Chapter 06

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0 6

Il banchetto

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I M P E R I U M
La Capitale

IL BIANCORE SI DISPERSE nell'aria come se fosse nebbia e pian piano tutto ritornò come prima. 

La folla di persone aveva smesso di correre e si guardava intorno con spavento, non capendo cosa fosse appena successo. 

Il petto di Harry si alzava e abbassava rapidamente , mentre la sua mano era ancora avvinghiata a quella di Niall. 

Portò il suo sguardo nel punto in cui le loro mani erano intrecciate e, come se si fosse appena scottato, lasciò andare la presa. 

Si guardò la mano con sguardo confuso e le labbra socchiuse e, quando alzò il capo verso Niall, vide che lui stava facendo lo stesso. 

"Cosa...cosa abbiamo fatto?" Sussurrò Niall con occhi sgranati e i suoi occhi finirono in quelli di Harry.

Entrambi non riuscivano a spiegarsi come il solo contatto delle loro dita avesse scaturito un'esplosione di luce. 

"Io...io non lo so", rispose Harry con il fiatone, facendo ricadere il braccio lungo i fianchi. 

"Non siete stati voi...idioti", si aggiunse un'altra voce proveniente dalla loro destra e i due si voltarono verso la persona che aveva parlato. 

L'espressione confusa si dissolse in un attimo quando furono meravigliati di vedere che non era altro che il principe di Hybris, Louis William. 

Niall si scambiò un'occhiata perplessa con Harry, prima di riportare lo sguardo su di lui il quale sembrava abbastanza seccato da tutta quella situazione. 

Il principe di Equilibrium aprì e chiuse più volte la bocca, non sapendo cosa dire. 

"Noi non...cioè, non- non siamo stati noi?" Chiese con la fronte aggrottata, mentre nella sua testa iniziavano a frullare diverse idee su cosa potesse essere accaduto. 

Louis voltò gli occhi al cielo, una cosa che faceva spesso quando ascoltava assurdità uscire dalla bocca delle persone.

Questi due dovevano essere proprio fuori di testa se pensavano che fossero stati loro.

Ma che vivevano, nel mondo delle favole?

"Ovvio che no", rispose con voce acuta, iniziando a scaldarsi. 

Pensava che ormai i due avessero capito cosa era appena successo, che avessero addizionato le cose e che fossero giunti alla somma finale, ma quando li guardò nuovamente la sua espressione ovvia si trasformò nuovamente in una seccata. 

"Per tutti i monti, ma da dove venite? Aspetta, non me lo dite..." 

Li guardò meglio, vide i colori dei loro abiti, vide i loro genitori che se ne stavano tranquilli nei propri posti.

Poi si guardò indietro, portando il suo sguardo sul principe di Ego, il quale anche lui sembrava non essere stato toccato dall'esplosione di luce che era avvenuta e quindi collegò tutto.

Il suo sguardo s'incupì, mentre riportava la sua attenzione sui due ragazzini che si trovavano dinanzi a lui e che lo guardavano con occhi così luminosi tanto da farlo sentire a disagio. 

The Heirs of ArcadiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora