Ok, sono una cattiva ragazza. Ma mi dispiace di avervi fatto aspettare così tanto. Ho avuto problemi con la scuola e durante le vacanze ho avuto davvero molto poco tempo per scrivere... Scusate ancora
S. xx
***
ELEANOR'S POV:
Pheebs mi cammina a fianco tenendo a stento il mio passo. Dice che ho le gambe troppo lunghe per lei. Ma nemmeno lei ci scherza. Ha un corpo abbastanza strano... E' pallida pallida, con le gambe lunghe e compatte, che sembrano magre ma se le guardi bene non sono molto fine. La vita larga, la pancia piatta e un seno di taglia discreta. E quando usciamo insieme, tutti credo pensino 'Wow, che bella moretta! L'altra... Mh.' Ma invece no. E' lei quella da apprezzare. Io ho dei banali capelli castani, occhi scuri, sono troppo alta per essere una ragazza, sono troppo magra. Non ho curve.
Spesso la invidio. Ha le curva tutte al posto giusto. Ed è bella, molto bella. Con gli occhi grigi e i capelli biondi, tagliati in quel modo che mi fa impazzire, ma non riesco a mai a copiare. Il viso affusolato, gli zigomi alti... Uff, se solo potessi essere come lei...PHEEBS' POV:
"Oh, El, vai più lenta!"
"Sono lenta!" Ridacchia.
Cosa crede, che non ho notato il modo in cui mi ha fissata mordendosi il labbro per tutto il tempo? 'Vorrei essere come lei!' 'Oh, che gambe tornite!' 'Mamma mia, e le sue curve? Diavolo, se le avessi pur'io!' Io, fossi in lei, mi accetterei come sono. E' un problema suo se si è rovinata, con tutti quei buchi e disegni e cose varie, un futuro da modella. Ah, sono io che la invidierei, se non fosse tutta dipinta!
"Senti, che ne dici di fermarci da Starbucks?" Chiede, fermandosi di fronte alla vetrina del negozio e accennandomelo con il mento affilato.
Annuisco, ed entriamo. Un ragazzina con il grembiulino verde e una treccia fottutamente grossa che pende sulla spalla pare leggermente spaesata quando attraversiamo la porta a vetri, e non sa come parlarci per indicarci un tavolo libero. Temo sia spaventata dal nostro 'stato fisico' o come volete chiamare i nostri tatuaggi e i piercing, insomma.
"Ciao, siamo solo noi due... Vorremmo fare colazione." Sorride dolcemente la mia amica.
"Oh, uhm... Bhè sì, ecco, lì c'è un tavolino che si è appena liberato, oppure qui accanto alla finestra se volete." E' impacciata e a questo punto, mentre prima fissava il collo tutto affrescato di Eleanor, sembra più spaventata da me. La fisso in cerca di un indizio su di lei: sapere da dove viene, quanti anni ha, magari come si chiama...
"Grazie, Fenny da Manchester." La congedo e mi siedo dopo aver poggiato la giacca sullo schienale della sedia.
"La conosci?" Eleanor si china verso di me e sussurra. La giovane è ancora mezza sconvolta.
Scuto la testa, alzo le spalle. Era solo per giocare, attirare un po' l'attenzione, vedere la reazione della gente, di El. Ma non sono soddisfatta, non ho ottenuto quello che volevo. Potete anche accusarmi di avere delle manie di protagonismo, ma vi darò solo che ragione. Mi piace stare al centro dell'attenzione, essere fissata con ammirazione o ogni tipo di sguardo. Anche paura, se è questo che porta gli occhi a me. Certo, tutto tranne ripugno naturalmente. Ma è bello essere notati, guardati, squadrati, fissati. E' interessante vedere la reazione delle persone quando notano i tuoi difetti, o quando conoscono un altro lato del diamante.
Mi piace paragonare le persone a diamanti, con tante sfaccettature.
Le persone sono preziose come diamanti.
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Room 666
Mystery / Thriller"Pensavo che le creature come te esistessero solo nei film."