il tuo compito, e sono Sicura che riuscirai a portarlo a termine. Mi manchi Tanto figlio mio, spero di vederti presto.
Tua, mamma"

Di solito alle lettere non rispondeva mai, soprattutto se erano di suo padre, ma quando si trattava di Narcissa, per Draco non esisteva altro. Amava quella donna, perché era l'unica che gli mostrava affetto e che si prendeva cura di lui. Così come a tutte le altre lettere di sua madre, decise di risponderle.

"Il compito sta procedendo bene e presto sarà concluso, vorrei solo che tutto questo finisse e di poter stare insieme come una volta.
Con affetto,
Tuo Draco"

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Volevo precisare che in questa storia Silente è già morto e il suo posto verrà preso dalla McGranitt.
Diciamo che il compito di Draco non sarà più quello di uccidere Silente ma di far entrare i Mangiamorte nella scuola.
Quindi vi chiederei di non essere troppo puntigliosi con la trama della storia, perché essendo una fan fiction (quindi una storia inventata) la trama la invento io.
Poi magari in un capitolo successivo spiegherò anche come è morto Silente.

DALL'ALBA AL CREPUSCOLO~ DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora