15:Imprevisti

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Allora, prima di tutto, voglio dire un enorme GRAZIE a tutti i lettori che mi seguono perchè davvero è una cosa fantastica per me!!

E, secondo, volevo consigliarvi una storia che a me piace moltissimo. E' solo all'inizio, ma ve la consiglio vivamente! Si chiama Demons ed è scritta da _LarryIsReal1D_ quindi, come potete immaginare e comunque vi anticipo, è una storia Larry. (Io son una directioner Elounor-Zarry, quindi fate voi :DD) 

Vi lascio al capitolo, spero che vi piaccia. Un baccio, Sara***

***

Harry mi chiama tanto spesso quanto sono le sue mini-gite con Luke in giro per gli hotel della città. Quindi dovrei dire, Harry mi chiama ogni giorno, oramai.

Emy avrebbe dovuto averlo già scoperto da un pezzo, ma è talmente stupida!! Diavolo, pure Vet sembra averlo capito (e se l'ha capito lei può capirlo un cane).

Che cosa pensi quando il tuo ragazzo ha modi da gay, torna a casa ogni sera un po' più tardi e puzza di sesso e profumo da uomo, non ti bacia mai e sembra schifato le poche volte che si obbliga a farlo, fa cose che solo i gay fanno? Pensi che è gay. Ma no, perchè la piccola Emy Hanchasd è troppo bigotta e offuscata per riuscire a capire. 

E, tanto per dire, ora sono insieme. Tutti e tre, intendo. E' una situazione orribilmente imbarazzante, ma è troppo divertente per non spiarli dalla visione in HD (ironicamente) che mi permette di avere il piccolo schermo in bianco e nero che ho trovato dietro ad una cassa e che è collegato alle telecamere di sicurezza in tutto il supermercato. Emy e Harry spingono il carrello insieme, davanti alle infinite varietà di scatolette di tonno sottovuoto mentre io me ne sto schiacciata contro la parete dei giornalini per ragazzine facendo fita di sfogliarne uno su Justin Bieber quando passa qualcuno. Luke ha solo un carrellino rosso di plastica che si tira dietro con leggerezza. Sta camminando lentamente, perpendicolarmente alle corsie e guarda in ognuna per riuscire a trovare la pasta, credo. Tra poco arriverà alla corsia dei due falsi piccioncini. Eccolo, c'è quasi, solo qualche passo...

Fatta.

Ommioddio! E' una scena favolosa: Harry è preso totalmente alla sprovvista e fa cadere la bottiglia di passata di pomodoro che ha in mano facendola cadere e permettendole di rompersi in mille pezzi. La salsa schizza dappertutto, impregnando così le Nike della ragazzina posizionata tra lui e il carrello. Alza le mani per proteggersi la faccia dagli schizzi che naturalmente non arriveranno mai a quell'altezza e urla, tanto per fare un po' di scena. Il fracasso si sente fino al punto dove sono io. Harry sta con gli occhi puntati sul giovane. 

Luke se ne resta immobile. 
Ha una canotta nera, il giromanica ampio che cade mollemente sui fianchi inesistenti, i pettorali scolpiti che si intravedono -per modo di dire- dalla scollatura e i jeans neri e aderenti lasciano in mostra le caviglie e permettono alla gente che lo guarda di far vedere quanto scheletrico è relamente. Sembra ancora più alto di Harry e Emy, forse un metro e novantacinque, su per lì. Il viso è scavato, l'espressione seria. E davvero un bel ragazzo. 

E' sexy, mette il broncio. Ha un modo di guardarti che mette in tensione i nervi, con quegli occhi grigi. Mi ha guardata, prima mentre entravo. E' stato agghiacciante. Era come se volesse uccidermi. Forse avrebbe voluto. Ma ho sentito una sensazione davvero strana quando l'ha fatto. Dovrei chiedere meglio a Zayn...

Ma tornando alla scena da pop-corn: Lukey se ne sta ancora in piedi a fissare gli occhi in quelli del compagno, mentre Emy, forse, si sta accorgendo del motivo per cui il 'suo ragazzo' ha fatto così tanto casino. Ma no, perchè è troppo impegnata a tentare di riscuoterlo dai suoi pensieri e fare l'isterica per seguire il suo sguardo chiaramente puntato sul biondo in fondo al corridoio.

E poi, qualche secondo dopo, non c'è più nulla. E' come se si fossero guardati abbastanza, e non fosse più necessario farlo. Luke lascia a terra il carrello e afferra un paio di pacchetti prima di dirigersi verso il reparto bibite, mentre Harry dice alla ragazza che ha avuto un crampo seguito da una piccola crisi dovuta allo stress, giustificandosi con la scusa che non è la prima volta che accade.

"Allora dobbiamo andare dal medico di base, devi farti dare qualcosa, tesoro!"

"Uhm, sì già... Sarà meglio così." Borbotta prima di chiamare un'addetta a pulire il suo casino e andare alla cassa. 

Sono un po' sconvolta, ma mi dirà tutto tra qualche ora, quando avrà finito la sua nottata con Luke e sarà abbastanza rilassato per chiamarmi. Perchè in realtà non gli serve nessun farmaco, nessun controllo o medico di base, nessuna ragazza pia a casa ad aspettarlo ogni sera. Ha solo bisogno di Luke e, naturalmente, di me per dirmi le cose che a lui non dirà mai.

[...]

"Bel cappello"

"Grazie. Il tuo fa schifo."

"Carino da parte tua."

"Non c'è di che. Davvero, dove lo hai preso?!?"

"Non lo so, non ricordo. Era buttato l'ha dentro." Indica l'armadio nero infondo alla stanza, che copre l'intera parete di fronte al letto matrimoniale. 

Non mi ci sono ancora abituata: tutto questo nero, le finestre sempre chiuse, solo la piccola lucetta fredda sul comodino. I muri sono neri, il soffitto è nero, le coperte sono nere, l'armadio, i vestiti, lui.

"Oh. E di chi sono tutti quei vestiti?"

Scrolla le spalle senza emozione sul volto, sempre la stesa solfa.

"Sai," Inizio cambiando discorso "oggi ho visto Harry e la sua ragazza al supermercato." Lui mi guarda come per chiedermi cosa centra lui. "Bhè, c'era pure Luke. E hanno praticamente fatto un casino assurdo perchè Harry si è preso un colpo quando lo ha visto..." Ancora quello sguardo. "E poi, cioè... Prima che accadesse tutto ciò, avevo incontrato Luke all'entrata. E mi ha guardata... Ho sentito una cosa strana dentro, non lo so, centra con qualcosa del tuo strano mondo dell'esilio Dantesco o cose del genere?"

"Esilio Dantesco? Di che diavolo parli?" Alza la sopracciglia esageratamente e si gira per guardarmi, mentre si china a raccogliere dei vestiti dal pavimento.

"Dante andò in esilio, idiota. Era solo per dire qualcosa di poetico che ti dimostrasse che studio oltre a truccarmi e fare cavolate!"

"Sono ancora convinto del contrario..." Scute la testa e non mi preoccupo di trattenere una ristina.

"Oh, dai. Torniamo al nostro discorso. Centra qualcosa il fatto che io e te. Bhè, sai no?"

"Uhm... Potrebbe, non ne ho idea. Chi questo Liam di cui mi parli?"

"LUKE! Cretino. E' il ragazzo di Harry, dai, vuoi dirmi che non lo sai?!?"

"Certo che lo so. Cretina." Mi fa il verso e, per una frazione di secondo, riesco a vedere in lui qualcosa che va oltre la corazza forte e impassibile del ragazzino morto che ha addosso, riesco a percepire il lui vero, quello che sta al di sotto. Se c'è davvero qualcosa. Ahh, la complicazione di questa vita!

"Comunque potrebbe, forse. Ma non mi ricordo bene la sua faccia... Com'è fisicamente?"

"Uhm... Vediamo, ha i capelli biondi corti corti, gli occhi grigiazzurri, magrissimo, altissimo, carino sì, un bel ragazzo. Gay naturalmente."

Mano a mano che parlo vedo i muscoli di Zayn tendersi al di sotto dell'apparente corpo immobile. Vedo i suoi muscoli tendersi. La mascella si serra e lo sguardo diventa cupo. 

"Phoebe. Ho bisogno che tu te ne vada. Adesso." 

Cosa vuol dire tutto ciò?

Room 666Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora