Migliori Nemici

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Pov Rose

Era un freddo sabato pomeriggio di Gennaio, sonnecchiavo beatamente sui miei appunti di Trasfigurazione, il calore emanato dal camino non aiutava la mia ormai scarsa concentrazione.

Ero seduta sul divano della sala comune da ore, pile di libri e pergamene erano sparse un po' ovunque.
Per quanto sia brava a scuola, anche io, Rose "secchiona" Weasley, mi trovavo in difficoltà ad affrontare la mole spropositata di compiti assegnati quella settimana.

"I M.A.G.O si avvicinano, le vacanze di Natale sono finite, dovrete impegnarvi come non mai, ne va del vostro futuro e blablabla."

I professori ce lo ripetevano almeno dieci volte al giorno e questo non aiutava a diminuire l'ansia che provavo già da inizio anno.

Afferrai la felpa extralarge ai miei piedi, infilandomela alla bell'e meglio, avevo assolutamente bisogno di una sigaretta, una pausa non aveva mai ucciso nessuno dopotutto.

Una volta entrata nel mio dormitorio, mi diressi verso il comodino, aprii il cassetto e presi il pacchetto colorato.
Mi affacciai con il busto alla finestra, avvicinai la sigaretta alle labbra e feci un lungo tiro.

Rose forse sta diventando un vizio.
Mi rimbeccò la voce diligente della mia coscienza.

Forse aveva ragione, ormai fumavo più di quanto volessi ammettere. Ma mi aiutava a scaricare la tensione e quel periodo ne avevo provata fin troppa.

Ero completamente sola, Alice, Domi ed Albus erano spariti di punto in bianco mentre studiavamo, era passata mezz'ora e di loro nessuna traccia.

O almeno così credevo.

Neanche il tempo di pensarlo e mi ritrovai a testa in giù, levitando a qualche centimetro dal pavimento. Cercai invano di afferrare la bacchetta, lasciata sul davanzale della finestra, ma le mie dannate braccia corte non la sfiorarono nemmeno.

"Dominique, che diavolo stai facendo?!" Sbuffai indispettita, fissando le scarpe da ginnastica di mia cugina. "Se volevi esercitarti nel Levicorpus bastava chiedere, non serviva appendermi come un salame!"

"Mi dispiace Rosie, è per il tuo bene." sghignazzò la rossa.

La guardai interdetta, spalancando leggermente le labbra, pronta ad inveirle contro, lei prontamente agitò la bacchetta pronunciando un silencio verso di me.
Muovevo la bocca freneticamente, ma non un suono usciva dalla mia gola.
Mi aveva zittita con l'incantesimo! Era davvero uno scherzo di pessimo gusto.

La guardai con occhi infuocati, senza sortire alcun effetto.
Come se non bastasse, prese dalla borsa un lungo mantello fittamente ricamato e me lo buttò addosso senza tante cerimonie.

"Ecco, così ora non ti vede nessuno." Pronunciò compiaciuta.

Il mantello dell'invisibilità di zio Harry.
C'era anche Albus dietro tutto questo, che novità! Sbuffai annoiata.

Feci per afferrare la stoffa con la mano, intenzionata a sfilarmela di dosso, ma la voce di Domi mi bloccò.

"Se te lo togli sarò costretta a pietrificarti, quindi, non lo farei se fossi in te." Squittì perfida. "Ora andiamo." Disse, facendomi muovere davanti a lei, trasportandomi come una valigia particolarmente pesante.

Tutta quella situazione era surreale!

Stavo iniziando a sentire il sangue che mi saliva al cervello, quando Domi mi lasciò andare sul pavimento della torre di Astronomia. Mi levai di dosso il mantello infervorita. Le mie labbra si mossero in una muta domanda, alla quale Domi rispose con un gesto secco della bacchetta.

Ammettilo che sei attratta da me, Weasley (Scorose)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora