La situazione diventò sempre più stressante, non volevo diventare una stupida ragazzina depressa, ma non riuscivo ad ignorare tutto quel dolore che provavo.
Il mio corpo era diventato come un foglio e io ogni giorno lo coloravo di rosso,non sapevo neanche più come nasconderle quelle cicatrici,che merda.
Ma perché? Perché sentivo il bisogno di farlo? Io non volevo,ma dovevo.
Non avevo altro modo di distrarmi e dimostrare quanto io dentro fossi vuota.
Avevo bisogno di essere riempita, d'amore, di felicità, di attenzioni, ma non c'era nessuno.
Fumavo in continuazione, volevo consumarmi, prosciugare qualsiasi cosa, fino a scomparire.
Non volevo il suo aiuto, Ana viveva solo lontanamente dai miei pensieri, non la cercavo perché non la volevo, avevo bisogno di altro e quello che poteva offrirmi lei non rispecchiava quello che volevo io.
Cercavo di distruggermi, ma non con l'aiuto di qualcosa, volevo farlo io, con la mia testa e con le mie mani, forse me ne sarei pentita un giorno, ma in quel momento non desideravo altro.
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Io e ana
General FictionLa mia esperienza e forse quella di tante altre persone. Dolore,rassegnazione,male,ferite e tante cicatrici,come affronterà tutto questo? Lei la mangerà o la lascerà vivere? Supererà la sua morte o vivrà sempre con quel dannato pensiero?