Supponiamo che...

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E siamo noi.

Io e te.

Vedi, nulla di strano.

Nulla di insolito o pericoloso, giusto?

Solo io e te.

D'accordo

Io e te.

E adesso?

Che si fa...?

Ora, be', supponiamo...

Supponiamo cosa?

Oh, ma è semplice.

Sai, come quando chiudi gli occhi d'istinto contro la polvere.

Semplice come addormentarsi.

Addormentarsi non è semplice...

Lo so, difatti non è poi così semplice.

Quindi, supponiamo...

Si, cosa?

Ci sto arrivando, impaziente!

Ansiogena!

Okay, Okay.

Supponiamo che sia una giornata come le altre, anche se non è così.

Mh mmh.

Tutto scorre come deve scorre, ognuno al suo posto, ognuno col suo passo.

Siamo lì?

Si, sempre lì.

Dove altro potremmo vederci sennò?

Non lo so.

Magari su un asteroide?

O ancora ai confini tra cielo e terra...

Suona divertente.

Suona impossibilmente ingiusto.

Già, be', difatti stavo supponendo altro...

Ah, si.

Bene.

Supponiamo, quindi, che come sempre tu stai poggiato alla specchio-parete.

Mh mmh.

E, come sempre, io sul gradino di marmo.

E le ragazze ballano come aria, acqua, terra e fuoco.

Quindi, noi stiamo aspettando.

Già.

E siamo...soli?

Fra le solite ciarle, diciamo di sì.

E quindi, dove sta l'anomalia?

Sta lì, nel momento esatto in cui suppongo di alzarmi e sedermi con te accanto alla specchio-parete.

"𝚂𝚎 𝚜𝚘𝚐𝚗𝚊𝚜𝚜𝚒 𝚊𝚍 𝚘𝚌𝚌𝚑𝚒 𝚊𝚙𝚎𝚛𝚝𝚒..."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora