sei

1K 42 16
                                    

Willow si mette dietro di lui e comincia a ballare, io sono davanti, gli metto le braccia intorno al collo e ballo, o meglio mi struscio su di lui.
E vi assicuro che la sua faccia è uno spettacolo.
La sua espressione è prima stupita, poi, nel momento in cui una mia mano scivola sul suo petto, sorpresa e quando mi giro per  appoggiare la mia schiena sul suo petto e il mio culo sul suo membro,  di gioia.

Vinco io, caro signor Dempsey.

La musica cambia, prendo il mio bel moro per mano e ci andiamo a sedere ad un tavolo che teniamo riservato per noi.
Ci sediamo uno difronte  all'altro, seguiti da Willow, Nolan, Wayne e Penny.

"Birra per tutti ?" Chiede quest'ultima.
Accettiamo volentieri, accaldati come siamo, poi Nolan prende la parola, non prima di essersi presentato a me e a Penny.

" e lui è il mio socio, nonché mio amico, Patrick " il mio capo allunga la mano per stringere quella delle altre ragazze e per ultima la mia.
Restiamo a guardarci, forse qualche minuti di troppo, senza lasciarsi.

"Piacere Patrick, io sono Camille , potrei riavere la mia mano?" Dico divertita.

Sorride e , forse, arrossisce.
Naaaa, non lui.

"Sai Camille, il nostro Patrick è un buon partito e soprattutto scapolo" dice Wayne facendomi l'occhietto.

"Sono felice per lui, sono sicura che le donne si inginocchiano letteralmente ai suoi piedi" guardo Patrick e lo vedo irrigidirsi e rimanerci, forse, male.

Risatine e  versi di scherno da parte dei nostri compagni di bevuta.

"Invece tu Camille? Lasci qualche cuore infranto? " dice il moro. Vuole giocare? Ok.

"Al momento ho cose più importanti a cui dedicarmi." Bevo un sorso della mia birra.

"Cosa? Se posso essere indiscreto" chiede curioso.

"Camille lavora come traduttrice" ci interrompe Penny.

"E dice che il suo capo è decisamente un grandissimo stronzo e puttaniere." Continua Willow.

Vi amo anch'io ragazze.

"Ma che è un gran bel pezzo d'uomo" insiste Penny.

"Come dici in italiano Camille?
"Me lo farei " ? Termina la mia, ormai ex,  amica Willow.

Addio lavoro, finché è durato è stato, più o meno, bello

Tutti ridono, poi proprio Patrick mi chiede " tradurresti per noi che non parliamo l'italiano ?"

"Ma niente di che, soltanto un modo di dire, tra amici" cerco di sdrammatizzare ma mi sto arrampicando sugli specchi.

"Chi ti scoperesti amore? Buonasera ragazzi" mancava solo lui, Thomas che conosce qualche parola di italiano.

"Che tempismo Ty..." mi alzo e gli salto in braccio, allacciando le mie gambe intorno al sui bacino.
Lui mette le mani sotto al mio sedere per sorreggermi e mi strizza le chiappe.
Gli do un bacio sulle labbra e poi mi butta giù.
"Hey piano" dico.
Poi mi giro e lo presento agli altri.

Il resto della serata scorre tranquilla, non sono mancate le battute a doppio senso o le frecciatine rivolte a Patrick ma neanche le occhiatacce che mi ha rivolto il capo mentre sedevo in braccio a Ty.

Dopo un paio d'ore la serata è terminata. La gente è quasi  tutta andata via.
Nathan invita gli ultimi ad andare e anche io mi alzo.
"Ragazzi è stato un piacere. Bimbe ci vediamo, domani le pulizie stanno a me quindi..." saluto.

"Stavamo pensando di invitarvi  a cena  lunedi" dice di getto Patrick e vedo Nolan guardarlo con un un'accenno di sorriso.

Ma questo sta fuori, penso.

"Grazie Patrick ma la mattina lavoro e alle otto devo essere in ufficio.
Sai, ho un capo un po' rompi coglioni." Strizzo l'occhio.
Tanto ormai la figura di merda è stata fatta.

"Non faremo tardi, tutti noi il giorno dopo lavoriamo. Ti stai forse facendo pregare?" Insiste.

Insiste,  in piedi davanti a me, con il mio petto che sfiora il suo e i suoi occhi che guardano, prima  i miei e poi le mie labbra.

"Dovrò chiedere al mio capo un'ora di permesso per entrare un'ora dopo martedì" dico incapace di distogliere lo sguardo.

"Non credo che ti dirà di no" dice piano.

"Ma sicuramente me la farà recuperare in uscita" sussurro.

"No, non credo. Se vuoi ci penso io"  la sua voce nasce roca mi sta facendo eccitare.
Sorride e, dio mi, è bellissimo.

Restiamo così a guardarci finché un colpo di tolse ci fa voltare.

Tutto il gruppo ci guarda.
Chi con le braccia incrociate, chi  sghignazzando.
Non ci eravamo accorti di essere così vicini.

Poi Ty si alza e mi prende per mano.

"Ciao ragazzi,  a domani" e mi trascina via.

"Ora tu, brutta zoccola,  mi dici cos'era quello che ho appena visto" chiede ridendo.

"Hey, non sono brutta" rido con lui.
Poi mi accompagna sotto casa.
"Sei una donna adulta e con la testa sulle spalle ma ho visto come ti guarda.
Non voglio che tu ti faccia male amore."
Mi dice tenendomi per mano, accompagnandomi al portone.

"Tranquillo Ty,  stavamo solo giocando. E poi una sana scopata non ha mai fatto male a nessuno" dico ridendo e infilando la chiave nella toppa.
Poi ci scambiamo un bacio a stampo e mi molla una sculacciata sul sedere prima di andarsene.

Pov Patrick

Salutiamo le ragazze per poi avviarci  al parcheggio, io con una certa fretta
Nolan e Wayne hanno scambiato i numeri con le ragazze con la scusa della cena.
"Vedo che qualcuno è rimasto piacevolmente colpito da quella figa di Camille" dice Nolan.

"O dalla figa di Camille?" Risponde Wayne, ridendo sguaiatamente.
"Stronzi" ma mi unisco alle loro risate.
Ci salutiamo e mi avvio verso casa, facendo però una piccola deviazione.
Mi fermo poco distante al palazzo dove c'è l'appartamento della mia  piccola donna ma quello che vedo mi fa incazzare.

Ha appena baciato quel ragazzo e lui le ha dato uno schiaffo sul culo.
Non capisco perché questa cosa mi dia fastidio, ha detto di non avere nessuno ma a me non sembra.
Sono geloso? No, impossibile.
Allora cos'era quella sensazione di fastidio nel vederli insieme?
Avrei voluto io assaggiare le sue labbra e toccare quel suo culo sodo.
Non si è accorta, che mentre ballava con me,  ho avuto un'erezione spettacolare.
Che effetto mi fai, piccola Camille.












ShallowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora