Santa's Workshop ❆ // Taekook

5th December

«Quindi si è ingelosito?»

«Non ho detto questo. Ho detto solo che sembrava incazzato senza alcun motivo»

«Perchè era geloso»

«Dio, Jimin, piantala!»

Dopo l'episodio avvenuto in caffettiera, ho rimuginato un bel po' sul comportamento di Taehyung e non sono arrivato a niente.

Se anche fosse come dice il biondo, non ha nessun diritto di essere geloso, dato che non stiamo insieme e mai accadrà!

Eppure, ammetto che, nel profondo, mi ha fatto piacere vederlo nel pomeriggio, con la sua bottiglietta d'acqua. Da quando gli ho consentito di portarmene una, è sempre lì ad ogni mio fine turno, per regalarmela con un sorriso enorme.
Ma guarda tu se qualcuno può essere felice per così poco...

Perso in quei pensieri, quasi non mi accorgo di essermi infilato la salopette al contrario. È infatti la risata del biondo a farmi ritornare alla realtà, urlandomi un divertito "anche tu sei cotto, Kook!".

«Ma non dire cavolate! Diciamo solo che lo tollero di più da quando ha imparato a starsene al suo posto»

«E con "suo posto" intendi costantemente infiltrato nella fila per babbo natale, solo per vederti?»

Non so perché ma quell'ultima frase mi fa arrossire, costringendomi a distogliere lo sguardo da lui.

«Vedi? È un bambino. Non capisco perché continui a provarci»

Una volta infilatoci i nostri rispettivi cappelli rossi, usciamo dallo spogliatoio dentro cui eravamo rimasti per fin troppo tempo, trovando già i clienti ad aspettarci.

«Perchè gli piaci sul serio, magari»

Lo guardo male, dandogli una piccola spinta verso la direzione della zona bambini, urlandogli di andare a fare il suo lavoro.

Da quando esce con Yoongi pensa che chiunque possa vivere felice e contento con la propria dolce metà... E per quale assurdo motivo è convinto che la mia sia quel dannato ragazzo!
Che pessimo migliore amico.

Quasi non sospiro di sollievo quando, nella fila che ho davanti, ci sono tutte persone al di sotto dei diciassette anni.
Niente Taehyung og-

«AMOREEE! TI HO FATTO UN REGALINO»

Mi porto le mani davanti al viso, sia per sfuggire all'imbarazzo e sia per trattenere l'ennesimo scatto nevrotico nei confronti del maniaco.
Non posso proprio avere una giornata tranquilla.

Appena si avvicina a me, con quel suo solito sorriso spensierato, gli rivolgo un'occhiataccia.

«Smettila di chiamarmi così, cristo santo! E non urlare. Taehyung, dannazione, io qui ci lavoro, non puoi fare il cazzo che ti pare» piagnucolo, sull'orlo dell'esasperazione.
La mia unica fortuna è che Mark non sia mai presente ogni volta che questo tizio mi ronza attorno... Ma non posso rischiare di essere licenziato per una persona che nemmeno vorrei vedere.

Stavolta le mie parole sembrano davvero colpirlo dato che gli cade il sorriso dalle labbra, sostituito da un'espressione dispiaciuta.

Per quanto sappia di aver fatto la cosa giusta, un po' mi sento in colpa per averlo rimproverato come un bambino ma è esattamente così che si comporta.

«Scusa, hai ragione... È solo che non ho altre occasione per vederti, dato che non vuoi uscire con me»

Sospiro, distogliendo lo sguardo da lui per far passare la prima bambina, che corre subito da Babbo Natale.
So che è parte del suo carattere essere così rumoroso ma non posso andarci di mezzo io.