Risvegli esilaranti e crisi mattutine

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Pov Scorpius

Un mal di testa martellante accolse il mio risveglio. Ancora con gli occhi chiusi mi premetti le dita sulle tempie per alleviare il dolore, ma questo non accennava a diminuire, mentre una sensazione di vuoto mi fece rabbrividire. Grugnii un paio di volte e finalmente riuscii ad alzare le palpebre.
Ero completamente nudo, coperto solo per metà dal lenzuolo, la luce verdastra del lago nero, che entrava dalle grandi finestre ogivali, illuminava il dormitorio, che era ancora tutto silenzioso, si sentiva solo il respiro pesante dei miei compagni a pochi metri di distanza.
Mi alzai a sedere di colpo, guardai sul pavimento scuro, c'erano ancora il suo vestito nero, appallottolato in un angolo, e la sua biancheria sparsa ovunque, mi ci soffermai più del dovuto, avvertendo una fitta al basso ventre.

Mi accorsi però che mancavano all'appello le scarpe, forse dopo aver scoperto con chi era appena andata a letto, presa dal panico, non aveva avuto neanche la decenza di rivestirsi. Esilarante.

Che gran nottata, oserei dire la migliore in assoluto, forse l'alcol l'aveva aiutata ad accendersi, ma non mi sarei mai aspettato delle doti da amante focosa da lei. Era stata così disinibita, sensuale. Aveva agito, al momento, senza pensare alle conseguenze. Praticamente tutto il contrario di come si poneva di solito tra i corridoi di Hogwarts.

Inoltre avevo sempre pensato fosse una verginella frigida, sapevo che aveva un ragazzo ma non pensavo fossero andati così avanti, chissà se era stato il primo o ce ne erano stati altri...
Scossi la testa indispettito.

Comunque un po' mi era dispiaciuto che fosse stato così bello con la Weasley, insomma ci eravamo sempre odiati dal primo anno e l'avevo appena definito il miglior sesso della mia vita. Sconvolgente.
Adesso chissà che cambiamenti avrebbe portato quanto successo tra noi.

Sarà comunque divertente. La mia bocca si allargò in un ghigno.

Pensare a lei in quel modo mi aveva fatto passare il sonno e, bisognoso di una doccia fredda per calmare i bollenti spiriti, decisi di alzarmi.

Appena finito di lavarmi, sentii dalla porta vari brusii, capii che gli altri si stavano svegliando. Mi avvolsi un asciugamano attorno alla vita ed uscii dal bagno, sperando che Albus non facesse domande sulla sera precedente.

"Ehi Malfoy dormito bene?". Albus Potter, con la sua zazzera di capelli arruffati ed ancora non del tutto sveglio, invase il mio campo visivo. "Buongiorno anche a te Al", risposi evasivo.

Il mio migliore amico, senza dire una parola indicò i vestiti per terra, sfoderando un sorrisetto malizioso.

Oh dio, mi sono fatto sua cugina, mi ammazzerà... Non farmi domande, non farmi domande ti prego.

"Allora chi è stata la fortunata ieri sera?" Come non detto, Albus Potter e i fatti suoi.
Alzai gli occhi al cielo.

"Ho bevuto troppo ieri alla festa. Non ricordo praticamente niente. Però ora che ci penso forse era bionda." Dissi con un mezzo sorriso non troppo convincente.

"Andiamo, non mi sembrava avessi bevuto così tanto, non sei credibile amico." Mi disse lui con aria interdetta, aggrottando le sopracciglia e scrutandomi con fare indagatore.

Non mi ha mai fatto tutto questo interrogatorio, proprio ora deve?!

"Ma se ieri a metà serata sei scomparso e non sei più tornato, che ne sai di quanto ho bevuto io." Replicai piccato, lanciandogli addosso un cuscino argentato, che gli finì dritto in faccia.
Lui fece finta di niente e continuò imperterrito: "Eddai Scorp, hai un'aria troppo beata e felice per non ricordartelo." Incrociò le braccia al petto, piantando i suoi occhi verdi dritti nei miei.

Ammettilo che sei attratta da me, Weasley (Scorose)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora