"E' forse Grifondoro la vostra via,
culla dei coraggiosi di cuore:
audacia, fegato, cavalleria
fan di quel luogo uno splendore."
-Il Cappello Parlante, Harry Potter e la Pietra Filosofale.
Pov Rose
Grifondoro, la casa dei coraggiosi, di quelli che non hanno mai paura, di quelli che affrontano tutte le situazioni senza pensare alle conseguenze. Peggiori nemici dei Serpeverde, viscidi, insensibili, contro tutto e tutti.
La situazione si era ribaltata ed io ero completamente scombussolata.
Un Serpeverde, arrogante e presuntuoso, aveva fatto tornare in me la voglia di lottare, di essere una vera Grifondoro.
Non saprei dire come arrivai all'ufficio della preside, come spiegai l'accaduto, raccontai tutto lentamente, la voce mi si ruppe un paio di volte, ma appena avvertivo le lacrime pungermi gli occhi, sentivo una mano forte e fredda che stringeva la mia, e così mi donava nuova forza.
Quando finii mi sentivo talmente svuotata che mi lasciai cadere sulla sedia a peso morto, ancora con la mano stretta in quella di Scorpius.
La McGranitt era sconvolta, mi guardò con un misto di stupore e compassione, con voce dolce mi rassicurò: "Signorina Weasley, sono davvero scioccata... prenderò subito provvedimenti, niente deve rimanere impunito, non lo dirò a nessuno come da lei richiesto, ma sarò comunque costretta a chiamare le vostre famiglie, torno tra un momento."
Dopodiché, prima di chiudersi la porta alle spalle, fece apparire un vassoio con due tazze da té fumanti ed un piatto di biscotti.
Solo la vista del cibo mi faceva rivoltare lo stomaco, ma presi volentieri una tazza e mi scaldai la mano libera, senza però lasciare quella del Serpeverde."Sei stata brava, quel bastardo avrà quello che si merita." Ringhiò Scorpius a denti stretti.
Non ebbi il tempo di rispondere, poiché le fiamme del camino si fecero improvvisamente verdi.
Un uomo alto e spigoloso si parò davanti a noi scrutandoci con fare indagatore. Aveva corti capelli biondi, da sembrare quasi bianchi, ed indossava un completo elegante di alta sartoria.
Un purosangue con i fiocchi.
"Scorpius, che cosa hai combinato stavolta?" Borbottò Draco Malfoy puntando gli occhi grigi sul diretto interessato, così identici a quelli del figlio. Il suo sguardo si pose per un momento sul labbro gonfio e spaccato del Serpeverde.
La sua bocca si piegò in una smorfia disgustata, ed aggiunse: "Cosa hai fatto alla faccia? Hai di nuovo fatto a botte come i babbani?"Non ricevendo risposta finalmente si accorse della presenza al fianco del figlio, mi squadrò da capo a piedi, soffermandosi sulle nostre mani intrecciate.
"Ecco io..." Iniziò titubante Scorpius, guardandomi con tenerezza, ma non poté finire la frase poiché le fiamme del camino ripresero il colore smeraldino, ed una voce di donna si diffuse nella stanza: "Ronald rilassati, non sarà successo nulla di grave, sii educato per favore."
Hermione Granger fece il suo ingresso nello studio della preside, la sua chioma ribelle era stata domata in un elegante chignon, non era cambiata poi molto, nonostante gli anni trascorsi, solo alcune piccole rughe attorno agli occhi tradivano il trascorrere degli anni.
Ron Weasley la seguì a ruota, anche con lui il tempo era stato clemente, era identico al giovane che salvò il mondo magico, ma tra i suoi capelli rosso fuoco si potevano intravedere alcune ciocche grigie.
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Ammettilo che sei attratta da me, Weasley (Scorose)
FanfictionDopo una festa nella Stanza delle Necessità, tra Rose Weasley e Scorpius Malfoy succede qualcosa che nessuno si aspettava. Nemici fin dal primo anno, tra i due la passione avrà la meglio. Dopo una notte d'amore cosa cambierà nel loro rapporto? Cos...