Proposta indecente

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PoV Scorpius

La fine di Ottobre si avvicinava e con essa il ballo di Halloween. La scuola si stava trasformando: la sala grande era addobbata a festa, c'erano zucche intagliate ad ogni angolo, che emanavano un bagliore sinistro e aranciato, il soffitto incantato era scuro e plumbeo, pipistrelli di zucchero volavano da tutte le parti inseguiti dai ragazzini del primo e del secondo anno, i corridoi erano impregnati dagli odori speziati che provenivano dalla cucina, gli elfi domestici dovevano avere un gran bel da fare.

In cortile, mi appoggiai distrattamente ad una colonna e mi accesi una sigaretta, pensieroso. Attorno a me vi erano centinaia di studenti chiassosi.
Osservai di sottecchi un paio di  ragazzi che facevano il filo ad un gruppetto di studentesse di Corvonero, chiedendo la loro mano per il ballo, loro se la ridevano come delle ochette.

Patetico.

Controllai l'orologio, tra cinque minuti mi sarei dovuto incontrare con Rose nell'aula di Trasfigurazione.
Quante cose erano cambiate tra noi, non potei evitare di esultare mentalmente, dopo averla stuzzicata per giorni, senza mai arrivare al sodo, quella notte in infermeria mi aveva finalmente fatto rivivere le sensazioni fantastiche che avevo provato la sera della festa di metà Settembre, ed era stata di nuovo lei a volerlo. Mi congratulai con me stesso, ero fottutamente geniale.

Spensi la sigaretta e mi incamminai per il corridoio, già pregustando il sapore delle sue labbra.

Entrai nell'aula silenziosamente, un fioco bagliore penetrava dalla finestra, ornata dalle pesanti tende di velluto viola, un piccolo fuoco scoppiettava pigro nel camino, lei era già lì, seduta su un banco, di profilo alla porta, intenta ad osservare le braci. Le fiamme si riflettevano sui suoi occhi chiari, sembrava quasi una dea della guerra, concentrata e rilassata, in attesa della prossima battaglia.
Il mio stomaco fece una capriola, ormai quella stretta nelle viscere mi accompagnava quotidianamente, succedeva ogni volta che la guardavo o che mi sussurrava parole sensuali nell'orecchio. Non avevo mai provato niente del genere e sinceramente ero parecchio preoccupato. Mi ripetevo che doveva esserci per forza una qualche ragione, forse legata agli istinti primordiali degli uomini, o magari mi stavo ammalando di qualche strana malattia intestinale.
Scossi la testa energicamente, quello non era proprio il momento adatto per pensare a cose del genere.

Mi avvicinai lentamente a Rose e le cinsi i fianchi con le mani, lei ebbe un piccolo sussulto.

“Ehi Weasley, ben trovata.” Le dissi, mentre avvicinavo le labbra al suo orecchio. Lei si girò e mi sorrise, non con il suo solito sorriso dolce, ma con un sorriso sghembo, malizioso.
La testa mi girò per un momento.

Mi avventai su di lei, quasi famelico, iniziai a baciarla intensamente, le mie mani vagavano sulla sua divisa, sul suo corpo, le alzai la gonna, accarezzandole dolcemente una coscia. Il suo profumo mi pizzicava le narici, inspirai una boccata di quella fragranza, poggiai le mie labbra sul suo collo e le detti dei piccoli baci sensuali. Lei gemette piano contro il mio orecchio.

"Rose..." Le sussurrai, senza staccare le labbra dalla sua pelle.
"Mmmm." Rispose con gli occhi chiusi.
"Devo chiederti una cosa." Le dissi timidamente.

Timidamente? Da quando in qua faccio qualcosa timidamente?

Con un gesto del capo mi invitò a proseguire:
"Mi domandavo se ti andrebbe di... ecco...se ti va... insomma...” Mi staccai da lei, incapace di guardarla sbottai: “Ecco, vuoi venire al ballo con me?" Mi sentii avvampare fino alla punta dei capelli.
Non ci credo, gliel'ho detto!

Aprì gli occhi di scatto, sembrava essere stata appena punta da qualcosa, mi guardò con uno sguardo interrogativo e sorpreso, non sembrava così entusiasta della mia proposta. Mi sentii immediatamente uno stupido.

Ammettilo che sei attratta da me, Weasley (Scorose)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora