14th December

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Nonostante le mie rassicurazioni sul fatto che potessi benissimo tornare a casa da solo, Tae non ne ha voluto sapere niente.

«Sarei una persona terribile a far camminare il mio ragazzo senza protezione, di notte!»

E per quanto gli abbia ripetuto che no, non ero il suo ragazzo e nemmeno un bambino, so benissimo che non lo avrebbe fatto desistere comunque.

Così, dopo aver salutato la coppietta degli Yoonmin — appellativo creato da quella testa azzurra —, ci siamo diretti verso casa mia, in uno strano silenzio e un sorriso sulle labbra.

Anche se all'inizio ho pensato che sarebbe stata imbarazante questa uscita, in realtà mi sono divertito tantissimo; Taehyung non ha fatto il maniaco nemmeno una volta e Yoongi si è rivelato più estroverso di quanto pensassi, tanto da legare davvero tanto con il ragazzo al mio fianco.

Proprio per questo, per quanto non voglia e non debba avere ragione di esserlo, sono un po' geloso.

A differenza del mio migliore amico e del menta, che hanno entrambi un carattere così esuberante, come quello di Tae, io sono molto più timido... Non credo passerà molto tempo prima che il suo interesse verso di me svanisca...

«A che pensi?»

Alzo lo sguardo verso di lui, perdendomi per qualche secondo in quelle iridi così profonde, tanto da farmi dimenticare qualsiasi cosa volessi dirgli.

Mi passo la lingua fra le labbra, sentendo la bocca completamente secca e non mi sfugge la sua occhiata proprio in quel punto, portandomi ad avvampare.

"Sto impazzendo dalla voglia di baciarti"

Al ricordo di quelle parole, la poca lucidità che mi era rimasta sembra svanire del tutto e devo distogliere lo sguardo dal suo per far smettere al mio cuore di battere così freneticamente.

«N-niente. Solo che è stata una bella serata»

E ancora con questo balbettio. Penserà di sicuro che sono un idiota, oltre che un timido ragazzino!

«É vero. I tuoi amici sono simpaticissimi!»

Proprio come pensavo.
La parte divertente della serata è stata sicuramente quella in cui ha chiacchierato con Jimin e Yoongi, dato il loro entusiasmo.

Un piccolo sorriso triste si fa spazio sul mio viso, prima che venga spazzato via dalle successive parole dell'azzurro.

«Ma la parte più bella è stata l'aver passato del tempo con te... Vorrei averti in ogni mia giornata»

Rimango senza fiato, ancora una volta, per la sua spontaneità. Come riesce a dire certe cose senza imbarazzarsi? Come fa ad esprimere così bene ciò che prova?

Quando incontro nuovamente i suoi occhi, la sincerità che esprimono mi costringe a fermarmi, certo che le gambe non mi avrebbero retto se avesse continuato in questo modo. Si ferma quindi anche lui, senza distogliere un secondo lo sguardo dal mio, con il suo bellissimo sorriso quadrato.

«Cos'é che ti piace tanto di me?» mi lascio sfuggire, non capacitandomi davvero di tutto questo suo interesse.

All'inizio sembra sorpreso ma, dopo aver fatto qualche passo verso di me, il suo sorriso si addolcisce maggiormente.

«Sinceramente, all'inizio ero stato attratto dal tuo aspetto fisico. É innegabile il fatto che tu sia bellissimo» fa una piccola pausa, giusto per godersi le mie guance arrossate, sapendo di esserne la causa. «Ma andando avanti, conoscendoti pian piano, ogni tuo piccolo dettaglio mi ha catturato. Sei così bello, Jungkook e non solo esteriormente.
Per rispondere alla tua domanda, mi piace il tuo sorriso da coniglietto, capace di farmi sciogliere; mi piace la tua voce così dolce e melodiosa, soprattutto quando pronunci il mio nome; mi piace il modo in cui arrossisci, cercando però di sembrare un duro; mi piace la tua dolcezza nel trattare i bambini e, in particolare, mia sorella; mi piace la maniera in cui mi guardi, con i tuoi occhioni grandi e mi piace, soprattutto, il modo in cui il tuo cuore reagisce alla mia presenza»

Nonostante fosse lui quello ad aver parlato, senza nemmeno prendere un attimo di pausa, mi ritrovavo ad essere io quello senza fiato e con il respiro bloccato in gola.

Questo ragazzo, presentatosi come il tipo egocentrico che pensa di poter far cadere tutti ai suoi piedi, si sta rivelando la persona migliore che abbia mai conosciuto e la cosa mi spaventa.

Mi spaventa perché, così facendo, si sta prendendo di prepotenza il mio cuore, lasciandomi in balia delle sue dolci parole e della sua presenza rassicurante.

Pian piano, questa cotta non sta facendo che aumentare, portandomi verso una strada di non ritorno.

Sento i miei occhi farsi lucidi e non capisco se sia a causa della commozione o della paura di perderlo; mi lascio stringere dalle sue braccia calde, aggrappandomi alla sua giacca, come se fosse l'unica cosa a tenermi ancora con i piedi per terra.

«Tae...»

Il suo nome mi sfugge dalle labbra, mentre tiro su con il naso, come se, pronunciandolo, riuscissi a tenerlo legato a me.
Come se bastasse quello a renderlo mio.

«Sono qui, mio Kookie»

Avendo la testa sul suo petto riesco a percepire il battito del suo cuore e mai avrei immaginato che potesse battere così velocemente per me.

Forse preso dal momento, forse dalla sua voce così dolce, forse dal calore che mi fa provare la sua presenza, forse il turbinio di emozioni che mi stanno sopraffando, mi stacco di poco da lui, posandogli le mani sulle spalle.

Il suo sguardo nel mio è intenso e sono certo che stia provando le mie stesse identiche sensazioni.

«Se continuerai così, davvero non riuscirò a trattenermi» sussurra, ad un centimetro dalle mie labbra, lasciandomi rilasciare un piccolo sospiro.

«Allora non farlo»

Quasi non mi lascia il tempo di finire la frase, come se avessi appena attivato un interruttore che, fino a quel momento, era rimasto su "off".

Le mie guance vengono afferrate dalle sue mani delicate, prima che quel paio di labbra che tanto avevo osservato di sottecchi, si posi sulle mie.

È un contatto dolce, proprio come lo avevo immaginato. Nessuno dei due ha fretta e, seppure il cuore mi stia per uscire dalla gabbia toracica, insieme allo stormo di farfalle che svolazza nel mio stomaco, ci baciamo con lentezza, come a volerci scoprire pian piano.

Le mie dita sono ancora strette attorno alle sue spalle e, direi, per fortuna, dato che le gambe mi stanno cedendo completamente.

Solo per riprendere fiato, ci stacchiamo e, subito dopo, le braccia di Taehyung mi circondano la vita, come se avesse paura che potessi scappare da un momento all'altro. Che ingenuo, a malapena riesco a stare in piedi, figuriamoci se riuscirei a correre via.

Poggiando la fronte sulla sua, gli sorrido rassicurante, specchiandomi nei suoi occhi socchiusi e non ci vuole molto prima che anche lui faccia lo stesso.

«Se sapevo che per poterti baciare sarebbe bastato confessarmi, lo avrei fatto dieci giorni fa!»

Accenno una risatina, felice, godendomi semplicemente il suo meraviglioso profumo, così dolce.

«Non sarebbe mica stato così facile. Te le devi guadagnare le cose, Kim»

Una delle sue mani si stacca dal mio fianco, solo per far spostare le mie verso il suo collo, in modo da farmele allacciare attorno a quest'ultimo, tornando poi sul mio corpo.

«E cosa devo fare per guadagnarmi un altro bacio?»

Di nuovo la sua aria maliziosa.

Il sorrisetto che gli spunta sulle labbra mi fa arrossire ma cerco di non perdere la mia sicurezza, fingendomi pensieroso.

«Se mi prometti che domani mi offrirai una cioccolata, potresti anche farlo»

Sento la stretta sui miei fianchi aumentare e il sorriso mi torna prepotente dopo il suo "contaci", pronto a baciarlo una seconda volta.
E poi una terza e una quarta e così fino alla fine della serata, facendomi tornare a casa con lo stomaco sottosopra e il cuore in subbuglio.






Capitolo soft per voi perché dal prossimo arrivano i guai
Stay tuned c:

Santa's Workshop ❆ // TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora