Ercole - Parte I

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Ercole – Parte I

Premessa.

"No, ti prego" piagnucolò l'uomo, in ginocchio. "I-io non so davvero niente" balbettò.

"Tu menti" affermò la voce profonda del suo aguzzino. La sua pistola era ben puntata sulla sua fronte e il pollice ben pronto sul grilletto. "Hai lavorato per lui per anni" disse, a denti stretti. "Io voglio un nome!" urlò, colpendolo leggermente con la canna della sua pistola, tanto per scuoterlo.

"Ma io non so niente!" disse, piangendo. "Lo giuro, io ero solo un aiutante!"

"Se non mi dai qualche informazione utile, giuro che ti faccio saltare il cervello!" proferì, a voce alta. "E sai che ne sono capace."

"D-davvero, io..." balbettò. "Non ne so abbastanza. Perché non parli direttamente con lui?"

"Oh, tu, pezzo di idiota" roteò gli occhi al cielo. "Il mio capo e il tuo capo non vanno molto d'accordo. Significherebbe scatenare una guerra. Ora, hai tre secondi per dirmi qualcosa di utile. Poi, premo il grilletto."

"Ma io..."

"Uno" iniziò.

"Non so niente!"

"Due" sorrise leggermente, facendo un po' di pressione al grilletto. "E..."

"Aspetta!" lo fermò all'ultimo, alzando le mani. "So che il mio capo lo chiama Ercole!"

Il suo carnefice allontanò la pistola dalla sua fronte, inclinando il collo. "Vai avanti."

"Non so chi sia" continuò, la voce tremante. "Io non l'ho mai visto, ma è lui l'uomo che state cercando."

"E sai dove lo posso trovare?" chiese. "Vive in questa città?"

"N-non lo so" scosse la testa.

"Sai chi potrebbe saperlo, a parte il tuo capo?" domandò ancora una volta.

"N-no, è una leggenda tra di noi e..."

"Okay, non mi sei stato per niente utile" alzò le spalle, prima di riportare la canna della pistola sulla sua fronte.

"No, aspetta, ti prego! Dovresti parlare con le persone che lo servono da tanti anni!" esclamò. "Il capo della sicurezza! Lui—lui saprà dirti di più. E... le sue dipendenti che lavorano per lui da più di quindici anni e..."

"Continui ad essermi inutile" sorrise, prima di premere finalmente il grilletto.

Il proiettile lo trapassò da parte a parte, facendolo morire all'istante, ancora con gli occhi aperti. Forse, non si era nemmeno reso conto che gli aveva appena sparato. Meglio così, meno piagnucolii.

What if we rewrite the stars?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora