Perdonate la terribile assenza! Ho avuto tanto da fare...
Volevo consigliarvi due storie da leggere che ho iniziato e le scrittrici mi hanno chiesto di pubblicizzare
"unexpected" di HEMMINGS96s
"Abnormal drug" di Smile_or_Die
Buona lettura!
S. xx•••
"Mia carissima amica! Quale piacere ricevervi nella mia casa! Accomodatevi, prego. Mia madre sarà felicissima di rivedervi qui!"
"Oh, Elizabeth, non hai idea di quanto tempo ho dovuto attendere prima che William mi desse il permesso di venire a Longbourn. È diventato così strano da qualche tempo..."
"Cara, accomodati pure così ne parliamo con calma."
"Eliza tesoro, ho sentito una voce, non è per caso la signora Collins venuta qui per degnarci di una visita?
Santo cielo! Charlotte! Come siete pallida. Accomodatevi, dirò a Mary di farvi una tazza di thè immediatamente.""Madre, vorrei parlare un po' con Charlotte in privato nella biblioteca. Sapete se papà è di sopra? Non vorrei disturbarlo..."
"Bennet è uscito qualche minuto fa, andava dal capitano Wickham ."
"Oh! Non mi ha detto nulla... Io speravo che-"
"Stoooooop! Santo dio, non puoi essere un pelino più espressiva quando fai quel verso? Diavolo, sembra che stai sbadigliando! Wickham ti piace, fa finta che la tua migliore amica è andata da Mark e non te l'ha detto. Prova?" Urla la ragazza seduta in platea alzandosi in piedi.
La giovane sul palco prova. "Cazzo! Brutta stronza, appena la vedo gliene dico quattro!" Sbraita.
"Sei nell'Ottocento, cretina." Si passa una mano sui capelli e scuote la testa sospirando.
"Ma vaffanculo! Cercatene un'altra di attrice disposta a fare questa parte di merda per questo spettacolo di merda! Vattene sonoramente a farti fottere, Jo!" Strilla in risposta l'attrice che interpreta Elizabeth nella rivisitazione di Oroglio e Pregiudizio. "Eddai, lo sanno tutti che lo spettacolo fa cagare il cazzo e che il problema sei solo tu! Non c'è posto per te, qui.."
Sono seduta nel fondo della piccola platea del teatro dell'Uni. La rappresentazione non è iniziata da molto e non è comunque bella. Sembra diretta da un Homo erectus... Non c'è vita nelle frasi e non perchè l'attrice non sia brava quanto perchè sembra che siano solo parole buttate là a caso, fatte apposta da sembrar dette da donne del secondo Ottocento, ma senza vita.
Detto questo mi incammino verso i camerini e sguscio tentando di non farmi notare dietro le quinte dove è sparita la ragazza che ha interpretato Elizabeth Bennet in quest'opera vuota.
La ragazza non è difficile da trovare, e mi ci vogliono solo un paio di minuti per trovare qualcuno a cui elencare la mia scusa -"Hai visto passare una ragazza con i capelli neri e gli occhi tondi?" "Alexis?" "Uhm... Sì, Alexis. Sono sua amica, puoi indicarmi il camerino?"-
Naturalmente è la seconda porta a destra, come sempre. Se ci si pensa è così.. Dov'è questo? Dov'è quello?
Seconda porta a destra.In ogni caso busso alla seconda porta a destra e appiccico l'orecchio al legno bianco per riuscire a sentire la risposta.
"Un attimo... Chi è?"
"Sono.. uhm, sono Pheebs." Dico la prima cosa che mi veniva in mente, cioè il mio nome.
"Ma... aspetta." Sento la sua esitazione e poi la porta scatta e si apre di quel tanto giusto per far uscire la testa della ragazza.
Ha i capelli neri bagnati e il viso struccato. Non è particolarmente bella o particolarmente affascinante, ma ha dei begli occhi azzurri che prima non avevo notato."Chi sei tu? Beeby?" Alza un sopracciglio.
"Sono PHEEBS." Scandisco il mio nome in modo che lo capisca bene.
"Pheebs dici, ragazza? Santo cielo ma quale genitore scriteriato dà un nome del genere a sua figlia?" Scuote la testa mentre mi fa entrare.
Spalanca la porta e vedo finalmente l'interno del camerino: c'è un divanetto e un tavolino da toeletta di fronte ad uno specchio con le lucine tutt'intorno; una sedia girevole e uno sgabello, un puf bianco, e una porta aperta che porta ad un bagno da cui esce ancora del vapore dall'ultima doccia...
Ora che ci penso l'ha fatta davvero in poco tempo.
È avvolta da un pesante asciugamano bianco panna e ha il piedi scalzi.
Non mi ha nemmeno chiesto chi sono prima di farmi entrare."Sono un serial killer venuto qui per ucciderti." Dovrebbe rendersi conto che potrei davvero esserlo.
"Aspetta, fammi pensare..." Si gratta il mento. "Un vero serial killer potrebbe pensare che io sono abbastanza stupida per poter capire il suo ragionamento, quindi in teoria tu hai pensato di potermi gabbare e hai detto così in modo che io penso 'se me lo dice non lo è di sicuro..' ma per me non sei così scema quindi.. Giungo alla conclusione che sì, ho fatto entrare nel mio camerino un serial killer."
"Sì bhe ecco, in realtà non lo sono, ma bella pensata. Solo che sono qui solo per vederti. Ti ho vista recitare e mi sei piaciuta..-"
"Sei un produttore cinematografico? Se mi dici di no allora puoi uscire da qui..." Agita le mani davanti a sè. "Prima di uccidermi magari..." Aggiunge poi sotto voce.
Io ridacchio. "Allora sì, lo sono."
"Oh, veloce troiottola, non ho tempo per te!"
"Diario di una nerd superstar?"
"Probabile... Senti, forse mi piaci, quindi perché non ci facciamo un caffè assieme domani prima delle lezioni? Tu che hai la prima ora?"
"Immagino psicologia..."
"Uhm.. Direi che ci si vede prima di lezione, Pheebs." Storce il naso al mio nome e mi apre la porta invitandomi ad uscire.
"Il mio nome sarebbe Phoebe, ma immagino vada bene così."
"Scommetto che hai un secondo nome, Phoebe."
"Phoebe Indiane, piacere tutto mio, Alexis Vanessa." Apro e chiudo il pugno salutandola come i bambini piccoli e poi faccio in modo da non vedere la sua espressione tra il sorpreso e lo sconvolto.
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Room 666
Mystery / Thriller"Pensavo che le creature come te esistessero solo nei film."