Epilogo - Benvenuto in Famiglia

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Pov Rose

"Rosie tesoro, è arrivato un gufo da Hogwarts per te." Sussurrò mia madre, sedendosi sul letto dov'ero sdraiata ormai da ore.

Era il 31 Luglio e fuori faceva un caldo infernale, per questo me ne stavo rintanata in camera mia, con il ventilatore magico sparato in faccia e l'ennesimo libro a tenermi compagnia.

Ma appena udii le parole "gufo" ed "Hogwarts" mi tirai a sedere di scatto, facendo scivolare il libro sul pavimento.

"Sono arrivati i risultati?!" Esclamai con voce stridula.

Hermione mi guardò divertita: "Apri la lettera e scopriamolo."

"E se non ho passato neanche un esame?! Non potrò mai più diventare un'auror, non potrò mai più scrivere la biografia della mia fantastica vita, non potrò mai candidarmi come Ministro della Magia!" Boccheggiai, mettendomi le mani nei capelli.

Quanto sei melodrammatica Rose! Mi rimbrottò la coscienza.

Mia madre riempì la stanza con la sua risata cristallina.

"Rose, sei figlia mia e di Ronald Weasley, nipote di Harry Potter, il capo degli Auror. Avresti la strada spianata anche se sopra quello stupido foglio ci fossero tutte D." Si vantò l'ex eroina.

"Ma smettila." Le dissi scandalizzata, senza riuscire a nascondere il debole sorriso che mi salì alle labbra.

Chi era lei e cosa ne era stato della diligente e seria Hermione Granger?

Con mani tremanti spezzai delicatamente il timbro di Hogwarts, in ceralacca rossa, che chiudeva la busta. Feci un respiro profondo ed estrassi la lettera in un colpo solo.

I miei occhi vagarono frenetici sulle parole vergate dall'ormai familiare inchiostro verde.

"Allora?" Domandò impaziente.

"Sono stata bocciata in Divinazione." Constatai corrucciata.

"Ma chi se ne frega di quella materia inutile, non so neanche perché tu l'abbia continuata. Voglio sapere il resto!" Protestò allungando il collo, cercando di sbirciare il foglio tra le mie mani.

Mi strinsi la pergamena al petto, guardai mia madre ed allargai la bocca in un sorriso a trentadue denti: "Ho preso tutti Eccezionale!"

Mi alzai dal letto ed abbracciai un'Hermione raggiante, lei mi strinse forte e senza rendercene conto iniziammo a saltellare per la stanza.

"Sono così orgogliosa di te! Questa sera festeggiamo!" Squittì contenta.

"Mamma, stasera è il compleanno di zio Harry." Le ricordai saggiamente, ributtandomi sul materasso.

"Ancora meglio, ci saranno tutti qui alla Tana, non vedo l'ora di vantarmi con Flebo." Sghignazzò la maga, con uno strano luccichio negli occhi.

"È Fleur, non Flebo. Passi troppo tempo con zia Ginny." La rimproverai.

"Devo dirlo a tuo padre, sarà felicissimo!" Mi ignorò, raggiungendo l'uscita.

La guardai divertita, aveva i ricci tutti aggrovigliati ed in disordine, indossava una canotta enorme di papà e ai piedi delle infradito pelose, se qualcuno l'avesse vista in quel momento, probabilmente nessuno l'avrebbe riconosciuta come la strega più brillante della sua età, come l'amava apostrofare Ron Weasley.

"Ah, Rosie." Mi richiamò mia madre una volta raggiunto l'uscio.

"Stasera verrà qui anche Scorpius." Esclamò con un sorrisetto malandrino.

Ammettilo che sei attratta da me, Weasley (Scorose)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora