«Quindi quel tipo ha cercato di rimorchiarti?»
«Direi più che ha cercato di inquietarmi e ci è pure riuscito!»
Seduti sul divano di casa Park, intenti a riavviare l'ennesima partita ai videogiochi, ho raccontato a Jimin ciò che è successo qualche ora prima, al centro commerciale.
Essendo lui in un'altra zona rispetto alla mia, non si è accorto di niente ma non appena gli ho imitato la voce di quel pazzo, con tanto di sorrisetto malizioso, è scoppiato a ridere, sostenendo che avrebbe voluto essere presente.
Ripensandoci adesso, è stato quasi divertente come incontro ma spero di non rivedere più quello strano ragazzo; l'ultima cosa che mi serve è un maniaco che mi importuna a lavoro, senza peli sulla lingua.
Per il resto, la giornata è andata alla grande. Mark ci ha fatto i complimenti per la nostra bravura nel gestire i bambini e non posso essere più contento.
«Ma da come lo hai descritto sembra parecchio carino»
Faccio una smorfia di dissenso, scuotendo la testa.
Ammetto di averlo pensato anche io, a prima vista, ma la sua spontaneità di certo lo rende meno attraente.«È solo un egocentrico. Quale persona sana di mente inizierebbe una conversazione con "sei sessualmente frustato"? Te lo dico io: nessuna» borbotto, cercando di non arrossire alle mie stesse parole.
«Sarà, ma se davvero si ripresenterà domani, devi assolutamente farmelo vedere. Voglio conoscere lo spasimante del mio Kookie!»
Soffocandomi in un abbraccio, lascio cadere il joystick, ridacchiando.
Solo al suono del campanello ci stacchiamo, guardandoci direttamente negli occhi, con due espressioni diverse: la mia divertita, la sua spaventata a morte.«Mi chiedo chi potrebbe essere~»
Mi alzo dal divano, dirigendomi verso la porta, prima che il biondo mi si lanci letteralmente addosso, aggrappandosi alla mia schiena, stile koala.
«Non provarci! Mi hai già fatto fare una figura di merda prima!»
Circa un'ora fa, Yoongi è venuto da noi, chiedendo una teglia per poter preparare dei biscotti per i suoi fratellini e ammetto che ho colto la palla al balzo per imbarazzare un po' il mio migliore amico.
Intanto che quest'ultimo era intento a cercare l'oggetto, infatti, ero rimasto a chiacchierare con il moro sulla porta, riferendogli che Jimin era così gentile da essere disposto a dargli qualsiasi cosa volesse.
La parola "culo" era sottintesa ma sono abbastanza sicuro che l'abbia capito da solo, dato il sorriso che aveva fatto.
E quell'insensibile nano non mi ha nemmeno ringraziato!«Lo sai che non pesi niente e non mi fermerai con così poco, vero?»
Come se il ragazzo sulla mia schiena non esistesse minimamente, vado ad aprire, ritrovandomi davanti proprio chi ci aspettavamo.
Anche senza voltarmi verso di lui, sono certo che Jimin sia arrossito.
«Grazie per la teglia... State giocando a the floor is lava, o cosa?»
Indica le mani del più piccolo, allacciate intorno al mio collo per non cadere, con un sopracciglio inarcato e un sorriso divertito.
«Sai, Jimin non riusciva a camminar-»
Una gomitata da parte del nano malefico mi fa zittire all'istante, provocandomi un gemito di dolore.
«Per il lavoro! Perché siamo stati inpiedi per tante ore!» aggiunge lui, in panico, minacciandomi telepaticamente di annuire, in accordo.
Ormai lo conosco da così tanti anni da riuscire quasi a percepire i suoi pensieri.
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Santa's Workshop ❆ // Taekook
Fanfiction«Quante volte devo dirti che devi lasciarmi lavorare?» «Pff, guarda che sono qui per babbo Natale!» «Ah sì?» «Certo. Voglio chiedergli se per natale mi fa trovare un commesso antipatico ma tremendamente sexy sotto l'albero... Magari nudo!» «Addio, T...