52. tempo limite..

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Non è il dolore a distruggerti
È sapere che non c'è più speranza
Nonostante ci abbia sperato


"vuoi che ti accompagni?" chiede per ennesima volta mio padre
"no papà vado da sola, poi tu hai un pranzo di lavoro importante"
"annullo tutto per te.. sicura che vuoi andare da sola?"
"si vai, starò bene" dico e finalmente mi lascia uscire di casa
prendo l'auto e guido fino a casa di Jared
Appena entra parto di nuovo verso la clinica
"Pronta per novità?"
"Non credo saranno belle notizie" dico ingranando la quarta e aumentando la velocità
"Devi pensare positivo"
"Fidati è quello che sto cercando di fare" dico e mette la musica
Iniziamo a cantare a squarcia gola make it to me di Sam Smith

You're the one designed for me
A distant stranger that I will complete
I know you're out there we're meant to be
So keep your head up and make it to me
Make it to me

La canzone finisce quando arriviamo alla clinica dermatologica
"Ehi stai tranquilla sono con te.." dice tendonomi la mano
Ci avviamo verso entrata fino ad arrivare davvero allo studio del Dottor Andrix
"Salve Dottor Andrix"
"Ciao Elena, accomodati" dice e mi siedo
"Come ti senti?"
"Non saprei..presumo bene"
"Non hai più giramenti di testa, vertigini o mancanza d'aria?"
"Magari non c'è li avessi.. ci sono giorni in cui non ritrovo neanche la forza per alzarmi per quanto sto male" confesso
"Credo tu abbia già capito che siamo ad un punto di non ritorno.. abbiamo provato di tutto chemio, trattamenti diversi, qualsiasi tipo di medicina, ma non ha funzionato"
"Mi sta dicendo che è finita?"
"Mi dispiace" dice e trattengo le lacrime
"Quanto mi da ancora?"
"La chemio ha prolungato un po' i tempi, non so di preciso.. Forse sei mesi se non qualcosa di più"

Sei mesi.. Non pensavo così poco
Fa così schifo sapere che la tua vita sta per venire a termine, quando hai passato gran parte del tempo a vivere nel passato.. nei ricordi.. senza esserti mai goduto nulla

"Ok.." dico con le lacrime ai occhi e uno dei miei migliori sorrisi finti
"Grazie.." dico alzandomi
"Elena mi dispiace" dice quando sono alla porta
"Lo so" dico uscendo
Jared si alza e mi viene in contro con un sorriso da far invidia
"Ho avuto una splendida notizia" dice venendomi incontro
"Me la dici in macchina? Non mi sento benissimo.." dico e ci dirigiamo verso il parcheggio
Salgo nel posto del guidatore e Jared dal altra parte
Metto in moto e inizio a guidare.. Non ascolto niente di quello che sta dicendo fino a quando non mi pone una domanda
"Come scusa? Ero sovrappensiero" dico
"L'avevo notato, tutto bene?"
"No, ma parliamo di te mi stavi dicendo una cosa no?"
"Eh.. ok" dice e scendiamo dal auto e entriamo in quel enorme edificio abbandonato
Saliamo fino al ultimo piano da cui di può guardare quasi tutta la città
"Vengo qui per pensare o anche solo per vedere il paesaggio" dico e guardiamo la città in silenzio
"Che mi volevi dire?" Chiedo dopo un po'
"Mi hanno detto che c'è l'ho fatta, il numero di metastasi è diminuito, e con un altro mese di chemio tornerò normale.. Non sarò più malato" dice con un sorriso grande come una casa
Nonostante sia felice per lui non riesco a dimostrarlo al cento per cento
"È fantastico Jared"dico
"Non ti libererai più di me El" dice continuando a sorridere e sospiro
"Invece a te com'è andato? Buone notizie?"
"Non oggi.. il cancro è diventato molto aggressivo e dopo tutti i trattamenti e chemio non è  cambiato poi molto.. ho già toccato l'ultima spiaggia non si può fare più nulla per me"dico con il cuore che mi si stringe
"Elena.."
"Pensavo di avere più tempo, ma mi sbagliavo" dico e la voce pare svanire ogni volta che realizzo questa cosa
"Quanto?"
"Più o meno sei mesi" dico e una lacrima mi riga il viso, mi viene incontro e mi abbraccia
"E pensare che quando ci siamo conosciuti sembravi tu quella che c'è l'avrebbe fatta fra noi due.. Mi dispiace Elena" resto abbracciata a lui davanti a tutta la città
"Me ne vado Jared, Me ne vado da questa città" confesso dopo che l'abbraccio si è sciolto
"Potrei pensare che stai scappando ma è quello che farei anch'io.. Me ne andrei per non vederli soffrire" dice
"Dove andrai?"
"Houston... Per quanto odiassi inizialmente quella città, si è rivelata più tranquilla di quanto sperassi..poi c'è mia madre"
"Quando?"
"Domani.."
"Lo dirai a Xavier?"
"..." resto in silenzio
"Quando tieni a una persona fa male lasciarla.. anch'io ero come te mi convincevo che standole lontano saremmo stati bene entrambi"
"E invece?" Chiedo incuriosita
"E invece siamo stati male, ci evitavamo per paura di quello che potevamo provare.. così ha scelto un altro"
"Vuoi fine così.. cedendolo ad un altra?"
"No.." rispondo e dopo un paio di minuti cambiamo argomento

Il ritorno è molto più calmo e la musica suona come sottofondo
Dopo aver lasciato Jared torno a casa

Resto sdraiata sul letto con gli occhi chiusi..
Voglio scappare davvero?
Voglio rinunciare a quello che potrei avere un questo breve tempo, a quello che potrei creare con Xavier?
Provo a chiamarlo un paio di volte, ma non risponde
Scendo di sotto a prendermi una tazza di tè
Guardo fuori dalla finestra..
Non so se andare da lui.. so che si trova a casa, ma ho paura
Ho paura che mi convinca a rimanere..
Ho paura di quello che posso fare..
Ho paura di crollargli di fronte..

Lo vedo uscire di casa con Scarlett che lo segue
Si fermano a pochi passi dalla porta e gli guardo
Lei gli posa le mani sul petto mentre si avvicina e lui la guarda con sorriso stupendo..
Sorrido amaramente di fronte alla scena..
Ma sta volta non sento nulla, come se mi fossi  sempre preparata a vederlo di nuovo con lei.
Appena le loro labbra si uniscono una lacrima scene il mio viso
Vorrei reagire in moltissimi modi..
Ma non ho neanche l'ha forza di alzarmi e andarmene, resto di fronte alla scena che mi sta distrugendo più di tutto
Scarlett si allontana da lui con un sorriso da far invidia
I loro occhi non sembrano staccarsi dal altro
Lei sale in auto mentre Xavier entra in casa
Solo in quel momento il mio corpo sui alza e si dirige di sopra
Mi ranicchio sul letto e chino la testa
Di solito avrei pianto.. Mi sarei distrutta di più del solito, ma oggi no..
Guardo la finestra per poi distogliere lo sguardo
Il telefono inizia a squillare sul letto

Sexystronzo

Non vorrei rispondere..
Non vorrei sentire neanche ha sua voce
Ma so che pentirei..

"Lily!.." dice e quel nomignolo mi a risuonarmi nella testa
"Hey" dico con il groppo in gola
"Vieni alla finestra voglio vederti" mi chiede e mi alzo
Sposto le tende e lo vedo
Mi sorride, sembra al settimo cielo
"Va tutto bene?"
"Si.. benissimo"
"Mi stai mentendo, perché?"
"Sto bene.. sul serio" dico sorridendo
"Fingo di crederci.. sai una cosa?"Dice e scuoto la testa
"Mi sei mancata.." dice e mi sorride
"Davvero..?"
"Si.. Non ho fatto altro che pensarti oggi.." dice al telefono e chiudo gli occhi mandando giù il groppo che ho in gola
"Anch'io non facevo altro che pensarti" ed è vero.. Non si può dire lo stesso di lui
"Lily.." dice e lo blocco prima che possa dire un altra cosa che mi distruggerebbe
"Xavs devo lasciarti, sono un po' stranca"
"Ok.." dice e chiudo la chiamata
Resto ancora un attimo a guardarlo per sistemare di nuovo le tende.
Mi siedo e sento bussare per poi vedere Alex entrare
"Sorellina non sai che giornata ho passato oggi, fin troppo irreale" dice entrando e guardò il suo viso così rilassato e spensierato
"Davvero? Cos'è successo?"
"Non sono sicuro di volertelo raccontare, mi farai la solita ramanzina" dice sedendosi sul letto accanto a me
"Si probabilmente" dico sorridendogli e il suo sguardo cambia, come a volermi esaminare
"Che succede? Papà mi ha detto che sei andata ad una visita questo pomeriggio"dice e annuisco
"Buone notizie?"
No...mi manca così poco Alex e non mi sono goduta abbastanza la tua compagnia, la compagnia di nessuno di voi
Vorrei dire questo, ma gli stringo soltanto la mano
"Solite notizie e terapie... Nulla di grave" dico con il groppo in gola
"Elena.."
"Sai a cosa pensavo, che mi prenderò una pausa"
"Una pausa?"
"Si, sai per liberare la mente e far svanire questo senso di tristezza che mi porto dietro sempre" dico con tono scherzoso
"Tornerò a Houston per qualche mese, sai, l'atmosfera tranquilla che c'era li mi manca un po'"
"La scuola e la terapia?"
"Non importa se salto un paio di mesi davvero, nulla potrà cambiare"
Mi sento così male a mentirgli ancora
"Vengo con te allora, solo noi due" dice e mi sento gli occhi lucidi
"Sto bene Alex"
"Voglio venire lo stesso"
"No, voglio farlo da sola.. non sarà per molto" dico sorridendogli e la lascia mi solca il volto, la sua espressione si fa sempre più preoccupata
"D'accordo, divertiti in quella vecchia casa" dice sorridendomi, ma il suo sguardo sa
"Non è poi così vecchia, a mamma piaceva molto e la trovo bella"
"Avete avuto gusti sempre uguali" dice ridendo
"Si" affermo
"Alex" dico seria e la sua risata si placa
"Dormi con me stasera..  puoi farlo?" Dico con voce colma di singhiozzi e lacrime che prendono il sopravvento
Avevo resistito molto, con Jared, con Xavier.. ma con Alex no.
Mi stringe in un abbraccio e mi abbandono contro di lui
"Va bene sorellina" dice accarezzandomi la schiena
"Resto con te questa notte"

Jared aveva ragione quel giorno, non avrei dovuto desiderare tanto qualcosa che non sono in grado di affrontare... Non avrei dovuto chiamarla a me tante volte.

"Starai bene, devi stare bene non voglio perderti, non voglio perdere nessuno in questa famiglia.. non più" dice e i singhiozzi aumentano alla sua dichiarazione
"Si"
L'unica parola che per quanto gli abbia detto non rispecchia la verità, ma come posso dirglielo dopo questo?

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Capitolo 52

-3 alla fine del libro

innamorata del mio nemico  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora