Il primo fottutissimo dell'anno

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Le prime sette ore di questo nuovo fottutissimo anno e già sento di aver scordato qualcosa.

È una sensazione strana.

Né buona, né cattiva.

Come le prime luci di questo primo fottutissimo giorno...
Lievi, fra le tapparelle.
E calde fra i cinguettii dei primi mattinieri.

Non ho sonno, anzi, tutt'altro.
Ma non voglio nemmeno alzarmi, quasi restare sotto al piumone allunghi questo tempo che mi scivola via dalle dita.

Che farò dopo?

Che obbiettivo ora?

Uno scopo, un'idea?

Qualsiasi cosa, giuro, mi andrà bene...

Voglio solo render queste nuove giornate meno inutili del solito.
Voglio svegliarmi al mattino e sorridere, senza una ragione apparente e avere una carica in più.

Voglio ridere e sapere che quel verso non è solo, ma accorato ad altri.

Voglio...

Qualcosa di irraggiungibile, lo è e lo sarà sempre.

"Ma va bene così".

Di tanto in tanto ti guardavo, stasera...o mattina, avevi una sguardo stanco e una voce più acuta del solito.

Evitavi il mio volto come la peste e te la sei data a gambe appena hai potuto...

Ed io che ho sognato di volare, noi e un dentaplano, noi e il mondo così lontano da sembrare un miraggio.

Infondo, attendo ancora un abbraccio.

Infondo, spero nel ritorno di quel groviglio di fili per potertelo ridare.
Sapere un pezzetto di me ancora con te.
Anche quando sei lontano.

Vorrei sapere cosa fare, ora, per sempre.

Vorrei che qualcuno mi venisse incontro dicendo «Scegli questa opzione, andrai al sicuro!».

Ma non esiste un cosa così...

Qualcuna la inventerà nel nuovo fottuto decennio!?

Mi sento stupida, come sempre.

Io, il vestito di tulle blu a fiocchi e l'accento spagliato fra Russo e Tedesco.

Mi sento spezzata, come mi avessero rotta e ricomposta in modo sbagliato.

E più bramo quell'abbraccio, più mi fa male la gola...

Ecco, volevo parlare d'idee e mi finisce a parlare d'amore.

"Amore", ho detto.
So solo come si scrive e pronuncia.

Forse, la mia è solo brama.

Forse è realtà.

Forse ancora fame di labbra, di dita e di un aggettivo.

Il bisogno recondito di non essere solo un ninnolo, ma merce scelta ed ambita.
Il bisogno di esser vista con lenti, occhi, cuore diversi...

Vorrei averti mandato in confusione.
Magari questo fottutissimo anni sarà quello della ribalta.

Dove oltre a far da spalla, mi ci appoggerò sopra.

Dove invece che usare magre parole, ci sarà anche dello zucchero.

Dove la ragione dietro al tutto, inizia dalle tue battute e finisce al mondo fra petto e braccia.

Ho ancora la chiave appesa al collo, dici che apre il tuo o il mio di mondo?

È appena iniziato questo fottutissimo anno, non so cosa aspettarmi, ma va bene così.

Ormai, ho iniziato a correre con la mente.

A cercare con lo sguardo.

Ad assaporare concetti.

A sognarti ad occhi aperti.

"𝚂𝚎 𝚜𝚘𝚐𝚗𝚊𝚜𝚜𝚒 𝚊𝚍 𝚘𝚌𝚌𝚑𝚒 𝚊𝚙𝚎𝚛𝚝𝚒..."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora