CAPITOLO 13

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16 GIUGNO 2021 ORE 06:00
LUDOVICA'S POV
Stamane mi sveglio presto, Cesare è già a lavoro infatti andrò a prendere mia mamma alla stazione da sola.
Mi catapulto dal letto e mi vesto. Senza neanche aver mangiato esco di casa e mi dirigo alla solita fermata dell'autobus.
Dopo neanche cinque minuti arriva e salgo sù, indosso le mie cuffiette ed ascolto la musica. Solita routine di questi due giorni, sono stata malissimo, chiusa in camera senza nessuno che mi visitava, tranne Cesare. Hanno provato a parlarmi, ma io mi ostentavo, avevo ansia e timore. Ero in uno stato confusionale, ho pianto, ho versato lacrime all'infinito, ormai ho perso il conto di quante volte ho pianto in due giorni.
Mi perdo tra i mille pensieri e tra le parole della canzone. È "Primavera 80", dei Rovere, una canzone che trasmette tanto e che apprezzo molto...

"Bicchieri, piatti e sogni
Si infrangono, senza un po' di cura
Come tutte le promesse che mi hai sempre fatto
Mi mandano in mille pezzi
In mille pezzi"

Il campanellino della prenotazione mi fa ritornare alla realtà e mi accorgo di essere arrivata in stazione. Mi catapulto fuori per non perdere la fermata e mi dirigo verso i binari, chiamando mia mamma.

G: Dudo, dove sei?
L: Sto arrivando ai binari, tu?
G: Sono appena scesa, ti arrivo incontro, va bene?
L: Si sì!

Chiudo freneticamente la telefonata e dopo poco vedo mia mamma e mi affretto a raggiungerla. Ci incontriamo, mi avvolge tra le sue braccia e mi mormora un "mi sei mancata", annuisco appena, stringendola ancora più forte a me. Ci stacchiamo e cominciamo a chiacchierare.

G: Come stai?
L: In questi due giorni malissimo, sono stata in casa, non sono uscita. A stento ho visto Cesare. Hanno provato a parlarmi. Tutti. Ma io mi ostentavo.
G: Bene, ora non ci pensare più Ludo, hai un matrimonio da affrontare. Vuoi farlo veramente?
L: Sì, amo Cesare e non potrei mai deluderlo!
G: E allora forza, dai che oggi dobbiamo comprare gli abiti!
L: E va bene... *rido*

In questo frattempo siamo andate in studio, dove ci aspettano gli altri, tranne Cesare che è a lavoro, ovviamente.

L: Buongiorno!
G: Buongiorno cari!
DAR: Buongiorno Gaia, tutto bene il viaggio?
G: Certo, e a voi? Tutto bene?
DAR: Si sì, ehi Lulli! *dice abbracciandomi*
L: Dado! *dico ricambiando l'abbraccio*
DAR: Come ti senti?
L: Con il ritorno in studio e di mia mamma, meglio!
DAR: Sono contento anch'io se tu sei felice!

Accentuo un sorriso a Dario e vado a salutare gli altri, anche loro contenti di vedere me e mia mamma. Ci sono anche Beatrice, Daniela e Camilla. Ormai Camilla ha vita propria qui a Bologna! *rido*

L: Ma buongiorno donzelle!
DAN: Ludo, sei tornata finalmente!
L: Sì, con tutte le energie necessarie per andare a comprare gli abiti!
B: Uoooo!
CAM: We sorè!
L: We nana!

Ridiamo e scherziamo tutte insieme, raccontandoci degli ultimi avvenimenti fin quando Nelson non ci interrompe, dobbiamo registrare.

NE: Donne, lasciate la Ludo, SI REGISTRAAA!
B: Nelsino, più calmino la prossima volta eh!

Ridiamo nuovamente, come se non bastasse, e cominciamo a registrare. Cesare, nel frattempo, è tornato in tempo per iniziare.

CE: Ehi amore! *dice scoccandomi un bacio sulla guancia*
L: Cesu! *dico sorridendo*

Iniziamo a registrare e perdiamo un'oretta. Era un semplice salotto, dove parlavamo dei compleanni.

Pranziamo con qualcosa di veloce e rimaniamo ancora un po' in studio per sistemare le luci, le videocamere e i computer.
Finito tutto, decidiamo di avviarci per l'atelier di abiti da sposa.

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