11:Ricordi nitidi in superficie

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"TU! Dove cazzo credi di andare fottuta sgualdrina!" Un dito mi punta sul naso e non posso fare a meno di ridere pensando a quanto male possa fare un pompino fatto dalle sue unghie spaccate. Cristo Iddio, una balenottera spastica le lima meglio! Sono un incrocio tra la punta dell'abete che c'era nel giardino delle elemantari che, fra parentesi, era stato colpito da un fulmine e usato come nido da una cicogna, e le punte dei capelli di Anna al ritorno dal mare. E credetemi, faceva paura a Linda Blair.

"Non pensi di doverci delle spiegazioni?" Alzano un sopracciglio contemporaneamente e sono assolutamente uno più brutto dell'altro. 

Quella bambina deve sempre seguirli come un cagnolino? E poi chi cazzo è? Mai vista prima e adesso sta appiccicata a sti due come una merda in culo... Gente.

"Dov'è?" Chiedo con calma.

"Dov'è chi??!!?"

"La baby sitter, coglioni..."

Quella merda di bambino ricciolino emette un verso strozzato e disgustato.

"Adesso dimmi, come cazzo ti permetti?" Sbraita. "Non sei nessuno qui, hai capito? Nessuno." Mi punta un dito talmente in dentro tra le costole che non so resistere dallo spostarmi indietro perchè non mi perfori il cuore.

Ed eccolo.

Mi sorprende per la prima volta.

Lo vedo, vedo il suo cervello, il suo pensiero. 

A cosa pensa? Fammi questa domanda, avanti. Cazzo sì, sì ti posso rispondere. Perchè lo vedo, eccome se lo vedo. Vedo le immagini di sesso ripetersi all'infinito nella sua mente.

Le vedo così nitide, chiare e cristalline. 

E non è il solito sesso. No.

Harry ha un segreto più grande della morte.

O, più che altro, per lui è più grande della morte.

E la vedo. Vedo la mano immaginaria che insabbia le immagini ma non ce la fa.

Perchè. Perchè sì.

Perchè quel ragazzo tatuato che si sta scopando nel cervello continua a trascinare il culo in superficie. E non è solo immaginazione. 

Sono ricordi.

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