La mattina seguente Dan venne a casa mia.
Quasi moriva dalla curiosità e dall'ansia,voleva sapere a tutti i costi di cosa gli avrei dovuto parlare.
Ammetto che non fu facile,prendere una decisione,e sopratutto dirla.
Così cercai un modo più semplice,lo guardai negli occhi e con un sorriso gli dissi di scegliere la destinazione del nostro primo viaggio.
Lui non capì subito,poi feci un cenno con la testa e li si rese conto di cosa stavo parlando.
Dalla felicità gli scese una lacrima e mi abbracciò,non troppo forte,aveva paura di farmi male,ormai ero diventata quasi invisibile.
Tra me e lui andava avanti già da un po',e anche se determinate cose nessuno le sapeva,ero felice di presentarlo ai miei genitori quella mattina,come il mio fidanzato.
Loro erano felici,così nell'occasione dissi a loro che avevo preso una decisone.
Volevo che lei si allontanasse,volevo vivere ma soprattuto vivermi Dan.
Gli dissi che all'appuntamento ci sarei andata e che in ogni caso,mi sarei fatta aiutare.
Mi abbracciarono e rimasero contenti dalla scelta che avevo fatto.
La settimana dopo,andai da questa nutrizionista e come pensavo la situazione era molto seria,più che altro,grave.
Quasi mi obbligò a farmi ricoverare in uno di quei posti dove ti aiutano a prendere chili e bla bla bla.
Non ci penso nemmeno.
Dissi di fidarsi di me,avrei voluto fare tutto da sola,ce l'avrei fatta.
Ora volevo vincere questa battaglia per ammazzare lei non più me.
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Io e ana
General FictionLa mia esperienza e forse quella di tante altre persone. Dolore,rassegnazione,male,ferite e tante cicatrici,come affronterà tutto questo? Lei la mangerà o la lascerà vivere? Supererà la sua morte o vivrà sempre con quel dannato pensiero?