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Lavoro di squadra
▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬I M P E R I U M
La Capitale
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COME AVEVANO DECISO i ragazzi si divisero in due gruppi per cercare di scoprire il più possibile su quanto stesse accadendo.
In quel momento mentre Harry e Clarissa facevano su e giù per il castello in cerca di Zayn, Liam, Louis e Niall si stavano dirigendo verso le stanze della regina Penelope.
Salirono fino al terzo piano, dove si trovava la camera del re e, una volta arrivati lì, trovarono due guardie ad entrambi i lati delle porte.
I tre si scambiarono un'occhiata preoccupata. Liam decise di andare lui davanti, visto che era sua madre la persona con cui stavano per parlare, ma in ogni caso le guardie, non appena videro anche Niall e Louis al suo seguito, sbarrarono il passaggio.
"Di cosa avete bisogno, vostra altezza?" Chiese l'uomo in divisa, guardando di sbieco i due ragazzi.
"Devo parlare con mia madre", rispose lui con decisione, inarcando un sopracciglio.
Le guardie si fissarono. Ci fu un momento di silenzio, poi riportarono la loro attenzione su Liam.
"Gli altri due devono entrare per forza con voi?" Chiese la stessa guardia e a quel punto Liam sentì qualcosa che non aveva mai provato prima.
S'infastidì all'idea che qualcun altro del suo palazzo potesse disprezzare, o almeno, avere un occhio di riguardo nei confronti degli altri principi. Dopotutto sarebbero stati i loro prossimi sovrani.
"Sì", disse fermamente, alzando di poco il mento. "E' una questione di Stato che interessa a tutti i futuri re di Arcadia."
Liam rimase immobile nel suo posto, aspettando che una delle due guardie facesse un passo indietro. Ed invece non facevano altro che scambiarsi occhiate incerte.
Era sul punto di scoppiare, quando la porta della stanza si aprì, rivelando sua madre.
Aveva un'espressione accigliata che però svanì quando i suoi occhi si posizionarono su di lui.
"Liam," disse con tono sorpreso, "cosa ci fai qui?"
Il suo sguardo si spostò sulle altre due figure alle sue spalle e non provò neanche a nascondere l'espressione contrariata che mise su quando capì chi fossero.
"E loro cosa ci fanno qui?" Chiese in maniera scorbutica, portando l'attenzione su Liam per avere delle risposte.
Le guardie erano sul punto di parlare, ma lui fu più veloce. "Noi abbiamo bisogno di parlarti", disse con voce chiara e tono determinato, facendo attenzione a ricalcare per bene la parola 'Noi'.
"Non li manderò via se è questo che vuoi," continuò subito dopo, facendo stupire sua madre, "dobbiamo veramente parlare con te."
La regina Penelope si strinse la stola intorno alle spalle, mentre guardava interdetta suo figlio. Non lo aveva mai visto così determinato. Era cambiato e non se n'era neanche accorta.
Era stata troppo presa dalle altre faccende da non prestare attenzione ai suoi figli.
In ogni modo, sapeva cosa volessero e non poteva mandarli indietro o altrimenti avrebbero sospettato che ci fosse qualcosa che non andava.
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The Heirs of Arcadia
FanfictionCinque regni. Cinque regni che corrispondono a cinque emozioni diverse, ognuna delle quali risiede nelle mani di cinque ragazzi: Harry, Niall, Liam, Louis e Zayn. I regni che costituiscono Arcadia sono sempre stati governati dai loro genitori, ma...