Resistere o Ignorare?

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PoV Scorpius

A colazione la Weasley non c'era, tipico. Stava sicuramente rimuginando su quanto successo e ovviamente si stava torturando.

Povero Mike, o Jim o Matt o come cazzo si chiama, se sapesse. Risi sotto i baffi. Quanto vorrei che si lasciassero!

Ovviamente questo pensiero era frutto solo di una mia sadica idea di vedere la pel di carota più infuriata che mai, ed io sarei stato lì, subito a stuzzicarla, puro divertimento, nient'altro.

Mi alzai dal tavolo ormai semivuoto, ed insieme ad Albus, Ian Nott, e Charles Zabini, i miei altri due compagni di stanza del settimo anno, mi diressi verso i sotterranei, a lezione di Pozioni.

Ero sovrappensiero e non mi accorsi di essere già arrivato, entrai in aula, il solito odore acre dei calderoni fumanti mi accolse, lunghi tavoli neri erano disposti ad intervalli regolari per tutta la stanza, mentre alle pareti vi erano file e file di scaffali dal contenuto più disparato: barattoli di vetro con roba viscida all'interno, varie piante essiccate che ricadevano sul bordo delle mensole, polveri e fiale dai colori sgargianti.

Lei era lì, al suo posto preferito in prima fila, si stava mangiucchiando un'unghia, con fare pensoso. Voleva dire che era nervosa.

Davvero? Come faccio a saperlo? Pensai scandalizzato, forse la sbornia del giorno precedente non era ancora passata.

Osservai incantato i suoi capelli color fiamma viva, erano raccolti in una morbida treccia che le cadeva sulla spalla, qualche onda ribelle le finiva sul viso spruzzato di efelidi.
Lentamente girò lo sguardo verso di me, due spicchi di cielo mi fissarono per un momento che parve interminabile, poi lo distolse velocemente, come se si fosse scottata.

Con il mio solito ghigno mi avvicinai a lei lentamente, come una belva che punta la sua preda.

"Weasley ben svegliata, dormito bene?". Le sussurrai malandrino.

Le sue orecchie diventarono subito rosse e si confusero con i capelli, lei però si limitò a girare il volto dall'altra parte senza rivolgermi la parola.

Dai Weasley così mi uccidi.

"Che c'è hai perso la lingua?" Mi avvicinai, fino a sfiorare il suo lobo destro con il labbro inferiore e, con voce suadente, le sussurrai, così che nessuno potesse sentirmi: " O con me vuoi usarla in altro modo...Rose?".

Sentii che un brivido la percorse da capo a piedi, mi guardò di nuovo, stavolta vi era desiderio nei suoi occhi ma fu un lampo, un attimo nel quale mi accorsi che lei ne voleva ancora. Voleva me ancora!

Il suo sguardo però mutò rapidamente, trasformandosi in rabbia.

Oh si Weasley, aggressiva ti voglio, adesso si che si ragiona.

PoV Rose

"Sei solo una lurida serpe Malfoy." ringhiai a denti stretti.

Nel frattempo un piccolo manipolo di studenti ci aveva accerchiato, non avrebbero mai voluto perdersi il solito battibecco alla Weasley-Malfoy.

Sfortunatamente per loro il professor Lumacorno varcò la porta dell'aula proprio in quel momento, con la sua aria allegra e disinvolta e le mani sul grande panciotto del completo ricamato. Tutti gli studenti si andarono a sedere, compreso il Serpeverde che mi sfilò davanti lasciando la sua scia di profumo inconfondibile. Mi percorse il corpo un altro brivido.
Ma che mi stava succedendo?

***

Dopo la lezione ci misi più tempo degli altri a sistemare il mio calderone e gli ingredienti rimasti. Non mi ero ancora ripresa così bene da ieri sera, il mal di testa non accennava a passare, e poi non volevo incontrare di nuovo quel pallone gonfiato.
Chi si credeva di essere? Come si era permesso di dirmi quella cosa, di alludere così spudoratamente al mio stupido errore davanti a una classe intera?
Ero furiosa, più con me stessa che con lui, da quando era successo non facevo che pensarci, mi era bastato che mi sfiorasse l'orecchio con il labbro per farmi avere un brivido involontario, come una scarica elettrica. Stupidi ormoni!

Ammettilo che sei attratta da me, Weasley (Scorose)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora