10th Dicember

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Passare il pomeriggio con i fratelli Kim non è stato così male come pensavo anzi... Ho sorriso più ieri con loro che questi dieci giorni passati a lavoro e io adoro fare l'aiutante di babbo natale!

Sunmi è l'essere più dolce che abbia mai conosciuto e, una volta presa confidenza, non ti lascia più andare. Non so quante volte mi ha chiesto di rimanere un po' di più, ogni volta che le dicevo di dover tornare a casa. Un'ora tira un'altra e, alla fine, ho passato sei ore a casa Kim.

Eppure la questione principale non è quell'adorabile bambina ma suo fratello. Quel maniaco, divertente, tenero, stupido, impiccione, sbadato, sensibile Taehyung.

Dopo ciò che gli ho detto prima di entrare nella sua abitazione, non ha fatto altro che sorridere per tutto il tempo, guardandomi con i suoi occhioni da orsetto di peluche.

E per tutto il tempo, non ho fatto altro che pensare a quanto mi sarebbe piaciuto stringerlo e tenerlo a me.

Pur odiando l'idea di dover ammettere di aver sbagliato, devo dire che mi ero creato solo degli stupidi pregiudizi su di lui; è vero, si presenta come un maniaco psicopatico senza pudore ma il modo in cui mi osserva, in cui mi sfiora, pensando che non me ne accorga, è fin troppo dolce.

«Che ne dici di un'uscita a quattro?»

«Ma io e lui non stiamo nemmeno insieme!»

«Per ora»

Sdraiati sul letto di casa Park, io e il mio migliore amico ci stiamo sfidando ad un'ennesima partita a Mario Kart, pur sapendo benissimo chi sarà il vincitore. Jimin è troppo scarso in questi giochi.

Alla sua affermazione, guido il mio mini Mario contro il suo Yoshi, facendolo cadere nel vuoto.

«MA FAI SCHIFO! PROPRIO ORA CHE TI AVEVO RAGGIUNTO»

Scoppio a ridere per la sua espressione offesa, non difendendomi nemmeno quando mette in pausa il gioco, per colpirmi con il cuscino.

Mi era mancato da morire in questi giorni.

«Dai Chim! Tanto lo sai che avrei vinto comunque!»

«Hai vinto il trofeo per il coglione dell'anno!»

Pian piano, viene contagiato anche lui dalla mia risata e, senza forze, si lascia cadere accanto a me, respirando affannosamente.

Rimaniamo per qualche secondo in silenzio, godendoci la presenza tranquilla dell'altro e la nostra vicinanza, dopo tanti giorni di separazione.

Per quanto la storia di Taehyung mi prenda, il tempo che passo con questa testa rosa è preziosissimo per me e non lo baratterei con niente al mondo. È il mio fratellino stupido.

«Kook?»

«Mh?» mi volto verso di lui, che ancora tiene rivolte le iridi verso il soffitto, ma le labbra piegate all'insù.

«Sono innamorato»

«Di me?»

Al mio tono ironico, sbuffa divertito, incrociando i miei occhi e da lì mi accorgo che è davvero serio.

«Questa cosa mi spaventa...»

Sorrido intenerito, passandogli una mano tra quelle ciocche morbide, come a volergli dare supporto.

«Perchè dovrebbe? Yoongi è cotto di te e si vede»

«Anche Taehyung ti muore dietro, ma hai paura lo stesso»

La mia mano ferma di scatto i suoi movimenti, mentre il suo sguardo è sicuro e fisso nel mio.
Avrei dovuto immaginarlo... Jimin non ha proprio peli sulla lingua quando si tratta di me.

Santa's Workshop ❆ // TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora