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Qualcuno ha qualcosa da nascondere
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I M P E R I U MLa Capitale
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LE DANZE ERANO TERMINATE, così come anche il banchetto.
Adesso ogni sovrano stava avendo il suo momento di privacy con il proprio figlio. Era arrivato il momento della separazione, come da stabilito.
La folla che occupava la sala era ormai sparita. C'erano solo i servitori che stavano ripulendo i tavoli e il pavimento.
I musicisti stavano mettendo gli strumenti nelle casse, pronti per portarli via, mentre il Comandante e il Vice Comandante delle Stelle della Corona avevano lasciato il palazzo poco dopo il ballo di benvenuto, dovendo ritornare ai loro affari.
Louis si trovava in un angolo con la sua famiglia.
Il re Ulysses aveva finalmente smesso di mangiare e stava fingendo di essere interessato al discorso che sua moglie Medea stava facendo a suo figlio.
"Mi raccomando. Mantieni la calma e vedrai che le cose andranno nel verso giusto", disse lei, mettendo una mano sulla sua spalla.
Louis voltò gli occhi al cielo, stringendo le braccia al petto.
"Mi ci vorrebbe solo un incantesimo per tranquillizzarmi", borbottò lui a denti stretti, guardando con attenzione il resto dei principi.
"Sono preoccupato, Madre. Non voglio che vi accada nulla di male." Il suo sguardo ritornò su sua madre e la regina Medea sentì il suo cuore di ghiaccio sciogliersi a quella affermazione.
Il re Ulysses, che non stava prestando attenzione al discorso, si sentì improvvisamente quattro paia di occhi su di lui. Quando alzò lo sguardo suo figlio, sua moglie, sua figlia e la dama di compagnia lo stavano guardando con espressione esitante.
"Oh...sì- sì", borbottò lui accennando ad un sorriso. "Ci sarò io con tua madre, sì..."
Louis sentì la rabbia farsi spazio in lui, così grugnì sommessamente e distolse lo sguardo da lui.
"Per favore, Charlotte. Aiuta mamma a governare", si rivolse a sua sorella, fissandola negli occhi.
Charlotte non ebbe bisogno di farselo spiegare due volte. Annuì con la testa, mettendo su un'espressione decisa.
"Non preoccuparti, Louis. Ce la caveremo."
Louis la guardò per qualche secondo, sentendo il suo stomaco contorcersi.
Sì, lui e Charlotte avevano sempre dato una mano nel governare, ma era la prima volta che se la vedeva da sola. Speravano solo che qualche entità nel cielo le proteggesse e che per il suo ritorno tutto sarebbe stato come lo aveva lasciato.
Sentì qualcosa nei suoi occhi. Li sentì pizzicare e riconobbe la sensazione. Incominciò ad andare nel panico. L'ultima volta che gli era capitato era stato quando il suo regno aveva incominciato ad andare in crisi e suo padre non si decideva a prendere iniziative o altro.
E per lui era stato terribile, perché si era sentito così solo che aveva quasi desiderato di sparire da quella terra. Ma poi si era ricordato di sua madre, di Charlotte, delle sue sorelle e aveva trovato in loro la forza per andare avanti.
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The Heirs of Arcadia
FanfictionCinque regni. Cinque regni che corrispondono a cinque emozioni diverse, ognuna delle quali risiede nelle mani di cinque ragazzi: Harry, Niall, Liam, Louis e Zayn. I regni che costituiscono Arcadia sono sempre stati governati dai loro genitori, ma...