46."..Hai paura che qualcuno non ti ami.."

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continuo a scavare sperando che 
nel abisso in cui mi trovo prima o
poi veda la luce

non faccio più nulla con voglia.. di tanto in tanto vado a scuola quando non sto terribilmente male, se no studio a casa per poi dare direttamente gli esami 
non esco quasi mai di casa.
non parlo più con nessuno da quando Jane se ne andata per un paio di giorni Pennsylvania da dei parenti.
resto costantemente in camera mia..
sono tornata a quella depressione di una volta, dove mi isolavo per paura di non piacere abbastanza.. e avevo ragione
nonostante siano passati giorni le parole di Jared mi sono rimaste impresse
magari aveva ragione mi ero innamorata di come mi trattava.. di come mi faceva sentire.. di tutte le attenzioni che mi dava senza chiedere nulla in cambio
mi sento a pezzi e ho ceduto di nuovo..
i pensieri sono tornati a tormentarmi e le vecchie abitudini pure.. e la linea che mi ero promessa di non oltrepassare.. l'ho varcata
tornando a un mondo di solitudine e maschere.

resto seduta di fronte alla mia scrivania a guardare questi foglietti bianchi davanti a me 
cercando dal trattenermi a scoppiare
"sono così forte come voglio sembrare?" dico al mio riflesso
Quello occhiaie sotto gli occhi, il colore della mia pelle così cereo.. di contraddistinto ci sono solo i miei occhi verdi privi di vita.
Dei miei adorati capelli rossi non è rimasto più nulla, continuo a tagliarli non sopportando la loro continua crescita e caduta... Fa male vederli scivolarmi fra le mani, ha fatto terribilmente male la prima volta che l'ho visto e non voglio riprovare quel dolore non quando questo era quello che mi legava a mia madre.
Una parrucca per quanto possa essere sostitutiva mi ricorda quello che sto perdendo.
Sospiro per poi alzarmi, indosso una cappello, la giacca, un paio di scarpe ed esco di casa diretta in spiaggia.
fa più freddo del solito nonostante siano ad aprile, il vento che soffia e il tempo si potrebbe dire che si adegua benissimo con il mio umore.
non piove, ma non c'è neanche una traccia di sole, le nuvole oscurano il cielo e il mare un po' agitato.          
mi siedo sulla sabbia e fisso l'orizzonte..
Xavier arriva e si siede poco distante da me, tiene la chitarra in mano.. cavolo da quanto tempo non vedevo più quello strumento credevo l'avesse buttato o venduto, ma no l'ha tenuto ancora
si mette a suonare e resto ad ascoltarlo.. mi rannicchio sapendo che da un momento all' altro mi avrebbe detto qualcosa
"dov'è il tuo principe azzurro? se ne andato?" 
"non devo risponderti" 
"mi sembra un si"
"il tatto dove l'ha lasciato?"
"avanti sappiamo entrambi che non sopporti che ti parlino con tono accondiscendente" dice e mi viene da sorridere per quanto mi conosce
"credevo l'avessi buttato" dico e guarda la chitarra
"non potevo me l'aveva regalato una ragazza speciale"
"davvero?"
"Non sai quanto" dice e il silenzio torna a formarsi, la distanza fra noi è abbastanza e ne sono felice non vorrei averlo vicino.
"Perché esci di casa se stai male?"
"Sono stanca di nascondermi, tanto è tutto così inutile"
"Hai smesso di fuggire?"
"Ho smesso di fuggire" ripeto e sorride divertito
"Avrei voluto sentirlo prima" dice e sembra più un commento per sé stesso
"Sei così fragile Lily.. nonostante tu ti faccia coraggio di vede che ti isoli per paura, paura che qualcuno non ti ami.. ma ignori che sei stupenda nonostante questa armatura con cui vai in giro"
"non ho paura"
"allora perché mostri solo una parte di te alle persone?"
"perché ci ha visto chi sono realmente mi ha umiliato e ferita... tu mi hai ferito" dico guardandolo

Xavier

Lo so.. e ogni giorno non faccio altro che sperare che tu vada oltre i miei continui errori..
"Non sai che farei per rimediare.."
"Non puoi fare più nulla" dice e si alza iniziando a camminare
"Ho paura Lily"
"Smettila di chiamarmi così.." dice e non riesco, smettere di chiamarla così significherebbe rintracciare anche a quelli che siano stati prima di questo, rinunciare a quella bambina sorridente.
"Perché dovrei sei la mia Lily"
"Non sono tua.. e tu non sei il mio Xavs, perché ti ostini così tanto?"
Dice fermandosi
"Perché ti ho persa e tutto fa così schifo nella mia vita se non ci sei tu a complicarmela" dico facendola voltare verso di me
"Che devo fare poterti riavere?"
Muoio dalla voglia di toccarla ma mi trattengo, stare lontano mesi, non parlarle per altrettanto tempo mi agita, Elena ogni volta solca una linea nuova in quello che è il mio cuore.
"Chiudere con Scarlett.."
"basta solo questo?"
"se ci tieni così tanto come mi dici, smetti di farci sesso.. e fai una scelta per una volta"
"io.."
"non riesci... preferisci sempre lei.. quindi smettila di rincorrermi, io ho smesso di scappare da te quindi smettila di rincorrermi Xavier, io la mia scelta l'ho fatta ormai" dice e si incammina verso casa. 
perché finisco sempre col dover scegliere.. proprio ora che andava tutto bene, la guardo andare via e mi risiedo a terra
il mare improvvisamente è diventato più agitato e il vento soffia più forte
il cellulare suona e mi sento obbligato a rispondere anche se non ho voglia
"tesoro dove sei? è da un ora che ti aspetto" dice e si sente la musica in sottofondo con la voce dei ragazzi
"per cosa?"
"non sei divertente"
"dammi una decina di minuti e sono da te" dico realizzando solo ora che è il suo compleanno
"d'accordo a dopo baci" dice e chiudo la chiamata
mi alzo e mi pulisco
ritorno a casa con la chitarra in mano e mi fermo un attimo a guardare la sua finestra
sospiro ed entro in casa, prendo le chiavi delle macchina e esco poco dopo.
arrivo a casa sua e non ci sono poi molte macchine parcheggiate
appena entro si avventa su di me e mi stringe in un abbraccio
"Buon compleanno"
"Grazie tesoro" dice baciandomi a stampo
R

aggiungiamo gli altri e mi siedo
Liam e Kira sono seduti accanto Penelope, Kate e Lucy sono in piedi che parlano
Gray, Austin, Rydian e Ben non fanno altro che guardarle
"Ehi Greenite"  Mi chiama Jim e gli rivolgo uno sguardo
"È vero quello che gira per i corridoi?"
"Sarebbe?" dico sapendo benissimo quello che intendo
"Avanti lo sai" dice incitandomi  a rispondere alla sua domanda
"Che cosa sai Xavs?"dice Scarlett tornando con due drink e sedendosi sulle mie gambe
"Nulla"dico non volendo rovinare la sua atmosfera di festa

Il tempo passa velocemente mentre i ragazzi parlano..
Il sorriso sulle labbra di Arly e così bello..Come se nulla potesse rovinare questa serata.
Usciamo dalla stanza e ci fermiamo in cucina
Mi circonda il collo con braccia mentre si avvicina di più
"Sono felice che sei venuto"
"Ho lavorato il tuo regalo a casa" dico e si avvicina alle mie labbra
"Non mi importa, basta che ci sia tu"dice unendo le mie labbra con le sue e non ho davvero la forza di lasciarla questa sera.
"Non sai quanto mi manchi quando te ne vai" dice e la stringo in un'abbraccio
Di tutte le cose dette nel nostro rapporto questa sembra la più sincera.

Scarlett o Elena... Lily o Arly.... Queste due per quanto abbiamo passato un intera infanzia insieme non si sopportano ancora. E chi deve fare una scelta sono io, sono sempre io.
Per quanto adoro la compagnia di entrambe, una ha messo radici più a fondo nel mio cuore, obbligandomi a ripensare alle mie azioni.
Sceglierne una significa abbandonare altra e per quanto l'idea faccia male, sono pronto a farlo se per lei.

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Capitolo 46

innamorata del mio nemico  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora