Capitolo 12

59 4 0
                                    

▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬

1 2

Harry lascia tutti a bocca aperta a Tiro Con l'Arco


▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬

I M P E R I U M
La Capitale


NIALL SI SVEGLIO' avvertendo intorno a sé un'energia positiva. 

I raggi del sole non filtravano ancora attraverso i vetri del balcone, il che significava che nessuno della servitù era venuto a svegliarlo. 

Aveva aperto gli occhi prima del previsto, cosa strana dato che in quei giorni non aveva fatto altro che dormire oltre la soglia stabilita, arrivando sempre tardi a colazione. 

Non era da lui, ma si sentiva sempre stanco e non aveva le forze per alzarsi e uscire dal letto.

Quella mattina però era diversa. Nonostante si fosse svegliato prima, si sentiva molto carico e quando spostò lo sguardo alla sua destra, ne comprese il motivo.

La testa di Harry giaceva sul cuscino accanto al suo, mentre i riccioli castani erano sparsi ovunque sul suo viso, accarezzandogli la pelle in modo delicato.

Le folte ciglia erano poggiate sugli zigomi visto che stava ancora dormendo e le labbra rosee erano socchiuse. Un soffio leggero usciva da esse a ritmo scandito e Niall non potette fare a meno di trovare quell'immagine adorabile. 

Ieri Harry gli aveva chiesto se poteva dormire in stanza con lui. La motivazione era stata: "Non voglio sentire la stupida sveglia di Clarissa domani mattina", e lui chi era per dirgli di no?

Non era una cosa nuova per loro due. Harry raramente passava la notte a Gaudium. Riusciva sempre a svignarsela, s'intrufolava nella sua stanza con l'aiuto di Tiresia che lo copriva e infine dormivano insieme. 

Era un'abitudine che si erano portati sin da bambini, perciò quando passavano la notte separati era una croce per loro. 

Era già capitato in passato, quando né lui e né Harry potevano muoversi dal palazzo, ma Niall aveva trovato quei giorni passati ad Imperium ancora più difficili.

Sapeva che la stanza di Harry era accanto alla sua, sapeva che gli bastavano pochi passi e si sarebbe potuto intrufolare da lui, ma non poteva farlo. O meglio, non voleva.

Non voleva che nel palazzo incominciassero a girare voci non vere su loro due. Era già capitato che Liam aveva fatto domande e quindi mancava poco e la notizia sarebbe arrivata alle orecchie del re Caesar che avrebbe di sicuro aggiornato suo padre. 

E come glielo spiegava che Harry si trovava nel suo letto solo perché senza di lui non sarebbe riuscito a dormire? Non gli avrebbe mai creduto. Nessuno in realtà gli avrebbe creduto. 

Nessuno capiva mai l'amicizia che lo legava ad Harry e non riusciva a comprenderne il motivo. 

Sorrise teneramente al suo amico, prima di alzarsi dal letto. 

Si avvicinò all'orologio sulla parete e vide che erano le otto e mezza. Aveva mezz'ora libera prima di svegliare Harry e prepararsi per la colazione. 

Decise così di darsi una ripulita e provare a fare Meditazione. 

Si lavò i denti, il viso. Goccioline d'acqua gli imperlavano il viso, risaltando ancora di più il colore dei suoi occhi. 

The Heirs of ArcadiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora