tredici

1K 33 1
                                    

"Camille,  io sono fottutamente innamorato di te "

Il mio cervello registra questa frase, la mia bocca però,  non riesce a formulare una frase di senso compiuto.

Patrick, completamente nudo, cammina avanti e indietro per la stanza. "Di qualcosa Camille,  qualsiasi cosa" mi dice, allargando le braccia e guardandomi con gli occhi da cucciolo.

Non riescono a trattenermi e inizio a ridere.
Patrick, mi guarda malissimo.
"Vieni qui " gli dico, facendogli segno con il dito indice.
Si butta sul letto, gattonando fino  a me.
Gli prendo il viso con le mani e lo guardo negli occhi "ti amo Patrick,  ma non farmi male " poi lo bacio.
Lui si sdraia su di me e, dopo aver risposto al mio bacio, inizia a baciare il mio collo.

"Tu, non farmi male" sussurrato al mio orecchio,  risveglia mille sensazioni.
I brividi fanno indurire i miei capezzoli che vengono, avidamente,  presi e succhiati da Patrick.
Poi, mentre le sue mani continuano a giocare con loro, il mio uomo, lascia una scia di baci sui miei fianchi, sulla mia pancia, fino ad arrivare in mezzo alle mie gambe.
Le divarica dolcemente e inizia a torturarmi con la lingua.
Le mie mani vanno tra i suoi capelli.

"Ti prego" riesco a dire.

"Ti prego cosa?" Chiede ridendo.

"Ti prego, non fermarti" sussurro,  muovendo il mio bacino verso la sua bocca, prima di lasciarmi andare in un fantastico orgasmo.

               ☆☆☆☆

Stiamo aspettando il signor Volkov nel suo ufficio.
Non abbiamo fatto colazione e ora, sto morendo di fame.
"Era il tuo stomaco quello?" Chiede Patrick.

"Per colpa tua , non ho fatto colazione" rispondo, imbronciandomi.
Ma poi sorrido, ripensando a questa mattina.

"Appena finiamo, ti porto a mangiare. O preferisci fare altro?" Mi guarda con la  faccia innocente.

"Vediamo...potremmo mangiare in camera" rispondo avvicinandomi a lui.

"Dio, si. Mi leggi nel pensiero." Si allunga e mi lascia un bacio a stampo.

La porta si apre, facendoci mettere seduti come due bravi scolari.
Volkov entra, seguito dalla valchiria bionda.

"Dobroye utro, pozhaluysta, syad'te"

"Buongiorno, prego accomodatevi"

La riunione va avanti per un paio d'ore.
E per tutto il tempo,  quella puttana della valchiria, non ha fatto altro che flirtare  con il  mio uomo.
Si, mi piace chiamarlo così.

Siamo giunti ai saluti.
I contratti sono stati firmati e, finalmente,  possiamo andare via.

bylo priyatno rabotat' s vami. Nadeyus' skoro uvidet' tebya

È  stato un piacere lavorare con voi, spero di vedervi presto.

Ci dice Volkov,  stringendoci la mano.

Vedo la valchiria abbracciare Patrick,  che si irrigidisce un po'.

Mi avvicino a loro e prendo Patrick per mano, tirandolo leggermente verso di me.
La valchiria mi fulmina con lo sguardo.
Poi, sfoggiando il mio sorriso migliore, dico a voce alta, per farmi sentire anche da Volkov

"yesli ty prikosnesh'sya k nemu snova, ya slomayu tebe nogi idi na svoye mesto i ostavaysya tam"

Se lo tocchi di nuovo ti spezzo le gambe, vai al tuo posto e restaci.

ShallowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora